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Borsa Italiana, l’impatto della pandemia sul FTSEMib

L'analisi condotta dall'Area Studi Mediobanca ha evidenziato che complessivamente nei primi nove mesi del 2020 in Borsa sono andati persi 46 miliardi di euro (-12,6% da inizio anno)

di Edoardo Fagnani 19 nov 2020 ore 16:04

borsa_milanoL'Area Studi Mediobanca ha analizzato l’impatto della pandemia sui bilanci dei primi nove mesi del 2020 di oltre 160 multinazionali industriali mondiali con fatturato annuale superiore a 3 miliardi di euro e delle 26 società industriali e di servizi dell’indice FTSEMib.

 

Nel dettaglio, l'analisi condotta dall'istituto di Piazzetta Cuccia ha evidenziato che a fine settembre 2020 le società industriali e di servizi del FTSEMib valevano in Borsa 318 miliardi di euro e rappresentavano il 76% della capitalizzazione totale (escluse finanza e assicurazioni).

Complessivamente nei primi nove mesi del 2020 in Borsa sono andati persi 46 miliardi di euro (-12,6% da inizio anno) a causa della pesante perdita del primo trimestre (-83 miliardi, -22,8%), in parte compensata della ripresa del secondo (+38 miliardi, +13,7%). Più lieve, invece, il calo del terzo trimestre (-un miliardo, -0,4%), mentre si sono registrati segnali di rialzo da fine settembre al 16 novembre con un recupero di 35 miliardi (+11,0%).

 

Mediobanca ha evidenziato che a livello settoriale la capitalizzazione del petrolifero ha registrato la contrazione maggiore (-51,8%), seguito dai servizi (-19,8%) e dalla manifattura (-8%).

Tra le aziende che hanno migliorato le performance in Borsa nei primi nove mesi del 2020 spiccano DiaSorin (+48,4%), Amplifon (+19,7%), Recordati (+16,5%), Prysmian (+15%), Campari (+13,8%) e Interpump Group (+12,3%).

 

Nel periodo in esame le società analizzate hanno perso complessivamente ricavi per oltre 64 miliardi di euro (-21,6%). Nel terzo trimestre la manifattura si è dimostrata più reattiva, evidenziando il maggior rimbalzo del fatturato (+56,1% sul secondo trimestre), migliore rispetto al +39,1% dell’intero FTSEMib.

Nei primi novi mesi del 2020 le società analizzate hanno perso oltre 18 miliardi a livello di margini industriali (-53,3%), mentre ammontano a oltre 20 miliardi i profitti persi complessivamente nei 9 mesi chiusi in rosso. "Solo il comparto energia/utilities e quello dei servizi hanno chiuso in utile; sono in perdita, invece, il petrolifero con l’ENI e la manifattura", ha evidenziato il report di Mediobanca.

Per quanto riguarda la struttura finanziaria l'analisi evidenzia un ulteriore deterioramento per tutti i settori, quale risultato dell’incremento dell’indebitamento (+12,1%) e della contrazione dei mezzi propri (-9,1%). Di conseguenza, il rapporto debiti finanziari/capitale netto ha raggiunto il 146,5% (dal 118,7% di fine dicembre 2019, +27,8 punti percentuali in nove mesi).

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