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Borse deboli: brilla Mediaset, male il Banco Popolare

Anche oggi riflettori accesi sulle aste dei titoli di stato italiani: il Tesoro collocherà due Btp (un triennale e un trentennale) e un CCteu. Riflettori accesi sui bancari

di Edoardo Fagnani 13 nov 2013 ore 09:06
Piazza Affari e le principali borse europee inizia la giornata in territorio negativo. Anche oggi riflettori accesi sulle aste dei titoli di stato italiani: il Tesoro collocherà due Btp (un triennale e un trentennale) e un CCteu.
Il FTSEMib scende dello 0,21%, mentre il FTSE Italia All Share registra un calo dello 0,2%. In rosso anche il FTSE Italia Mid Cap (-0,23%) e il FTSE Italia Star (-0,23%).
Variazioni frazionali per i principali indici a Wall Street nella seduta di ieri. Il Dow Jones ha registrato una flessione dello 0,21% a 15.751 punti. Performance simile per l’S&P500 (-0,24% a 1.768 punti). Sulla parità il Nasdaq che è rimasto invariato a 3.920 punti. Chiusura negativa per Twitter, che ha terminato la giornata con un ribasso del 2,3% a 41,9 dollari.
Seduta con pochi spunti per la borsa di Tokyo, dopo i forti rialzi messi a segno nelle scorse due sedute. L’indice Nikkei ha terminato la giornata con un minimo ribasso dello 0,15% a 14.567 punti. 

Mediaset registra un rialzo del 2,59% a 3,88 euro. Il gruppo del Biscione ha chiuso i primi nove mesi del 2013 con ricavi per 2,39 miliardi di euro, in flessione rispetto ai 2,66 miliardi realizzati nello stesso periodo dello scorso anno. Mediaset ha terminato il periodo gennaio-settembre con una perdita netta di 27,3 milioni di euro, in calo rispetto al rosso di 45,9 milioni contabilizzato nei primi nove mesi del 2012. I vertici prevedono per l’intero esercizio una forte generazione di cassa, e la conseguente riduzione del livello di indebitamento. Non si sono fatti attendere i giudizi degli analisti su Mediaset. UBS ha incrementato da 3,6 euro a 4,2 euro il prezzo obiettivo, confermando l’indicazione di acquisto delle azioni. Indicazione positiva anche dal Credit Suisse, che ha alzato da 4,4 euro a 5,6 euro per azione la valutazione sul gruppo del Biscione, ribadendo il rating “Outperform” (farà meglio del mercato). Nomura e Bank of America hanno aumentato il prezzo obiettivo di Mediaset, portandolo rispettivamente a 3,65 euro e a 4 euro. Entrambe le banche d’affari hanno confermato il rating “Neutrale”. Più cauta Société Générale, che ha aumentato da 2,8 euro a 3 euro il target price sul gruppo del Biscione ma ha ribadito l’indicazione di vendita delle azioni.  Indicazione simile da Barclays, che ha alzato a 3,4 euro il target price ma ha confermato il rating “Underweight” (sottopesare).

Riflettori accesi sui bancari.
UBI Banca guadagna l’1,41% a 5,05 euro. L’istituto ha terminato i primi nove mesi del 2013 con un utile netto di 101,94 milioni di euro, risultato che si confronta con i 222,75 milioni ottenuti nello stesso periodo dello scorso esercizio. Il risultato di gestione è sceso da 942,89 milioni a 882,9 milioni di euro, mentre il margine di interesse si è fermato a 1,29 miliardi di euro, dagli 1,45 miliardi dei primi nove mesi del 2012 (-10,7%), in seguito a minori impieghi e a tassi di interesse ai minimi storici. A fine settembre il Core Tier 1 era salito al 12,5%, rispetto al 10,29% di inizio anno. I vertici di UBI Banca prevedono un lieve miglioramento del margine di interesse nel trimestre in corso.
Male il Banco Popolare (-3,5% a 1,378 euro). L’istituto ha terminato i primi nove mesi del 2013 con un utile netto di 165,4 milioni, in miglioramento rispetto alla perdita di 53,8 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. A fine settembre il Core Tier 1 Ratio ha toccato il 10,3%, in crescita rispetto al 10,1% del 30 giugno 2013 e del 31 dicembre 2012. Nel corso della conference call a commento dei risultati trimestrali, il numero uno del Banco Popolare, Pierfrancesco Saviotti, ha dichiarato di essere disponibile a un nuovo mandato triennale, nel caso in cui il CdA decidesse di ricandidarlo.
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