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Borse, incertezza diffusa

Moody's ha deciso di declassare il debito di alcune regioni iberiche e di bocciare 16 istituti spagnoli. Fitch, invece, ha tagliato il rating sul debito sovrano della Grecia

di Edoardo Fagnani 18 mag 2012 ore 09:39
Piazza Affari e le principali borse europee iniziano l’ultima seduta della settimana all’insegna dell’incertezza. Gli analisti di Moody's hanno deciso di declassare il debito di alcune regioni iberiche e di bocciare 16 istituti di credito spagnoli. Fitch, invece, ha tagliato il rating sul debito sovrano della Grecia, portandolo da “B-” a “CCC”.
Il FTSEMib scende dello 0,38%, mentre il FTSE Italia All Share perde lo 0,51%. Performance negative anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,85%) e il FTSE Italia Star (-0,86%). Oggi sono scaduti i contratti di opzione sulle azioni e sugli indici con termine a maggio.
Wall Street in forte ribasso nella seduta di ieri. Il Dow Jones ha lasciato sul terreno l’1,24% a 12.442 punti. In calo di un punto e mezzo percentuale l’S&P500 (-1,51% a 1.305 punti). Performance peggiore per il Nasdaq, che ha perso il 2,1% a 2.814 punti. Ancora in difficoltà i bancari: Bank of America e Jp Morgan hanno ceduto rispettivamente il 3,6% e il 4,1%. In controtendenza, invece, Wal-Mart (+4,2%) dopo la diffusione dei risultati trimestrali.
Tokyo non fa eccezione al trend negativo delle principali piazze finanziarie internazionali. L’indice Nikkei ha lasciato sul terreno il 2,99% a 8.611 punti.
L’euro oscilla intorno a quota 1,27 dollari. L’oro si è portato a 1.575 dollari.

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In recupero i bancari, dopo i ribassi subiti nei giorni scorsi.
Monte dei Paschi di Siena registra un rialzo dello 0,68% a 0,2064 euro.
In rialzo anche Unicredit (+1,16% a 2,45 euro) e IntesaSanpaolo (+0,05% a 0,9915 euro).

In rosso la galassia Ligresti. Fondiaria-SAI registra una flessione del 5,1% a 1,004 euro. Il consiglio di amministrazione di Premafin (-3,2%) ha deliberato di proporre che la quota di pertinenza degli attuali azionisti della holding nel capitale della compagnia assicurativa quale società incorporante nel contesto della fusione di Premafin, Milano Assicurazioni, Unipol Assicurazioni in Fondiaria-SAI, sia compresa tra 0,98% e 1,66%. Secondo alcune indiscrezioni la compagnia del gruppo Ligresti avrebbe proposto a Unipol di avere una quota del 61,05% del nuovo aggregato nascente dalla fusione a quattro. Percentuale che si confronta con il 66,7% indicato dalla stessa Unipol quale quota minima per intavolare l'operazione.

Petroliferi in rosso. Eni scende dell’1,19% a 15,79 euro. Segno meno anche per Saipem (-1,29% a 32,15 euro), mentre Tenaris perde l’1,71% a 13,2 euro. Andamento negativo per Saras (-0,88% a 0,73 euro) ed Erg (-0,51% a 4,72 euro).
Iren guadagna il 3,84% a 0,338 euro, dopo aver ceduto il 35% negli ultimi giorni. Il presidente della municipalizzata ha cercato di arginare il trend negativo, spiegando che il gruppo ha già rifinanziato quasi tutto il suo debito in scadenza e che dal 2013 potrà cogliere i frutti degli investimenti già realizzati.

Partenza negativa per Fiat (-1,26% a 3,284 euro) e Fiat Industrial (+3,15% a 7,37 euro). Oggi è l’ultimo giorno di quotazione delle azioni privilegiate e di risparmio prima della loro conversione in ordinarie.

Luxottica cede lo 0,82% a 26,57 euro. La società ha firmato un accordo in base al quale acquisirà gli oltre 125 negozi specializzati nel segmento “sole” a marchio Sun Planet anche in Spagna e Portogallo. Il valore complessivo della transazione è di circa 20 milioni di euro.

Ansaldo-STS guadagna l’1,55% a 5,895 euro. Gli analisti di Banca Akros hanno migliorato il giudizio sulla società e ora consigliano l’acquisto delle azioni. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 7,8 euro.

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