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Piazza Affari mista: chiusura negativa per il FTSEMib

Male CNH Industrial dopo la diffusione della trimestrale e delle indicazioni per il 2023. In rosso anche i petroliferi. Giornata positiva, invece, per Poste Italiane

di Edoardo Fagnani 7 nov 2023 ore 17:41

piazza-affari-rosso_1I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato la giornata con variazioni frazionali.

Il FTSEMib ha chiuso in flessione dello 0,69% a 28.396 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 28.328 punti e un massimo di 28.690 punti. Il FTSE Italia All Share ha perso lo 0,62%. Segno più, invece, per il FTSE Italia Mid Cap (+0,1%) e per il FTSE Italia Star (+0,59%). Nella seduta del 7 novembre 2023 il controvalore degli scambi è sceso a 1,93 miliardi di euro, rispetto ai 2,03 miliardi di lunedì.

Il bitcoin si è consoldato oltre i 34.500 dollari (circa 32.500 euro).

Lo spread Btp-Bund ha oscillato tra i 180 e i 185 punti, con il rendimento del Btp decennale che si è ridotto al 4,5%.

L’euro è rimasto sotto gli 1,07 dollari.

 

CNH Industrial ha lasciato sul terreno il 7,46% a 9,8 euro, dopo la diffusione della trimestrale. La società ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2023, periodo chiuso con ricavi e redditività in miglioramento. Tuttavia, a causa dell'indebolimento delle condizioni del mercato finale, soprattutto in Sud America, il management di CHN Industrial ha modificato le prospettive per il 2023 riguardo alle attività industriali. Inoltre, CNH Industrial ha comunicato che il consiglio di amministrazione ha approvato la mozione di delisting volontario da Piazza Affari, per restare quotata solo al NYSE. CNH Industrial ha precisato che il delisting su Borsa Italiana sarà effettivo dal 2 gennaio 2024.

 

Giornata positiva per Poste Italiane (+0,98% a 9,676 euro). La società ha comunicato i risultati economici e finanziari dei primi nove mesi del 2023, periodo chiuso con ricavi e redditività in aumento. I numeri del solo 3° trimestre sono stati in linea con il consensus degli analisti. Inoltre, il management di Poste Italiane ha rivisto al rialzo la guidance sul risultato operativo del 2023 e ha comunicato l’ammontare dell’acconto sul dividendo 2024 (relativo all’esercizio 2023).

 

FinecoBank ha perso il 2,78% a 11,35 euro, dopo la diffusione dei risultati trimestrali. Per l'esercizio 2023 il management di FinecoBank stima una crescita del Core Tier 1 ratio e del leverage ratio. I vertici prevedono per l’esercizio 2024 un aumento dei dividendi per azione. Inoltre, FinecoBank ha segnalato che la tassa una tantum sugli extraprofitti sarà destinata a riserva non distribuibile (30,5 milioni di euro, pari a 2,5 volte l’ammontare della tassa, pari a 12,2 milioni).

 

In frazionale calo Telecom Italia TIM (-0,68% a 0,2493 euro) dopo la correzione subita nella seduta precedente. L’agenzia Moody’s ha messo in revisione per un possibile miglioramento il rating “B1” sulla compagnia telefonica.

 

Vendite sui titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza a dicembre 2023) è sceso sotto i 78,5 dollari al barile.

ENI ha perso il 2,54% a 15,012 euro. Performance peggiore per Tenaris (-3,09% a 16,19 euro).

 

In forte rialzo Recordati (+2,06% a 45,01 euro). La società farmaceutica ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2023. Inoltre, il management ha diffuso le indicazioni finanziarie per gli esercizi 2023 e 2025, oltre a definire l’acconto sul dividendo 2024 (relativo all’esercizio 2023).

 

Al MidCap forte volatilità su Brembo (-2,09% a 10,33 euro). La società ha comunicato i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2023, periodo chiuso con ricavi in aumento del 7% e utile netto in calo dell'1,6%. I vertici di Brembo prevedono per l'intero esercizio 2023 ricavi in crescita mid-high single digit (tra il 5% e il 10%) e margini percentuali in linea con l’anno precedente.

Gli operatori hanno apprezzato la trimestrale di Ariston Holding (+4,27%).

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