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Draghi innervosisce Piazza Affari. Il FTSEMib chiude in rosso

La BCE ha deciso di lanciare una terza operazione TLTRO, con inizio a settembre 2019 e termine a marzo 2021. I titoli del settore bancario hanno chiuso in territorio negativo

di Edoardo Fagnani 7 mar 2019 ore 17:43

I principali indici di Piazza Affari e le Borse europee hanno terminato la seduta odierna in territorio negativo. I riflettori erano puntati sulla riunione della BCE: la Banca Centrale Europea ha confermato i tassi di interesse e ha deciso di lanciare una terza TLTRO: l'operazione prevede nuova serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (OMRLT III) trimestrali, a partire da settembre 2019 fino a marzo 2021, ciascuna con scadenza a due anni. La banca centrale ha precisato che queste operazioni consentiranno alle banche di mantenere condizioni favorevoli di finanziamento. Secondo Paul Diggle, Senior Economist di Aberdeen Standard Investments, le decisioni odierne della BCE potrebbero comportare un aumento dei rendimenti obbligazionari e un rialzo marcato delle azioni, accompagnati da vendite sull’euro. Tuttavia, altri analisti hanno sottolineato che le condizioni della nuova TLTRO non sono altrettanto favorevoli come le due precedenti. In generale rialzo i titoli del settore bancario, dopo le nuove indicazioni della BCE.

azioni-di-mercatoIl FTSEMib ha lasciato sul terreno lo 0,74% a 20.698 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 20.598 punti e un massimo di 21.010 punti. Il FTSE Italia All Share ha perso lo 0,78%. Performance peggiori per il FTSE Italia Mid Cap (-1,02%) e per il FTSE Italia Star (-1,15%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è balzato a 2,95 miliardi di euro, rispetto ai 2,52 miliardi di ieri; oggi sono passate di mano 891.289.127 azioni (708.053.776 nella seduta di ieri). Su 396 titoli trattati, 260 hanno registrato una performance negativa, mentre i rialzi sono stati 97; invariate le restanti 39 azioni.

L’euro è sceso a 1,12 dollari.

Lo spread tra Btp e Bund con scadenza a dieci anni resta è scivolato a 242 punti.

 

CONSULTA le quotazioni dei titoli del SOLMib40

 

I titoli del settore bancario hanno chiuso in territorio negativo, dopo la conferenza stampa di Mario Draghi.

IntesaSanpaolo ha ceduto il 2,22% a 2,1335 euro. Secondo quanto riportato da Il Messaggero l’istituto guidato da Carlo Messina potrebbe vendere crediti “unlikelyto pay” (inadempienze probabili) per un ammontare di 10 miliardi di euro. L’acquirente sarebbe Prelios, ora controllata dal fondo statunitense Davidson Kempner.

Male anche Unicredit che ha lasciato sul terreno il 3,02% a 11,482 euro.

Performance peggiore per UBI Banca (-4,98% a 2,48 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso nel pomeriggio).

 

Azimut Holding ha guadagnato l’1,29% a 13,385 euro. La compagnia ha comunicato i risultati dell’esercizio 2018, chiuso con un utile netto di 122,15 milioni di euro, in decisa flessione rispetto ai 214,79 milioni contabilizzati nell’esercizio precedente. A fine 2018 il totale delle masse gestite era pari a 50,8 miliardi di euro. Il management di Azimut Holding ha proposto la distribuzione del dividendo 2019, relativo all’esercizio 2018, di 1,5 euro per azione.

 

Saipem in frazionale ribasso (-0,34% a 4,72 euro). Gli analisti di Barclays hanno alzato da 6,6 euro a 7 euro il target price sulla società di ingegneristica, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2019/2020. Gli esperti hanno confermato il rating “Overweight” (sovrappesare).

 

ERG ha subito una flessione del 3,13% a 17,04 euro. La società di raffinazione ha chiuso il 2018 con un margine operativo lordo adjusted di 491 milioni, superiore rispetto ai 472 milioni registrati nel 2017. I target comunicati dal management in occasione della diffusione dei risultati del terzo trimestre 2018 indicavano un EBITDA adjusted compreso tra i 490 e i 500 milioni di euro. L’utile netto adjusted è sceso a 107 milioni, rispetto al risultato di 117 milioni del 2017 restated. Il consiglio di amministrazione di ERG ha proposto la distribuzione di una dividendo 2019 (relativo all’esercizio 2018) per un ammontare di 0,75 euro per azione. Per il 2019 i vertici di ERG prevedono un margine operativo lordo compreso fra i 495 e i 515 milioni di euro.

 

È proseguito il rally di Cerved Group, dopo aver terminato la seduta di mercoledì con un balzo del 13,3%. Il titolo della società quotata al MidCap è salito dell’1,33% a 9,525 euro.

 

La A.S. Roma ha terminato la giornata con una flessione del 5,52% a 0,513 euro. Il club giallorosso è stato eliminato dalla Champions League, dopo la sconfitta per 3 a 1 ai tempi supplementari in casa del Porto. Di conseguenza, la società non potrà più contare sui ricchi introiti che l'UEFA garantisce a ogni passaggio di turno nella competizione.

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