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Borse nervose: RCS a tutto gas!

La frenata del settore terziario nei maggiori paesi europei e stata bilanciata dal mezzo flop dell’asta dei titoli di stato tedeschi con scadenza a dieci anni. Male Stm

di Edoardo Fagnani 5 set 2012 ore 17:49

Seduta all’insegna del nervosismo per Piazza Affari e per le principali borse europee. La frenata del settore terziario nei maggiori paesi europei e stata bilanciata dal mezzo flop dell’asta dei titoli di stato tedeschi con scadenza a dieci anni. Intanto, Mario Draghi, alla vigilia della riunione della BCE, ha ribadito che l’acquisto dei bond dei paesi periferici è un’operazione necessaria per garantire la sopravvivenza dell’euro. Resta sotto i riflettori RcsMediaGroup, anche oggi in rialzo a due cifre. Tra i bancari si segnala la buona performance di Mediobanca. Male Stm, penalizzata dalle indicazioni negative di Exane e UBS.
Il FTSEMib è sceso dello 0,62% a 15.128 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha perso lo 0,63% a 15.995 punti. Variazioni frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (+0,42%) e il FTSE Italia Star (-0,15%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 1,67 miliardi di euro, rispetto agli 1,63 miliardi di ieri. Su 317 titoli trattati, 143 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 155. Invariate le restanti 19 azioni.
L’euro è ritornato sopra gli 1,26 dollari. L’oro resta vicino ai 1.700 dollari.

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Resta sotto i riflettori RcsMediaGroup. Il titolo della società editoriale è balzato del 29,2% a 2,57 euro, dopo che nelle ultime cinque settimane il prezzo delle azioni è quadruplicato. Con riferimento all’andamento delle quotazioni e ai significativi volumi scambiati delle azioni a partire dal 27 agosto, su richiesta della Consob, la società editoriale ha precisato di non disporre di informazioni che possano spiegare tali andamenti. Nel pomeriggio il management ha comunicato di aver perfezionato la cessione di Flammarion. Intanto, gli analisti di Banca Akros hanno alzato da 0,66 euro a 0,83 euro il target price su RcsMediaGroup. Tuttavia, gli esperti hanno peggiorato il rating e ora consigliano la vendita delle azioni, dopo il rally registrato dal titolo.

In generale rialzo i bancari.
Mediobanca è salita dello 0,97% a 3,97 euro. Oggi si è riunito il cda dell’istituto di Piazzetta Cuccia per l’esame dei risvolti legali sul caso Fondiaria-SAI. Inoltre, secondo quanto scritto su MF, Mediobanca starebbe trattando la cessione del 3,2% del capitale di Generali. Di conseguenza, la partecipazione detenuta nella compagnia assicurativa scenderebbe al 10%. Intanto, gli analisti di Nomura hanno incrementato il prezzo obiettivo su Mediobanca, portandolo da 4,3 euro a 5 euro, in seguito all’aggiornamento del valore delle partecipazioni in portafoglio. Gli esperti hanno ribadito il giudizio “Neutrale”.
Unicredit è salita dello 0,19% a 3,242 euro. L’istituto ha lanciato una nuova emissione benchmark 3 anni per un miliardo di euro. L’operazione ha riscontrato un elevato interesse da parte degli investitori istituzionali, con richieste complessive per oltre 2 miliardi di euro. Il bond pagherà una cedola pari a 4,375%, con un prezzo di emissione pari a 99,662%, che equivale a un rendimento di 390 punti base al di sopra del tasso swap di pari scadenza.
Ottime performance per UBI Banca (+3,44% a 2,77 euro) e la Popolare di Milano (+1,98% a 0,428 euro).

Fondiaria-SAI è salita dello 0,4% a 1,009 euro. Secondo quanto riportato dalla stampa, ieri sono stati venduti tutti i diritti rimasti inoptati relativi all’aumento di capitale della compagnia.
Unipol ha registrato un minimo ribasso dello 0,1% a 2 euro. Le agenzie stampa hanno segnalato che nella seduta odierna sono stati venduti circa 600mila diritti rimasti inoptati relativi all’aumento di capitale della compagnia. Fino a oggi sarebbero stati messi sul mercato 3,44 milioni di titili relativi alle azioni ordinarie.


In generalo calo i petroliferi. Eni ha subito un ribasso dell’1,27% a 17,04 euro. Flessioni superiori al punto percentuale per Saipem (-1,28% a 36,99 euro) e Tenaris (-1,46% a 16,25 euro). Andamento opposto per Saras (-1,77% a 0,8615 euro) ed Erg (+0,98% a 5,695 euro).
Enel ha terminato la giornata con un progresso dello 0,23% a 2,654 euro. Il colosso elettrico ha collocato un’emissione obbligazionaria destinata a investitori istituzionali per un totale di un miliardo di euro. L’operazione ha raccolto adesioni per un importo di circa 5,7 miliardi di euro. Il titolo garantisce un rendimento equivalente al tasso mid swap di pari durata, maggiorato di 360 punti base.
Snam è scesa dell’1,48% a 3,33 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore, nelle prossime ore la società potrebbe procedere con una nuova emissione obbligazionaria destinata agli investitori istituzionali, per un ammontare di circa un miliardo di euro.
Edison ha subito una flessione del 5,06% a 0,7405 euro. Al termine dell’OPA residuale lanciata da EDF, il colosso francese è arrivato a detenere il 99,478% del capitale della società energetica italiana. Di conseguenza, è stato confermato il delisting da Piazza Affari di Edison, in agenda per il 10 settembre. Al contrario, secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, non saranno delistate le azioni di risparmio.

Tra le altre società a maggiore capitalizzazione, riflettori accesi su Stm che ha ceduto il 5,31% a 4,388 euro. UBS ha peggiorato il rating sul gruppo italofrancese, portandolo da “Neutrale” a “Sell”, in conseguenza, del forte rialzo registrato del titolo nelle ultime settimane. Il prezzo obiettivo è di 3,8 euro. Bocciatura completa da Exane, che ha portato il giudizio su STM da “Neutrale” ad “Underperform” (farà peggio del mercato) e ha sforbiciato da 6,7 dollari a 5,6 dollari il target price. Gli esperti hanno tagliato le stime sul fatturato del gruppo per il biennio 2012/2013.
Fiat Industrial ha perso l’1,01% a 7,835 euro. Gli analisti di Bernstein hanno deciso di ridurre la stima sull’utile per azione della società per l’esercizio in corso. Al contrario, gli esperti hanno migliorato quella per il 2013. Sulla base delle nuove previsioni, gli analisti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato) e la valutazione di 10,5 euro per azione.
Luxottica ha registrato una minima flessione dello 0,03% a 29,41 euro. Secondo quanto scritto sui quotidiani di oggi la società starebbe studiando la cessione di Sears Optical. La controllata, acquistata nel 2004, potrebbe essere ceduta al gruppo statunitense US Optical.
Ancora un’indicazione positiva su Campari (-0,59% a 5,925 euro). Exane ha alzato a 5,5 euro il prezzo obiettivo sulla società, dopo il recente ingresso nel settore del rum. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.

Cell Therapeutics è scesa dell’8,49% a 1,444 euro. La società biotech ha comunicato che il 2 settembre il capitale sociale si è ridotto, passando da 283.408.995 azioni a 56.681.048 azioni. Cell Therapeutics ha precisato che la riduzione è dovuta al raggruppamento azionario, in rapporto di una nuova azione ogni 5 titoli precedentemente in circolazione, efficace dal 2 settembre.
Da segnalare anche l’ottima performance di Geox, che ha terminato la giornata con un balzo del 9,38% a 2,286 euro.

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