NAVIGA IL SITO

Borse, prevale il rosso

Piazza Affari e le principali borse europee iniziano la seduta odierna con gli indici in ribasso. Riflettori accessi sul collocamento dei BOT annuali e sulle trimestrali dei bancari

di Edoardo Fagnani 13 nov 2012 ore 09:35

Piazza Affari e le principali borse europee iniziano la seduta odierna con gli indici in ribasso. Riflettori accessi sul collocamento dei BOT annuali.
Il FTSEMib scende dello 0,72%, mentre il FTSE Italia All Share registra un ribasso dello 0,72%. In frazionale calo anche il FTSE Italia Mid Cap (-0,43%) e il FTSE Italia Star (-0,2%).
Indici sulla parità a Wall Street nella seduta di ieri. Il Dow Jones ha registrato un minimo progresso dello 0,01% a 12.817 punti. Stessa performance per l’S&P500 (+0,01% a 1.380 punti). Segno meno, invece, per il Nasdaq, che ha ceduto lo 0,02% a 2.904 punti.
In frazionale ribasso la borsa di Tokyo, in una seduta caratterizzata da elevata incertezza. L’indice Nikkei ha chiuso la giornata con una minima flessione dello 0,18% a 8.661 punti. Si tratta del settimo calo consecutivo per la borsa giapponese. 
L’euro oscillato intorno agli 1,27 dollari. L’oro è sceso a 1.725 dollari.

CONSULTA tutte le quotazioni dei titoli del FTSE MIB


Bancari protagonisti di giornata.
Unicredit è in ribasso dello 0,18% a 3,368 euro, mentre IntesaSanpaolo recupera lo 0,08% a 1,195 euro. Oggi si riuniranno i consigli di amministrazione dei due istituti per l’esame dei risultati del terzo trimestre del 2012.
Per lo stesso motivo si riuniranno anche i vertici del Banco Popolare (-0,44%), del Monte dei Paschi di Siena (-0,5%), della Popolare dell’Emilia Romagna (-1,1%), della Popolare di Milano (-1,42%) e di UBI Banca (-0,07%).

Anche i vertici di Fondiaria-SAI (-0,86% a 0,92 euro) si riuniranno per l’esame dei risultati del terzo trimestre del 2012.

Andamento positivo per Erg (+2,01% a 5,325 euro). La società guidata dalla famiglia Garrone ha terminato i primi nove mesi del 2012 con un utile netto di 3 milioni di euro, risultato che si confronta con il rosso di 32 milioni dei primi nove mesi del 2011. I vertici di Erg hanno confermato i target finanziari per l’intero esercizio. 
Enel scende dell'1,67% a 2,716 euro. Oggi si riuniranno i vertici del colosso elettrico per l’esame dei risultati del terzo trimestre del 2012. Gli analisti stimano un utile netto di 2,6 miliardi di euro, un margine operativo lordo di 12,3 miliardi e un indebitamento netto a circa 47 miliardi di euro.

Per lo stesso motivo si riuniranno i vertici di Impregilo (-0,93%), Mediaset (-2,05%), Tiscali (+1,34%), Tod’s (-0,21%) e Salvatore Ferragamo (+0,75%).


Pirelli registra uno scivolone del 3,63% a 8,36 euro. Il gruppo della Bicocca ha chiuso i primi nove mesi del 2012 con ricavi pari a 4,57 miliardi di euro, in rialzo del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2011. Balzo dell'utile netto, salito del 22,7% a 308,3 milioni di euro. Tuttavia, i vertici di Pirelli hanno tagliato i target per il 2012. Il management ora prevede ricavi per 6,15 miliardi di euro, dai 6,45 miliardi attesi in precedenza. Non si sono fatti attendere i giudizi degli analisti. HSBC e NatIxis hanno tagliato il target price su Pirelli, portandolo rispettivamente a 14 euro (dai precedenti 15 euro) e a 10 euro (precedente 11 euro). HSBC ha ribadito il giudizio “Overweight” (sovrappesare), mentre Natixis ha confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Sulla stessa lunghezza d’onda Cheuvreux, che ha sforbiciato da 11 euro a 10 euro il target price su Pirelli. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). UBS, invece, ha ritoccato al rialzo la stima sulla redditività di Pirelli per il 2013, confermando il target price di 10 euro e l’indicazione di acquisto delle azioni.

Finmeccanica è in ribasso dell'1,51% a 3,66euro. Barclays ha tagliato il prezzo obiettivo sulla società aeronautica, portandolo da 5,9 euro a 4,35 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Equalweight” (neutrale).

Campari perde il 2,22% a 5,73 euro. Non si sono fatte attendere le nuove indicazioni degli analisti. Nomura ha tagliato da 7 euro a 6,5 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito alla riduzione della stima sull’utile per azione per il biennio 2012/2013. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Stessa indicazione da Deutsche Bank che ha sforbiciato da 6,2 euro a 6 euro il target price su Campari, confermando il giudizio “Hold” (mantenere). Barclays ha peggiorato il giudizio, portandolo da “Equalweight” (neutrale) ad “underweight” (sottopesare), sulla base di un prezzo obiettivo di 5,4 euro. Bocciatura completa da Société Générale, che ha tagliato a 5,5 euro il target price e ora consiglia la vendita delle azioni.

Tutte le ultime su: piazza affari , erg , campari , pirelli
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.