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FTSEMib sotto quota 20mila: male Fiat

Hanno prevalso le vendite sui bancari: ha fatto eccezione solo il Monte dei Paschi di Siena, che ha registrato un minimo ribasso. Chiusura negativa anche per ENI

di Edoardo Fagnani 7 ott 2014 ore 17:51

Piazza Affari e le principali borse europee in forte ribasso nella seduta odierna. Ha pesato anche la decisione del Fondo Monetario Internazionale, che ha tagliato ancora le stime di crescita sull'andamento dell'economia italiana. Hanno prevalso le vendite sui bancari: ha fatto eccezione solo il Monte dei Paschi di Siena, che ha registrato un minimo ribasso. Male anche Fiat Chrysler, nel giorno in cui la società automobilistica ha ufficializzato lo sbarco a Wall Street per il 13 ottobre, e CNH Industrial. Chiusura negativa anche per ENI ed Enel Green Power.
Il FTSEMib ha subito una flessione dell’1,73% a 19.772 punti, il minimo di giornata. Male anche il FTSE Italia All Share che ha perso l’1,72% a 20.906 punti. In calo di oltre un punto e mezzo percentuale il FTSE Italia Mid Cap (-1,65%) e il FTSE Italia Star (-1,66%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,66 miliardi di euro, rispetto ai 2,07 miliardi di ieri. Su 308 titoli trattati, 245 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 52. Invariate le rimanenti 11 azioni.
L’euro ha oscillato tra gli 1,26 e gli 1,265 dollari. L’oro ha superato i 1.210 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

mercato_19Chiusura in generale calo per i bancari.
Pessima giornata per Unicredit (-1,31% a 6,025 euro) e IntesaSanpaolo (-2,06% a 2,284 euro).
Monte dei Paschi di Siena si è salvata dalle vendite. L’istituto toscano ha recuperato lo 0,1% a 1,002 euro. Il Sole24Ore ha scritto che giovedì entreranno gli esponenti dei fondi Fintech e Btg Pactual nel board della banca senese.
La Popolare dell’Emilia Romagna ha registrato un minimo progresso dello 0,16% a 6,19 euro. Mediobanca ha iniziato la copertura sull’istituto con un giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato) e un prezzo obiettivo di 7,5 euro. Gli esperti ritengono che l’istituto non dovrebbe avere problemi a superare gli stress test della BCE. Gli stessi analisti di Piazzetta Cuccia hanno tagliato il prezzo obiettivo su UBI Banca (-2,38% a 6,345 euro) e sul Banco Popolare (-1,16% a 11,08 euro), portandolo rispettivamente a 7,8 euro e a 14 euro, in seguito alla revisione delle stime finanziarie per il periodo 2014/2018. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato) su entrambe le banche.  
Mediobanca ha iniziato la copertura anche su Banca Carige (-3,58% a 15,09 euro) e sul Creval (-2,33% a 0,84 euro) con un giudizio “Neutrale” per entrambi gli istituti. Gli esperti di Piazzetta Cuccia hanno fissato un target price di 0,11 euro sulla banca ligure e un prezzo obiettivo di 0,95 euro sulla banca lombarda.
Banca Generali ha terminato la giornata con una flessione dell’1,29% a 20,68 euro. La compagnia ha comunicato che la raccolta netta totale a settembre è stata pari a 234 milioni di euro. Banca Generali ha precisato che la raccolta netta totale nei primi nove mesi dell'anno ha raggiunto i 3,1 miliardi di euro. I dati sulla raccolta del mese di settembre sono piaciuti agli analisti di Equita sim, che hanno alzato da 22 euro a 22,6 euro il target price su Banca Generali e hanno migliorato le stime sull’utile per azione della compagnia per i prossimi trimestri. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).

Fiat Chrysler ha ceduto il 2,09% a 7,245 euro. Il colosso automobilistico ha comunicato che si sono avverate tutte le condizioni sospensive alla fusione di Fiat in Fiat Investments (che prenderà il nome di Fiat Chrysler Automobiles) previste dal progetto di fusione approvato dall’assemblea degli azionisti. Il management ha precisato che la fusione avrà effetto il 12 ottobre 2014 e che le azioni ordinarie di Fiat Chrysler Automobiles siano quotate sul NYSE e sul Mercato Telematico Azionario a partire da lunedì 13 ottobre 2014.
Pesante ribasso per CNH Industrial (-4,59% a 6,135 euro). Gli addetti ai lavori segnalano che il titolo risente del profit warning lanciato dal concorrente statunitense Agco Corporation. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che ODEY Asset Management ha limato la posizione “short” su CNH Industrial portandola dallo 0,51% allo 0,49%.

Ancora una giornata di vendite per World Duty Free (-2,7% a 7,58 euro), dopo il ribasso accumulato nelle ultime due sedute.

Telecom Italia ha limitato il calo allo 0,69% a 0,8615 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 1° ottobre Norges Bank è diventato uno dei maggiori azionisti della compagnia telefonica con una quota del 2,006% del capitale.

ENI ha subito un calo del 2,32% a 17,3 euro. Il Cane a sei zampe ha comunicato che proseguirà nell’esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie, nel rispetto dei termini già comunicati al mercato. Gli acquisti saranno effettuati a partire dal 7 ottobre 2014. ENI ha conferito un nuovo incarico ad un istituto finanziario, di durata non superiore al 19 dicembre 2014, finalizzato all’esecuzione di una parte del programma.
Enel Green Power ha perso il 2% a 1,914 euro. Gli analisti di Jp Morgan hanno peggiorato il rating sulla società, portandolo da “Overweight” (sovrappesare) a “Neutrale”. Gli esperti hanno anche limato da 2,12 euro a 2,11 euro il prezzo obiettivo.
Terna è scesa dello 0,88% a 3,838 euro. L’amministratore delegato della società, Matteo del Fante, ha confermato che la politica dei dividendi dell’azienda non cambierà, neppure in caso di un peggioramento dello scenario economico. Il manager ha aggiunto che il 2016 sarà l’anno peggiore per il gruppo dal punto di vista del fatturato.

Buon rialzo per Datalogic (+2,37% a 8,65 euro). Gli analisti di Berenberg hanno iniziato la copertura sulla società bolognese con un target price di 11,8 euro e l’indicazione di acquisto delle azioni. Gli esperti apprezzano la leadership dell’azienda nel mercato di riferimento e la capacità di generare cassa.

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