NAVIGA IL SITO

Borse, oggi giornata di vendite

L’agenzia Fitch ha tagliato di tre livelli il rating sul debito sovrano della Spagna, portandolo da “A” a “BBB”. Seduta spumeggiante per la galassia Ligresti

di Edoardo Fagnani 8 giu 2012 ore 12:33

In forte ribasso Piazza Affari e le principali piazze finanziarie europee nell’ultima seduta della settimana. L’agenzia Fitch ha tagliato di tre livelli il rating sul debito sovrano della Spagna, portandolo da “A” a “BBB”. Le prospettive per i prossimi trimestri restano negative.
Il FTSEMib scende dell’1,54%, mentre il FTSE Italia All Share perde l’1,35%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,8%) e il FTSE Italia Star (-0,37%).
L’euro resta sotto gli 1,25 dollari. L’oro è sceso a 1.580 dollari.

CONSULTA tutte le quotazioni dei titoli del FTSE MIB


Seduta spumeggiante per la galassia Ligresti. Fondiaria-SAI guadagna l’8,77% a 1,085 euro, dopo uno stop per eccesso di rialzo. Sator e Palladio Finanziaria hanno presentato al consiglio di amministrazione della compagnia una nuova offerta finalizzata a consentirne il rafforzamento patrimoniale. Nel dettaglio, la nuova proposta prevede un aumento di capitale per Fondiaria-SAI non inferiore agli 800 milioni di euro. Metà di questa cifra sarà riservata a Sator e Palladio Finanziaria, mentre la restante parte dell’aumento di capitale sarà destinata a tutti gli azionisti della compagnia assicurativa. Spicca il balzo della controllata Milano Assicurazioni (+5,39% a 0,2972 euro). Secondo quanto scritto sul Corriere della Sera, il fondo di investimento Permira sarebbe interessato a rilevare il controllo della compagnia assicurativa, qualora fosse messa sul mercato da Fondiaria.SAI per avere il via libera alla fusione con Unipol.
In rosso Generali (-1,24% a 9,135 euro). L’agenzia S&P ha messo sotto osservazione il rating sul colosso triestino e non esclude un eventuale peggioramento nei prossimi mesi, in seguito al cambio ai vertici della compagnia. L’attuale giudizio sulla solidità finanziaria di Generali è “A”.

Vendite sui bancari.
La Popolare di Milano registra una flessione dell’1,3% a 0,3502 euro. Secondo quanto scritto su MF, il presidente della banca, Andrea Bonomi, ha stigmatizzato le resistenze al cambiamento e denunciato "rilevanti" problematiche di natura consociativa e clientelare, che mettono a repentaglio l'esistenza e il destino dell’istituto.
UBI Banca perde il 2,76% a 2,466 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 1° giugno Norges Bank è diventato uno dei maggiori azionisti della banca italiana. L’istituto norvegese è accreditato del 2,177% del capitale di UBI Banca.
IntesaSanpaolo è in ribasso del 2,39% a 1,105 euro, mentre Unicredit scende del 2,22% a 2,728 euro.


Seduta in rosso per i petroliferi. Fa eccezione Eni che registra un frazionale progresso dello 0,12% a 16,05 euro. Performance negative per Saipem (-2,63% a 31,81 euro) e Tenaris (-1,93% a 12,7 euro). In flessione di un punto percentuale Erg (-0,9% a 4,872 euro) e Saras (-0,82% a 0,789 euro).
Snam è in rialzo dello 0,3% a 3,324 euro. La società ha firmato con un gruppo di undici primarie banche nazionali e internazionali il mandato per la strutturazione e sottoscrizione di un finanziamento di 11 miliardi di euro che consentirà la copertura dei fabbisogni della società, compreso il rifinanziamento del debito attualmente in essere verso Eni.
Hera guadagna l’1,6% a 1,017 euro. Secondo quanto scritto su MF, la municipalizzata emiliana sarebbe vicina a procedere con un’integrazione con Acegas-APS (sospesa per eccesso di rialzo). Il quotidiano ha segnalato che la lettera di intenti relativa all’operazione potrebbe essere firmata nei prossimi giorni.

RcsMediaGroup registra una flessione del 5,27% a 0,5845 euro, dopo il balzo di oltre il 23% registrato nella seduta di ieri.

Impregilo è in ribasso dello 0,69% a 3,474 euro. Secondo quanto riportato dalla stampa, l’azionista Salini avrebbe inviato un esposto in Consob per segnalare criticità relative a rapporti esistenti tra alcuni soci. L'imprenditore romano ipotizza che ci possa essere un concerto tra alcuni azionisti.

Salvatore Ferragamo cede lo 0,78% a 16,47 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 31 maggio Essegi ha ridotto all’1,739% la partecipazione detenuta nel capitale della società del lusso.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.