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Le banche mettono le ali a Piazza Affari: FTSEMib +7%

UniCredit è tornata sopra i 10 euro. Vendite sui titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio è sceso sotto i 119 dollari al barile. Bene Telecom Italia TIM

di Edoardo Fagnani 9 mar 2022 ore 17:43

borsa-positiva_2Giornata brillante per i maggiori indici di Borsa Italiana e per le principali piazze finanziarie europee che hanno registrato rialzi nell'ordine del 7-8%. alla vigilia della riunione della BCE.

Il FTSEMib ha messo a segno un progresso del 6,94% a 23.889 punti, il massimo di giornata (minimo di 22.763 punti). Il FTSE Italia All Share ha recuperato il 6,79%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+5,75%) e per il FTSE Italia Star (+5,12%). Nella seduta del 9 marzo 2022 il controvalore degli scambi è salito a 4,58 miliardi di euro, rispetto ai 4,17 miliardi di martedì.

Alle 17.30 il bitcoin era tornato sotto i 42.500 dollari (meno di 38.500 euro).

Lo spread Btp-Bund si è attestato poco sopra i 145 punti.

L’euro ha sfiorato gli 1,11 dollari.

 

I titoli del settore bancario sono stati i protagonisti di giornata al FTSEMib.

UniCredit ha registrato un balzo dell'11,7% a 10,07 euro. L’istituto ha fornito un aggiornamento sull'esposizione dell'istituto in Russia. Ragionando su uno scenario estremo, vale a dire nel caso in cui la totalità della massima esposizione non possa essere recuperata e venga azzerata, secondo UniCredit l'impatto sul CET1 ratio dell'istituto a fine 2021 (15,03%, che sconta il dividendo maturato nel 2021 per 1,2 miliardi di euro) sarebbe di circa 200 punti base. Di conseguenza, il management della banca ha deciso di confermare il dividendo in contanti relativo all'esercizio 2021 di 1,2 miliardi di euro, mantenendo un CET1 ratio superiore al 13% anche nello scenario peggiore.

Ottime performance anche per BPER Banca e IntesaSanpaolo che hanno guadagnato rispettivamente il 9,99% e l'11,1%.

 

In ripresa anche le società maggiormente attive nel risparmio gestito. Progressi a due cifre per Banca Mediolanum (+11%) e FinecoBank (+11,9%).

 

Vendite sui titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza ad aprile 2022) è sceso sotto i 119 dollari al barile.

ENI ha subito una flessione dello 0,5% a 13,602 euro.

In rosso anche Saipem (-1,44%) e Tenaris (-5,53%).

 

Telecom Italia TIM è rimasta sotto i riflettori. Il titolo del gruppo telefonico ha registrato un progresso del 6,81% a 0,2668 euro. L’agenzia Moody’s ha peggiorato di un livello il rating sul debito a lungo termine del gruppo telefonico, portandolo da “Ba2” a Ba3”, dopo la diffusione dei risultati finanziari dell’esercizio 2021, che hanno evidenziato una forte contrazione del margine operativo lordo organico. Le prospettive sul rating di Telecom Italia TIM per i prossimi trimestri restano negative.

 

Al FTSEMib si segnalano anche i rialzi di STM (+10,4%) e Stellantis (+12,3%).

 

Al MidCap, seduta brillante per Salvatore Ferragamo (+9,69% a 16,755 euro), dopo la diffusione dei risultati finanziari dell’esercizio 2021, chiuso con ricavi per 1,14 miliardi di euro, in aumento del 29,5% e un risultato finale positivo. Inoltre, i vertici di Salvatore Ferragamo hanno segnalato che in prospettiva, la resilienza della pandemia in alcune aree, il conflitto in Ucraina e i suoi effetti geopolitici determinano uno scenario estremamente complesso e non prevedibile. Di conseguenza, il management non ritiene opportuno fornire previsioni sull’evoluzione dell’esercizio in corso.

 

Tra i titoli a minore capitalizzazione spicca il balzo di Seri Industrial (+26,8%). La società ha comunicato che il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato il decreto di concessione di una agevolazione (in forma di contributo alla spesa) a valere sul fondo IPCEI, in favore della controllata FIB per un importo pari a 417,05 milioni di euro.

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