Il FTSEMib scende (-1,4%) ma non crolla
Forte volatilità sui titoli del settore bancario: spiccano i ribassi di BancoBPM, BPER Banca e UniCredit. Brilla Tenaris. Telecom Italia TIM sulle montagne russe
di Edoardo Fagnani 7 mar 2022 ore 17:43I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno iniziato la settimana con una seduta caratterizzata da forte volatilità. In particolare, il FTSEMib ha registrato una flessione superiore all'1%, dopo essere arrivato a perdere oltre il 6% in avvio di giornata. Pierre Veyret – analista tecnico di ActivTrades - ha segnalato che l'avversione al rischio, che era iniziata ben prima della guerra in Ucraina con l'aumento del caro vita e la prospettiva di politiche monetarie più restrittive, è alimentata dall'impennata dei prezzi dell'energia e dalle aspettative di una crescita economica molto più lenta quest'anno. "Senza importanti notizie economiche in vista, è probabile che gli operatori si trovino oggi ad affrontare un mercato più tecnico, a meno che non arrivi qualche svolta significativa nei colloqui diplomatici durante l'attuale cessate il fuoco in Ucraina, scuotendo l’umore del mercato", ha ipotizzato l'esperto.
Il FTSEMib ha lasciato sul terreno l'1,36% a 22.160 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 21.060 punti e un massimo di 22.761 punti. Il FTSE Italia All Share ha subito una flessione dell'1,42%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-2%) e per il FTSE Italia Star (-1,66%). Nella seduta del 7 marzo 2022 il controvalore degli scambi è salito a 5,17 miliardi di euro, rispetto ai 4,68 miliardi di venerdì.
Alel 17.30 il bitcoin era tornato oltre i 39.000 dollari (poco più di 36.000 euro).
Lo spread Btp-Bund si è ristretto a 160 punti.
L’euro è sceso a 1,085 dollari.
Forte volatilità sui titoli del settore bancario. Secondo Andrea Caraceni - amministratore delegato di CFO Sim - non ci sarebbero motivi di allarme sul settore bancario italiano, dopo che la BCE e la Banca d’Italia stanno procedendo a una ricognizione delle banche vigilate, analizzando le esposizioni nei confronti della Russia. "Ad oggi non sembra siano emerse situazioni difficili", ha evidenziato il manager.
Spiccano i ribassi di BancoBPM (-4,61%), BPER Banca (-5,17%), Mediobanca (-2,77%) e UniCredit (-5,59%). IntesaSanpaolo non è riuscita a limitare i danni (-2,8%).
Focus sui titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza ad aprile 2022) si è riportato a 120 dollari al barile, da un massimo intraday di 126 dollari. Secondo quanto riportato dalle principali agenzie stampa, il segretario di stato USA, Antony Blinken, starebbe valutando l’ipotesi di un embargo all’importazione di petrolio dalla Russia, operazione che coinvolgerebbe anche i paesi europei.
ENI ha recuperato il 4,29% a 13,406 euro.
Performance decisamente positiva anche per Tenaris (+13% a 13,055 euro).
Telecom Italia TIM sulle montagne russe, dopo la pesante flessione subita nella settimana precedente. Il titolo del gruppo ha registrato un calo del 5,45% a 0,236 euro, dopo aver oscillato tra un minimo di 0,2204 euro e un massimo di 0,2815 euro.
Iveco Group ha subito una flessione del 3,24% a 6,13 euro. La società ha comunicato di aver firmato con Hyundai Motor Company un memorandum d’intesa per esplorare possibili collaborazioni in termini di tecnologia condivisa dei veicoli, approvvigionamento congiunto e reciproche forniture.
Anche Stellantis non si è salvata dalle vendite (-6,4%).