Il FTSEMib chiude in calo di oltre l'1%: male MPS e Unicredit
Ieri l'istituto toscano ha annunciato le dimissioni dell'AD, Fabrizio Viola. Sulla banca guidata da Jean-Pierre Mustier voci di un aumento di capitale da 10 miliardi di euro
di Edoardo Fagnani 9 set 2016 ore 17:52Piazza Affari e le principali borse europee hanno terminato l’ultima seduta della settimana con gli indici in rosso, in scia all'avvio in calo di Wall Street per i timori di un prossimo aumento dei tassi di interesse. Bancari protagonisti di giornata. Seduta negativa per il Monte dei Paschi di Siena, dopo l’annuncio delle dimissioni di Fabrizio Viola dalla carica di amministratore delegato. Vendite anche su Unicredit: sull’istituto sono circolate voci di un aumento di capitale da 10 miliardi di euro.
I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato ribassi superiori al punto percentuale. Il FTSEMib ha lasciato sul terreno l’1,26% a 17.156 punti (minimo di 17.122 punti, massimo di 17.392 punti), terminando la settimana con un calo dello 0,16%. Il FTSE Italia All Share ha perso l’1,17%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,67%) e il FTSE Italia Star (-0,64%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,07 miliardi di euro, rispetto ai 2,33 miliardi di ieri. Su 339 titoli trattati, 208 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 108. Invariate le rimanenti 23 azioni.
L’euro è sceso a 1,12 dollari.
CONSULTA le quotazioni dei titoli del SOLMib40
Bancari protagonisti di giornata a Piazza Affari.
Seduta negativa per il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca senese ha ceduto il 2,21% a 0,2391 euro. Nella giornata di ieri il consiglio di amministrazione ha convenuto con l'amministratore delegato, Fabrizio Viola, sull’opportunità di un avvicendamento al vertice della banca. Il manager ha dato la propria disponibilità a definire, insieme al presidente, un'ipotesi di accordo per la risoluzione del rapporto, subordinata all’approvazione degli organi competenti, nel pieno rispetto delle previsioni contrattuali e della normativa vigente. Per la carica di amministratore delegato, che potrebbe essere definita già nella prossima settimana, ci sarebbe in pole position Marco Morelli, attuale numero uno di Bofa Merrill Lynch in Italia nonché ex cfo e vicedirettore generale della stessa banca senese fra il 2006 e il 2010. Intanto, secondo indiscrezioni, a questo punto l’aumento di capitale da 5 miliardi di euro potrebbe slittare di qualche mese, probabilmente nel 2017.
Unicredit ha subito una flessione dell’1,52% a 2,34 euro. Secondo quanto scritto sul Financial Times il nuovo amministratore delegato, Jean-Pierre Mustier starebbe lavorando a un piano che prevede un aumento di capitale da 10 miliardi di euro e la cartolarizzazione di crediti problematici per un ammontare simile. Inoltre, l’istituto potrebbe valutare la cessione integrale di Pioneer e la quota di Bank Pekao. Al momento l’istituto non ha voluto commentare queste indiscrezioni.
Vendite anche sul Banco Popolare (-0,93% a 2,346 euro) e sulla Popolare di Milano (-1,12% a 0,389 euro). La Banca d’Italia, considerato l’esito dell’istruttoria condotta e l’assenza di obiezioni da parte della Banca Centrale Europea, ha rilasciato l’autorizzazione alla fusione tra i due istituti. Sono attese a breve le autorizzazioni di competenza della Banca Centrale Europea relativamente alla licenza bancaria della nuova capogruppo. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che l'8 settembre Marshall Wace ha incrementato la posizione corta sul Banco Popolare, portandola dallo 0,85% allo 0,9%. Lo stesso giorno MOMentum Alternative Investments ha ritoccato al rialzo la posizione corta sulla Popolare di Milano, portandola dallo 0,89% allo 0,9%.
A2A è salita dello 0,24% a 1,255 euro. Gli analisti di Mediobanca hanno alzato da 1,32 euro a 1,38 euro il target price sulla società lombarda, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per i prossimi trimestri; gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Stessa indicazione da MainFirst Bank, che ha aumentato da 1,53 euro a 1,54 euro il prezzo obiettivo su A2A, ribadendo il rating “Outperform”.
Buzzi Unicem ha registrato una flessione del 2,66% a 17,95 euro. Gli analisti Kepler Cheuvreux hanno escluso la società dalla propria lista di titoli preferiti, in seguito al rialzo messo a segno dalle azioni nelle scorse settimane; tuttavia gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 20,5 euro e l’indicazione di acquisto delle azioni.