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Indici contrastati a Piazza Affari. Molto bene Telecom

Qualche performance interessante per i bancari, finiti del mirino degli analisti di Mediobanca: in calo di oltre un punto percentuale MPS. Chiusura negativa per Fiat Chrysler

di Edoardo Fagnani 8 set 2014 ore 17:42

Avvio di settimana all’insegna dell’incertezza per Piazza Affari e per le principali borse europee, dopo le ottime performance registrate la scorsa ottava. Qualche performance interessante per i bancari, finiti del mirino degli analisti di Mediobanca. Ottima seduta per Telecom Italia, ancora alle prese con la soluzione del rebus delle attività in Sudamerica. Chiusura negativa per Fiat Chrysler.
Il FTSEMib è sceso dello 0,47% a 21.294 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha registrato una flessione dello 0,3% a 22.576 punti. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,33%) e il FTSE Italia Star (-0,02%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 1,85 miliardi di euro, rispetto ai 2,87 miliardi di venerdì. Su 319 titoli trattati, 176 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 128. Invariate le rimanenti 15 azioni.
L’euro ha oscillato intorno a 1,295 dollari. L’oro è sceso a 1.255 dollari.

ble quotazioni dei titoli del FTSE MIB

mercato-scende2Qualche performance interessante per i bancari.
In frazionale calo Unicredit (-0,47% a 6,38 euro). Milano Finanza ha pubblicato un’intervista all’amministratore delegato Federico Ghizzoni. Il manager ha anticipato che l’istituto chiederà alla BCE risorse per 14 miliardi di euro attraverso il programma di finanziamento denominato TLTRO che partirà il 18 settembre. Di queste risorse la metà saranno destinate all’economia italiana. Intervistato da Reuters, Ghizzoni ha confermato l’obiettivo di chiudere il 2014 con un utile netto di 2 miliardi di euro.
In rosso anche il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha terminato la giornata con un ribasso dell’1,44% a 1,162 euro. Gli analisti di Mediobanca hanno fissato a 1,15 euro il prezzo obiettivo sulla banca senese, segnalando che l’istituto tornerà in utile a partire dal 2015. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.
La stessa banca d’affari ha migliorato il rating su IntesaSanpaolo (+0,08% a 2,46 euro) e sul Banco Popolare (+0,54% a 13,12 euro), portandolo da “Neutrale” ad “Outperform” (farà meglio del mercato). Gli esperti di Piazzetta Cuccia hanno fissato un prezzo obiettivo sull’istituto guidato da Carlo Messina di 2,8 euro, precisando che la banca non avrà problemi a passare i prossimi stress test. Gli analisti hanno fissato a 14,5 euro il target price sul Banco Popolare, in attesa di conoscere i risultati degli stress test. Intanto, secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, IntesaSanpaolo avrebbe collocato un bond Tier2 con scadenza a 12 anni per un ammontare di un miliardo di euro. Il titolo avrebbe già ricevuto ordini per oltre 3 miliardi di euro. Il rendimento del titolo sarebbe pari al tasso mid-swap di durata equivalente, maggiorato di 260 punti base.
Sempre Mediobanca ha iniziato la copertura sulla Popolare di Milano (-0,77% a 0,645 euro) con un giudizio “Neutrale” e un target price di 0,67 euro, in seguito al rialzo messo a segno dal titolo da inizio anno. Gli esperti di Piazzetta Cuccia ritengono che a questi prezzi la banca sia correttamente valutata.  

Telecom Italia ha guadagnato il 2,01% a 0,887 euro. A margine del workshop Ambrosetti a Cernobbio, l’amministratore delegato, Marco Patuano, non ha escluso la possibilità di rivalutare la cessione di Telecom Argentina a Fintech nel caso in cui ci siano ritardi nel via libera del governo argentino. Il manager non esclude la possibilità di cedere Tim Brasil, anche se l’azienda è considerata un’attività prioritaria. Patuano ha ribadito che non sarà scorporata l’infrastruttura di rete. Intanto, secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, Grupo OI, Vivo e Claro sarebbero intenzionate a presentare un'offerta per Tim Brasil, controllata Telecom Italia. L'offerta, che dovrebbe ammontare a circa 10 miliardi di euro, potrebbe essere formalizzata prima del 30 settembre, giorno in cui dovrebbe tenersi l'asta per le frequenze 4G. Inoltre, l’agenzia Fitch ha confermato il rating sul debito a lungo termine di Telecom Italia, fissato a “BBB-”. Si tratta dell’ultimo livello prima del passaggio tra gli emittenti speculativi. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri sono “negative”.

Fiat Chrysler ha perso l’1,24% a 7,57 euro. A margine del workshop Ambrosetti a Cernobbio, l’amministratore delegato, Sergio Marchionne, ha confermato che il debutto dell’azienda a Wall Street dovrebbe avvenire il 13 ottobre. Il manager ha aggiunto che nei giorni successivi saranno valutate eventuali operazioni straordinarie sul capitale.
Exor è salita dello 0,13% a 30,95 euro. Gli analisti di Banca IMI hanno alzato da 28,3 euro a 30,9 euro il target price sulla holding di Casa Agnelli, in seguito alla revisione della valutazione delle attività in portafoglio. Al contrario, gli esperti hanno peggiorato da “Add” (aggiungere) a “Hold” (mantenere) il giudizio, in seguito al rialzo registrato nelle scorse settimane dal titolo.

Safilo ha guadagnato il 2,56% a 12,42 euro. Gli analisti di Berenberg hanno tagliato da 19,2 euro a 12,2 euro il target price sulla società, in seguito alla decisione di anticipare il termine della licenza con Gucci. Gli esperti hanno anche peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere) il giudizio. Inoltre, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che BlackRock Investment Management (UK) Limited ha incrementato la posizione “short” su Safilo, portandola dallo 0,67% allo 0,87%.

 

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