Borse, Milano sempre maglia nera
Pesanti ribassi per i bancari, penalizzati dal nuovo aumento dello spread tra Btp e bund con scadenza decennale, che nel corso della giornata ha toccato i 410 punti base
di Edoardo Fagnani 31 ott 2011 ore 15:35
Piazza Affari e le principali borse europee iniziano la settimana con gli indici in forte ribasso. Secondo gli analisti di Unicredit la BCE non dovrebbe tagliare i tassi di interesse nella riunione di giovedì 3 novembre, anche alla luce dei dati odierni sull’inflazione. A ottobre i prezzi al consumo hanno registrato una crescita del 3%, rispetto all’obiettivo del 2% fissato dalla banca centrale. Anche Jp Morgan ritiene improbabile un taglio dei tassi alla prossima riunione.
Il FTSEMib perde il 2,74%, mentre il FTSE Italia All Share è in calo del 2,53%. In deciso calo anche il FTSE Italia Mid Cap (-1,66%) e il FTSE Italia Star (-1,25%).
Pesanti ribassi per i bancari, penalizzati dal nuovo aumento dello spread tra Btp e bund con scadenza decennale, che nel corso della giornata ha toccato i 410 punti base.
La Popolare di Milano è la protagonista della giornata (il titolo è sospeso per eccesso di ribasso, dopo uno stop al rialzo in avvio di giornata). Oggi ha preso il via l’aumento di capitale da 800 milioni lanciato dall’istituto. Il prezzo di chiusura di venerdì 28 ottobre, pari a 1,465 euro, è stato rettificato a 0,4748 euro. Di conseguenza, il prezzo iniziale dei diritti (-34,4% a 0,66 euro) è stato fissato a 1,006 euro.
Unicredit perde il 4,56% a 0,858 euro. Milano Finanza ha segnalato che l’istituto guidato da Federico Ghizzoni starebbe predisponendo un nuovo piano di industriale, che sarebbe accompagnato da un nuovo aumento di capitale da 5 miliardi di euro.
IntesaSanpaolo registra una flessione del 6,38% a 1,305 euro. Il titolo dell’istituto guidato da Corrado Passera è stato anche sospeso per eccesso di ribasso.
Fiat Auto cede il 6,23% a 4,544 euro. Nel corso della conference call a commento dei risultati trimestrali il numero di Fiat, Sergio Marchionne, ha ribadito che la società continuerà a distribuire il dividendo. Tuttavia, il manager non ha fornito l’ammontare della cedola.
Maire Tecnimont è sospesa per eccesso di rialzo, dopo segnato un progresso del 17,9. La controllata Tecnimont si è aggiudicata un contratto relativo alla realizzazione di un nuovo complesso di fertilizzanti che sorgerà all’interno dell’attuale area industriale nella regione di Assuan (Alto Egitto). Il contratto ha un valore complessivo pari a circa 540 milioni di dollari.
Il FTSEMib perde il 2,74%, mentre il FTSE Italia All Share è in calo del 2,53%. In deciso calo anche il FTSE Italia Mid Cap (-1,66%) e il FTSE Italia Star (-1,25%).
Pesanti ribassi per i bancari, penalizzati dal nuovo aumento dello spread tra Btp e bund con scadenza decennale, che nel corso della giornata ha toccato i 410 punti base.
La Popolare di Milano è la protagonista della giornata (il titolo è sospeso per eccesso di ribasso, dopo uno stop al rialzo in avvio di giornata). Oggi ha preso il via l’aumento di capitale da 800 milioni lanciato dall’istituto. Il prezzo di chiusura di venerdì 28 ottobre, pari a 1,465 euro, è stato rettificato a 0,4748 euro. Di conseguenza, il prezzo iniziale dei diritti (-34,4% a 0,66 euro) è stato fissato a 1,006 euro.
Unicredit perde il 4,56% a 0,858 euro. Milano Finanza ha segnalato che l’istituto guidato da Federico Ghizzoni starebbe predisponendo un nuovo piano di industriale, che sarebbe accompagnato da un nuovo aumento di capitale da 5 miliardi di euro.
IntesaSanpaolo registra una flessione del 6,38% a 1,305 euro. Il titolo dell’istituto guidato da Corrado Passera è stato anche sospeso per eccesso di ribasso.
Fiat Auto cede il 6,23% a 4,544 euro. Nel corso della conference call a commento dei risultati trimestrali il numero di Fiat, Sergio Marchionne, ha ribadito che la società continuerà a distribuire il dividendo. Tuttavia, il manager non ha fornito l’ammontare della cedola.
Maire Tecnimont è sospesa per eccesso di rialzo, dopo segnato un progresso del 17,9. La controllata Tecnimont si è aggiudicata un contratto relativo alla realizzazione di un nuovo complesso di fertilizzanti che sorgerà all’interno dell’attuale area industriale nella regione di Assuan (Alto Egitto). Il contratto ha un valore complessivo pari a circa 540 milioni di dollari.
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