Borse, ha vinto l’incertezza
Anche oggi vendite su Enel, dopo il pesante calo subito la scorsa settimana. Monte dei Paschi di Siena guida il calo dei bancari. Da segnalare il pesante ribasso di Campari
di Edoardo Fagnani 12 mar 2012 ore 17:56Piazza Affari e le principali borse europee hanno iniziato la settimana con variazioni frazionali. Anche oggi vendite su Enel, dopo il pesante calo subito la scorsa settimana. Monte dei Paschi di Siena guida il calo dei bancari. Da segnalare i pesanti ribassi di Campari e di Diasorin, mentre Parmalat ha messo a segno un ottimo rialzo.
Il FTSEMib ha subito una minima flessione dello 0,13% a 16.457 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha perso lo 0,01% a 17.477 punti. Andamento opposto per il FTSE Italia Mid Cap (-0,69%) e il FTSE Italia Star (+0,31%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,19 miliardi di euro, rispetto ai 2,57 miliardi di venerdì. Su 327 titoli trattati, 192 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 117. Stabili le restanti 18 azioni.
L’euro oscilla tra gli 1,31 e gli 1,32 dollari. L’oro si è attestato a 1.700 dollari.
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Anche oggi in calo Enel, che ha lasciato sul terreno lo 0,43% a 2,81 euro, dopo il pesante ribasso subito la scorsa settimana. Ancora giudizi degli analisti sul colosso elettrico dopo i dati di bilancio. Goldman Sachs ha peggiorato il rating sull’azienda, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Neutrale”. Gli esperti hanno anche sforbiciato a 3,8 euro il prezzo obiettivo. S&P Equity, invece, ha portato il giudizio su Enel da “Strong Buy” (acquistare con decisione) a “Buy”. Gli esperti hanno anche ridotto da 5,02 euro a 3,53 euro il target price sulla società, in seguito al taglio delle stime sull’utile per azione per il biennio 2012/2013.
Snam invariata a 3,69 euro. Oggi si è riunito il consiglio di amministrazione della società per l’esame dei risultati di bilancio. Terna ha recuperato lo 0,07% a 2,838 euro. Secondo quanto scritto su Affari&Finanza, l’inserto del lunedì del quotidiano La Repubblica, la società dovrebbe chiudere il 2012 con ricavi per oltre 1,7 miliardi di euro, mentre il margine operativo lordo dovrebbe toccare gli 1,3 miliardi. L’utile netto dovrebbe attestarsi a 390 milioni di euro.
Seduta nervosa per i petroliferi. Eni ha messo a segno un progresso dell’1,41% a 18 euro. Performance contrastate per Tenaris (-1,22% a 15,42 euro) e Saipem (+0,82% a 38,21 euro). Andamento opposto per Erg (+0,18% a 8,5 euro) e Saras (-3,27% a 1,005 euro).
A2A ha ceduto il 2,89% a 0,6895 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore nel week-end la municipalizzata milanese dovrebbe aver chiuso il 2011 con una perdita netta di 500 milioni di euro, in conseguenza delle svalutazioni relative al riassetto di Edison (+0,12%).
Sui bancari hanno prevalso le vendite. Monte dei Paschi di Siena ha subito uno scivolone del 4,96% a 0,3811 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore nei prossimi giorni la Fondazione MPS potrebbe ufficializzare la cessione del 7% del capitale della banca toscana. Questa partecipazione potrebbe essere rilevata da investitori privati e da imprenditori vicini all’istituto.
IntesaSanpaolo ha ceduto l’1,64% a 1,435 euro. Secondo gli addetti ai lavori, in occasione della diffusione dei dati di bilancio, in agenda per il 15 marzo, l’istituto potrebbe decidere di tagliare il dividendo relativo all’esercizio 2011. In rosso anche Unicredit. Il titolo dell’istituto ha registrato un ribasso dell’1,32% a 3,9 euro.
La Popolare del’Emilia Romagna è scesa dello 0,08% a 6,25 euro. Banca Akros ha alzato da 5,5 euro a 6,4 euro il target price sull’istituto emiliano, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione della banca. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere). Il Creval è sceso dello 0,33% a 2,418 euro. La stessa banca d’affari ha tagliato il giudizio sull’istituto e ora consiglia di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio. Tuttavia, gli esperti hanno incrementato da 1,9 euro a 2,2 euro il prezzo obiettivo. Sempre Banca Akros ha alzato da 3,3 euro a 4 euro il prezzo obiettivo sul Credem (-2,01% a 3,698 euro), mentre ha tagliato da 1,4 euro a 1,1 euro il target price su Banca Carige (-3,12% a 1,025 euro). Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di accumulare le azioni della banca emiliana.
Giornata da dimenticare per la galassia Ligresti. Fondiaria-SAI ha subito una flessione del 6,26% a 1,214 euro, mentre la holding Premafin ha lasciato sul terreno l’8,52% a 0,3595 euro.
Generali è rimasta invariata 12,53 euro. Secondo quanto scritto su Affari&Finanza, entro il 2014 il colosso assicurativo triestino dovrà trovare 2,5 miliardi di euro per rilevare il 49% della joint venture con la PPF di Petr Kellner. Intanto, Barclays ha alzato a 14,6 euro il target price sulla compagnia triestina. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.
Mediaset ha ceduto il 3,75% a 2,106 euro. Gli analisti di Nomura hanno tagliato da 2,2 euro a 1,95 euro il target price del gruppo del Biscione. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.
Tra le altre società a maggiore capitalizzazione spicca il ribasso di Campari (-5,81% a 5,35 euro). La società ha terminato il 2011 con vendite pari a 1,27 miliardi di euro, in crescita del 9,6% rispetto all’anno precedente, mentre l’utile netto è stato pari a 159,2 milioni, in aumento dell’1,9%. Il management ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,07 euro.
Diasorin ha perso il 2,28% a 19,74 euro. Dopo la diffusione dei dati di bilancio, gli analisti di Jefferies e di Equita sim hanno tagliato a 22 euro e a 26 euro il prezzo obiettivo sulla società. Gli esperti delle due banche d’affari hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere). Sulla stessa lunghezza d’onda Intermonte, che ha ridotto da 33 euro a 31 euro il prezzo obiettivo su Diasorin. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
Luxottica ha subito una flessione dello 0,44% a 26,9 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie, la società starebbe procedendo con il collocamento di un bond settennale per un ammontare di 500 milioni di euro. Il rendimento equivale al tasso mid swap di pari durata, maggiorato di 185 punti base.
Al contrario, Parmalat ha guadagnato il 9,43% a 1,891 euro. La società alimentare ha terminato il 2011 con ricavi per 4,49 miliardi di euro, in aumento del 4,4% rispetto ai 4,3 miliardi realizzati nell’esercizio precedente. Al contrario, Parmalat ha terminato lo scorso esercizio con un utile netto di 224,3 milioni di euro, il 20,5% in meno rispetto ai 282 milioni del 2010. I vertici dell’azienda hanno proposto la distribuzione di un dividendo di 0,1 euro per azione, in aumento rispetto agli 0,036 euro assegnati lo scorso. I dati sono stati apprezzati dagli analisti di Exane, che hanno alzato a 1,9 euro il prezzo obiettivo su Parmalat. Equita sim ha migliorato il giudizio sulla società e ora consiglia l’acquisto delle azioni, mentre Banca Akros ha alzato a 1,87 euro il prezzo obiettivo. Promozione completa da Intermonte, che ha incrementato da 1,5 euro a 2 euro per azione la valutazione e ha migliorato ad “Outperform” (farà meglio del mercato) il giudizio.
Pirelli è balzata del 7,23% a 8,385 euro, dopo uno stop per eccesso di rialzo. Il gruppo della Bicocca ha terminato il 2011 con ricavi pari a 5,65 miliardi di euro, in crescita del 16,6% rispetto ai conti del 2010. Il risultato netto è stato pari a 440,7 milioni di euro. Il management ha comunicato le nuove stime per il 2012 e ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,27 euro per le azioni ordinarie e di 0,34 euro per i titoli risparmio. Le cedole sono superiori a quelle assegnate lo scorso anno.
Atlantia ha guadagnato il 2,79% a 12,51 euro. Dopo la diffusione dei risultati di bilancio, Intermonte ha migliorato da “Neutrale” ad “Outperform” (farà meglio del mercato) il giudizio e ha portato da 13,6 euro a 15 euro il target price.
Prysmian è salita dello 0,14% a 13,87 euro. Berenberg ha incrementato il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 16,5 euro a 17,3 euro. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.
Qualche spunto al segmento STAR. Spicca il balzo di Fiera Milano (+8,97% a 4,082 euro). La società ha chiuso il 2011 con un utile raddoppiato e ha deciso di tornare nuovamente a distribuire il dividendo.
Molto bene anche IT Way (+5,9% a 1,293 euro) dopo la diffusione dei dati di bilancio.
Interpump ha ceduto l’1,57% a 6,265 euro. Il Sole24Ore di domenica ha segnalato che la società dovrebbe chiudere l’esercizio in corso con ricavi per circa 500 milioni di euro.
Marr ha guadagnato l’1,42% a 8,57 euro. Gli analisti di Kepler hanno migliorato il prezzo obiettivo sulla società di ristorazione, portandolo da 9 euro a 10 euro, dopo la diffusione dei dati di bilancio. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Sulla stessa lunghezza d’onda Exane, che ha incrementato da 7,9 euro a 8,3 euro il prezzo obiettivo. Confermato il giudizio “Neutrale”. Al contrario, Banca Akros ha peggiorato il giudizio su Marr, portandolo da “Buy” (acquistare) ad Accumulate”.
Datalogic ha perso lo 0,86% a 6,31 euro. Gli analisti di Intermonte hanno alzato da 8,5 euro a 9,5 euro il prezzo obiettivo sulla società bolognese. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Al contrario, la banca d’affari ridotto da 1,4 euro a 1,2 euro il target price su IGD (+1,15% a 0,88 euro). Tuttavia, gli esperti hanno confermato il rating “Outperform” (farà meglio del mercato).
YOOX è balzata del 4,21% a 11,14 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 1° marzo UBS è diventato uno dei maggiori azionisti dell’azienda italiana con una partecipazione del 2,131% del capitale.