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BORSE E BANCHE, CHE CROLLO!

I mercati azionari sono stati penalizzati dalla decisione di S&P di peggiorare l'outlook sul debito sovrano degli Stati Uniti. Male la Roma

di Edoardo Fagnani 18 apr 2011 ore 17:57

Seduta decisamente negative per le borse europee. I mercati azionari sono stati penalizzati dalla decisione di S&P di peggiorare l'outlook sul debito sovrano degli Stati Uniti a "negativo" dal precedente "stabile". Inoltre sui principali indici italiani ha pesato lo stacco dei dividendi di Fiat e di Telecom Italia, che hanno zavorrato il FTSEMib. Pesanti ribassi per i bancari, in linea con l’andamento del settore in Europa. Seduta negativa anche per petroliferi e assicurativi. Da segnalare il tonfo della Roma. Il FTSEMib ha perso il 2,92% a 21.185 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha registrato una flessione del 2,79% a 21.916 punti. In rosso anche il FTSE Italia Mid Cap (-2,24%) e il FTSE Italia Star (-1,42%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è stato pari a 3,29 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 2,66 miliardi di venerdì. Su 341 titoli trattati, 290 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre i segni più sono stati solo 43. Invariate le restanti otto azioni. L’euro è sceso a 1,42 dollari. L’oro ha sfiorato i 1.500 dollari.

Pesanti ribassi per i bancari, in linea con l’andamento del settore in Europa. La Popolare di Milano ha subito un ribasso del 4,53% a 2,528 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole 24 Ore di sabato, l’istituto e i consulenti finanziari starebbero studiando un aumento di capitale compreso tra i 600 milioni e gli 800 milioni di euro. Intanto, La Consob ha comunicato che il 13 aprile Norges Bank è diventato uno dei maggiori azionisti della Popolare di Milano. L’istituto norvegese è accreditato del 2,001% del capitale della banca. Monte dei Paschi di Siena è scesa del 4,21% a 0,8765 euro. Gli analisti di Morgan Stanley hanno migliorato le stime sull’utile per azione dell’istituto toscano per il triennio 2011/2013. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Underweight” (sottopesare) e il prezzo obiettivo di un euro. Neppure IntesaSanpaolo (-4,17% a 2,07 euro) e Unicredit (-4,16% a 1,636 euro) si sono salvate dalle vendite. Da segnalare anche il pesante ribasso per il Banco Popolare (-4,82% a 1,957 euro). Il Creval ha perso il 2,12% a 3,328 euro. L’assemblea degli azionisti della società ha approvato il bilancio dell’esercizio 2010, chiuso con un utile netto di 69 milioni di euro, e la distribuzione di un dividendo di 0,12 euro per azione. La Popolare dell’Emilia Romagna ha ceduto l’1,68% a 8,505 euro. L’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio dell’esercizio 2010, chiuso con un utile netto di 293,1 milioni di euro, e la distribuzione di un dividendo di 0,18 euro per azione. Inoltre, l’assemblea ha rinnovato i vertici dell’istituto, da cui sono stati esclusi i rappresentanti della lista presentata da Gianpiero Samorì.

Seduta negativa anche per i petroliferi. Eni ha registrato un ribasso dell’1,75% a 16,85 euro. In rosso Saipem (-0,51% a 36,78 euro) e Tenaris (-2% a 16,68 euro). Andamento negativo anche per Erg (-1,58% a 9,675 euro) e Saras (-2,36% a 1,655 euro). Gli analisti di Equita sim hanno ridotto da 1,74 euro a 1,69 euro il target price sulla società di raffinazione guidata dalla famiglia Moratti. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere). La stessa banca d’affari ha limato a 13,7 euro il prezzo obiettivo su Erg. Tuttavia, gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Pesante flessioni per Enel e per la controllata Enel Green Power, che hanno perso rispettivamente il 2,76% a 4,512 euro e il 3,87% a 1,938 euro. Neppure Snam Rete Gas (-1,13%) e Terna (-1,55%) si sono salvate dalle vendite.

Pioggia di vendite sugli assicurativi. Generali ha ceduto il 3,97% a 15,01 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole 24 Ore la Consob avrebbe chiesto spiegazioni alla compagnia sulla buonuscita da 16,6 milioni di euro assegnata all’ex presidente, Cesare Geronzi. Male anche Fondiaria-Sai (-2,91%), Milano Assicurazioni (-3,91%) e Unipol (-4,13%).

In rosso gli editoriali. Mediaset ha perso l’1,47% a 4,28 euro. Gli analisti di Nomura hanno sforbiciato da 4,2 euro a 3,9 euro il prezzo obiettivo sul gruppo del Biscione. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio. RcsMediaGroup è scesa del 2,38% a 1,315 euro. Il finanziere Giuseppe Rotelli ha smentito le indiscrezioni di stampa, relative alla volontà di cedere la quota del 7,55% detenuta nel gruppo. Performance peggiori per Gruppo l’Espresso (-5,27%) e Seat (-5,98%). Cairo Communication è salita dello 0,31% a 3,2 euro. Gli analisti di Axia hanno ritoccato al rialzo il target price sulla società, portandolo da 3,7 euro a 3,8 euro. Gli esperti hanno ribadito l’acquisto delle azioni.

Neppure i telefonici si sono salvati. Telecom Italia è scesa del 2,16% a 0,995 euro. La società telefonica ha staccato un dividendo di 0,058 euro per le azioni ordinarie e di 0,069 euro per i titoli di risparmio (-3,36% a 0,8485 euro). Tiscali (-1,4%) non ha limitato i danni.



Tra le altre società maggiore capitalizzazione, chiusura negativa per Fiat Auto (-2,6% a 6,175 euro). La società automobilistica ha staccato un dividendo 0,09 euro per le azioni ordinarie e di 0,31 euro per i titoli privilegiati (-1,68% a 4,97 euro) e di risparmio (-1,83% a 4,948 euro). Intanto, secondo alcune indiscrezioni di stampa, il gruppo italiano potrebbe sborsare 1,5 miliardi di dollari per rilevare il 16% della partecipata Chrysler. Inoltre, gli analisti di Bank of America hanno tagliato da 7,3 euro a 6,3 euro il target price su Fiat Auto. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato). Segno meno anche per Fiat Industrial (-1,1%). Prysmian ha ceduto il 2,11% a 15,28 euro. Oggi la società ha staccato un dividendo di 0,166 euro per azione. Inoltre, l’azienda è venuta a conoscenza che l’autorità antitrust canadese ha avviato un’indagine relativamente a una possibile intesa tra concorrenti, che vede coinvolta la stessa Prysmian, con riferimento a un progetto per alta tensione sottomarina risalente all’anno 2006. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 13 aprile Norges Bank ha ridotto all’1,843% la quota detenuta nel capitale di Prysmian. Buzzi Unicem ha perso il 3,29% a 9,415 euro. Sempre dalle comunicazioni diffuse dalla Consob si apprende che l’8 aprile Platinum Investment Management è diventato uno dei maggiori azionisti dell’azienda italiana con una quota del 2,022% del capitale. Spicca anche il pesante ribasso di Stm (-2,43%). Atlantia è scesa dell’1,43% a 15,87 euro. La concessionaria ha raggiunto un accordo con Acciona per l’acquisto di alcune partecipazioni autostradali in Cile. Il controvalore dell'operazione è stato determinato in circa 290 milioni di euro. Bulgari invariata a 12,26 euro. Nel corso dell’assemblea degli azionisti che ha approvato il bilancio del 2010, i vertici della società del lusso hanno anticipato che le vendite a marzo e ad aprile sono andate bene.

Tra le società a media capitalizzazione, Gruppo Coin ha perso il 2,68% a 6,73 euro. Banca Leonardo ha ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 8,1 euro a 8,2 euro. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Underweight”. Prelios ha ceduto il 2,42% a 0,5235 euro. Dalle comunicazioni diffuse dalla Consob si apprende che il 31 marzo Octavian Advisors ha incrementato la partecipazione detenuta nella società immobiliare, portandola dal 2,081% al 2,443%. Piaggio ha subito un calo del 2% a 2,552 euro. Unicredit MIB ha alzato da 2,7 euro a 3,1 euro il target price sulla società motociclistica. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Cir è scesa dell’1,93% a 1,623 euro. La controllata Sorgenia ha chiuso i primi tre mesi del 2011 con un utile netto di 2,9 milioni di euro, risultato che si confronta con la perdita di 14,2 milioni dello stesso periodo del 2010. Recordati ha messo a segno un rialzo dello 0,51% a 6,555 euro. Intermonte ha alzato da 7,5 euro a 9 euro il prezzo obiettivo sulla società farmaceutica. Gli esperti hanno anche migliorato il rating, portandolo da “Neutrale” ad “Outperform” (farà meglio del mercato).

Prevale il segno meno al segmento STAR. La Juventus ha perso l’1,65% a 0,835 euro. Il pareggio per 0 a 0 contro la Fiorentina ha allontanato la squadra bianconera dalla zona Champions League. Astaldi ha ceduto l’1,79% a 5,475 euro. Nel corso dell’assemblea degli azionisti che ha approvato il bilancio del 2010, i vertici della società hanno anticipato che il nuovo piano industriale, che sarà presentato a giugno, non prevede alcun aumento di capitale. Interpump ha ceduto lo 0,9,3% a 5,855 euro. La società ha annunciato l'acquisto dell'80% del gruppo statunitense American Mobile Power. Il prezzo complessivo è stato di 6,8 milioni di dollari, pagati per cassa. Cementir invariata a 2,138 euro. Nel corso dell’assemblea degli azionisti chiamata ad approvare il bilancio del 2010, i vertici della società hanno anticipato che nel primo trimestre del 2011 i ricavi hanno registrato una crescita del 20%, nonostante la debolezza del mercato italiano.

La Roma ha registrato uno scivolone del 21,1% a 0,92 euro. Di Benedetto AS Roma ha sottoscritto un contratto per l’acquisto da Roma 2000 del 67% circa del capitale sociale della squadra giallorossa. Il prezzo pattuito è pari a 70,3 milioni di euro, di cui 60,3 milioni relativi alle azioni della Roma, corrispondenti a un prezzo per azione di 0,6781 euro. Ad esito dell’acquisto la società acquirente promuoverà un’offerta pubblica di acquisto sulle azioni della Roma a un prezzo per azione pari a 0,6781 euro. Seduta positiva per la Lazio (+1,86% a 0,5745 euro). La vittoria per 4 a 1 in casa del Catania ha rafforzato la squadra biancoceleste al quarto posto della classifica di SerieA, posizione che porterebbe la squadra ai preliminari di Champions League. Risanamento ha registrato un rialzo dell’1,7% a 0,245 euro. La società immobiliare ha comunicato che un gruppo di investitori ha manifestato interesse per il complesso di Milano Santa Giulia, che sarebbe stata valutata 1,2 miliardi di euro. Seduta negativa per Cell Therapeutics. Il titolo della società biotech ha registrato una flessione del 2,94% a 0,2474 euro.

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