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Borse, prevale la cautela a metà giornata: brilla MPS

Secondo Jp Morgan nel 2014 proseguirà il trend positivo dei mercati azionari del Vecchio Continente. I principali indici di Borsa Italiana sono in territorio positivo

di Edoardo Fagnani 9 dic 2013 ore 12:32

Avvio di settimana all’insegna dell’incertezza per Piazza Affari e per le borse europee, nonostante i buoni dati macroeconomici provenienti dalla Cina. Secondo Jp Morgan nel 2014 proseguirà il trend positivo dei mercati azionari del Vecchio Continente. Gli esperti giustificano questa previsione, segnalando che gli utili delle aziende sono ancora nettamente inferiori rispetto al 2007 e nei prossimi mesi non dovrebbero esserci ulteriori revisioni al ribasso. I principali indici di Borsa Italiana sono in territorio positivo.
Il FTSEMib registra un minimo progresso dello 0,04%, mentre il FTSE Italia All Share recupera lo 0,05%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,13%) e il FTSE Italia Star (+0,34%).
L’euro resta a 1,37 dollari. L’oro si mantiene a 1.230 dollari.

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Banche in evidenza.
Arriva il rimbalzo del Monte dei Paschi di Siena, dopo il forte ribasso subito la scorsa settimana. Il titolo della banca toscana è in rialzo del 4,17% a 0,1698 euro. La Fondazione MPS, l'azionista di riferimento di Monte dei Paschi di Siena, ha dichiarato che voterà a favore dell'aumento di capitale da 3 miliardi di euro dell'istituto toscano solo se l'operazione partirà dopo il 12 maggio. L'ente ha precisato che, se venisse tenuta ferma la proposta di eseguire l'aumento nel primo trimestre del 2014 il voto sarà contrario.
Unicredit registra un frazionale ribasso dello 0,29% a 5,13 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, l’istituto starebbe procedendo con l’emissione di un bond senior con durata di 3 anni, per un ammontare nell’ordine del miliardo di euro. Il rendimento dovrebbe essere pari al tasso mid-swap di pari durata, maggiorato di 160 punti base.

In leggero progresso Eni (+0,06% a 17,03 euro). Nel corso di un’intervista radiofonica, il numero uno del Cane a sei zampe, Paolo Scaroni, ha ribadito che l’azienda continuerà a investire in Italia, mettendo sul piatto 8 miliardi di euro nei prossimi 4 anni. Il manager ha aggiunto che, se le condizioni dei mercati finanziari lo permetteranno, l’azienda procederà con il riacquisto di azioni proprie, operazione che potrebbe durare 10 anni.
Segno più anche per Saipem (+0,76% a 15,96 euro). La Consob ha comunicato di aver chiuso l’indagine sul bilancio del 2012 della società e ha deciso di non sanzionare l’azienda. La scorso ottobre, infatti, Saipem aveva fornito una nuova versione proforma del bilancio, ritenuta coerente con i dati dello scorso anno.
A2A sale dell’1,29% a 0,787 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, la società starebbe procedendo con l’emissione di un bond senior con durata di 8 anni, per un ammontare fino a 500 milioni di euro. Il rendimento dovrebbe essere pari al tasso mid-swap di pari durata, maggiorato di 200-210 punti base.


Fiat guadagna lo 0,46% a 5,46 euro. Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg il gruppo del Lingotto punterebbe a investire 9 miliardi di euro in Europa entro il 2016. Fiat punta a raggiungere il pareggio delle attività europee entro quell’esercizio.

STM lascia sul terreno lo 0,91% a 5,47 euro. Il gruppo italofrancese ha staccato la terza tranche del dividendo relativo all’esercizio 2013. L’ammontare della cedola era di 0,1 dollari per azione.

Diasorin registra un calo dello 0,85% a 33,7 euro. Il Sole24Ore di domenica ha riportato alcune stime sulla società per il 2013. L’azienda di diagnostica dovrebbe chiudere l’esercizio in corso con ricavi, a cambi costanti, in aumento del 2-4% rispetto al 2012. Il margine operativo lordo, sempre a cambi costanti, dovrebbe risultare in linea con quello dello scorso anno, in conseguenza all’impatto negativo di 6 milioni di euro dalle attività molecolari. Secondo il quotidiano finanziario, Diasorin starebbe studiando la possibilità di fare l’ingresso nel settore delle malattie autoimmuni.

Parmalat è in ribasso dell’1,04% a 2,468 euro. Dopo il taglio delle stime annunciato la scorsa settimana, gli analisti hanno peggiorato le indicazioni sull’utile per azione della società alimentare per il 2013. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere) e il prezzo obiettivo di 2,2 euro. Equita invece, ha ridotto a 2,5 euro il target price di Parmalat, in seguito al taglio della stima sull’utile per azione per l’esercizio in corso. Gli esperti hanno ribadito il rating “Hold”.

Save registra una flessione del 4,18% a 13,99 euro. Borsa Italiana ha fornito i nuovi prezzi delle azioni, in seguito alla distribuzione del dividendo straordinario di 1,92359 euro per azione. Il prezzo di chiusura delle azioni di venerdì 6 dicembre, pari a 16,52 euro, è stato rettificato a 14,6 euro.

In forte rialzo la Roma (+6,98% a 1,256 euro). La vittoria contro la Fiorentina per 2 a 1 ha rilanciato le ambizioni scudetto per la squadra giallorossa, che si mantiene a tre punti dalla capolista Juventus (+2,64 a 0,2411 euro).

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