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Borse, pessima partenza

In forte calo i bancari. Male il Banco Popolare: l’agenzia S&P ha tagliato di un livello il rating sulla solidità patrimoniale dell’istituto, portandolo da “BB” a “BB-”

di Edoardo Fagnani 20 feb 2014 ore 09:45
Piazza Affari e le principali borse europee iniziano la seduta odierna con gli indici in decisa flessione.
Il FTSEMib registra un calo dell’1,18%, mentre il FTSE Italia All Share perde l’1,15%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-1,02%) e il FTSE Italia Star (-0,96%).
Indici negativi a Wall Street nella seduta di ieri. Il Dow Jones ha subito un ribasso dello 0,56% a 16.041 punti. In calo di oltre mezzo punto percentuale l’S&P500 (-0,65% a 1.829 punti). Performance peggiore per il Nasdaq, che ha lasciato sul terreno lo 0,82% a 4.238 punti.
Chiusura decisamente negativa per la borsa di Tokyo, che ha risentito del dato peggiore delle attese sulla produzione industriale cinese. L’indice Nikkei ha lasciato sul terreno il 2,15% a 14.449 punti.
L’euro è tornato a 1,37 dollari, in attesa della diffusione di alcuni importanti dati macroeconomici in Europea e negli Stati Uniti. L’oro è sceso a 1.315 dollari.

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In forte calo i bancari.
Il Banco Popolare registra una flessione del 2,57% a 1,401 euro. L’agenzia S&P ha tagliato di un livello il rating sulla solidità patrimoniale dell’istituto, portandolo da “BB” a “BB-”. Il giudizio classifica l’istituto tra gli emittenti speculativi. Le prospettive sul rating del Banco Popolare per i prossimi trimestri sono negative.
Mediobanca perde l’1,24% a 7,18 euro. Nel corso della conference call a commento dei risultati del primi semestre dell’esercizio 2013/2014, i vertici dell’istituto di Piazzetta Cuccia hanno precisato che la banca non ha necessità di nuovi capitali. Inoltre, il management ha confermato l’obiettivo di chiudere l’esercizio in corso con un Core Tier 1, calcolato secondo i parametri di Basilea 3, superiore al 10%, mentre nell’esercizio 2015/2016 dovrebbe superare l’11%. Non si sono fatti attendere i giudizi degli analisti. Equita sim ha alzato da 7,6 euro a 8,4 euro il prezzo obiettivo su Mediobanca, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per i prossimi due esercizi. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

Partenza positiva per Tenaris (+0,31% a 16,01 euro). Ieri il titolo aveva lasciato sul terreno quasi il 7%. In giornata si riunirà il consiglio di amministrazione della società per l’approvazione dei risultati del 2013. Intanto, gli analisti di Exane hanno limato il prezzo obiettivo su Tenaris, portandolo a 16,5 euro. Gli esperti hanno ribadito il giudizio “Neutrale”.

Generali è in ribasso dell’1,25% a 16,57 euro. Il consiglio della compagnia triestina ha deliberato di conferire mandato all’amministratore delegato, Mario Greco, di avviare le idonee azioni risarcitorie e di responsabilità nei confronti degli ex manager Giovanni Perissinotto e Raffaele Agrusti.

Prese di beneficio su Tiscali, dopo il forte rialzo registrato ieri. Il titolo della società sarda registra una flessione del 3,38% a 0,0514 euro.

Prysmian perde l’1,98% a 18,8 euro. Goldman Sachs ha tolto la società dalla lista dei titoli da acquistare con convinzione. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni sulla base di un prezzo obiettivo di 20 euro.
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