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Rally di Piazza Affari: il FTSEMib ha guadagnato oltre il 2%

L’agenzia Fitch ha migliorato di un livello il rating sul debito sovrano della Repubblica Italiana, portandolo da “BBB-” a “BBB”. Bene i bancari, ENI ed Enel

di Edoardo Fagnani 6 dic 2021 ore 17:43

mercato-azionario-crescitaI maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie hanno chiuso la prima seduta della settimana con rialzi nell'ordine dell'1-2%. Buone notizie per l’Italia. L’agenzia Fitch ha migliorato di un livello il rating sul debito sovrano della Repubblica Italiana, portandolo da “BBB-” a “BBB”. Gli esperti hanno incrementato la stima di crescita del Pil italiano per il 2021, ora fissata al 6,2%, in seguito alla forte crescita registrata nel secondo e terzo trimestre. Per il prossimo anno Fitch stima un aumento del 4,3% per il Pil italiano. Le prospettive di Fitch sul rating dell’Italia per i prossimi trimestri rimangono “Stabili”.

Il FTSEMib ha guadagnato il 2,16% a 26.498 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 26.036 punti e un massimo di 26.526 punti. Il FTSE Italia All Share ha messo a segno un rialzo del 2,04%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,12%) e per il FTSE Italia Star (+0,33%). Nella seduta del 6 dicembre 2021 il controvalore degli scambi è sceso a 2,29 miliardi di euro, rispetto ai 2,34 miliardi di venerdì; sono passate di mano 707.504.652 azioni (664.035.777 nella seduta di venerdì).

Alle 17.30 il bitcoin si era riportato a 49.000 dollari (circa 43.500 euro).

Lo spread Btp-Bund si è ristretto a 125 punti.

L’euro è sceso sotto gli 1,13 dollari.

 

Giornata positiva per i titoli del settore bancario.

In evidenza il Monte dei Paschi di Siena (+0,99% a 0,897 euro) dopo la forte volatilità delle precedenti tre sedute.

In rialzo di quasi tre punti percentuali UniCredit (+2,7% a 11,43 euro). Gli analisti di Jp Morgan hanno incrementato il target price sull'istituto guidato da Andrea Orcel, portandolo da 12 euro a 15 euro. Gli esperti hanno anche migliorato a "Overweight" (sovrappesare) il rating.

Molto bene anche IntesaSanpaolo (+3,1%), BancoBPM (+3,02%) e BPER Banca (+3,15%).

 

Focus sui titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza a gennaio 2022) è rimbalzato a 68 dollari al barile.

ENI ha guadagnato il 2,35% a 12,292 euro.

 

In forte rialzo Enel (+3,02% a 6,723 euro). Il colosso elettrico ha comunicato di avere perfezionato la cessione dell’intera partecipazione detenuta in Open Fiber (pari al 50% del capitale) in favore di Macquarie Asset Management e di CDP Equity, a seguito del verificarsi di tutte le condizioni previste dai contratti con essi stipulati. Il corrispettivo complessivo incassato da Enel ammonta a 2,73 miliardi di euro e ha comportato la rilevazione di una plusvalenza di circa 1,76 miliardi di euro, oltre a un effetto sull’indebitamento finanziario netto consolidato di circa 2,42 miliardi di euro.

 

In difficoltà, invece, Telecom Italia TIM (-1,38% a 0,458 euro).

 

Maire Tecnimont ha guadagnato il 2,13% a 4,034 euro. La società ha comunicato che la controllata Tecnimont ha firmato con Abu Dhabi Polymers Company (Borouge) tre contratti su base EPC relativi alla quarta fase di espansione (Borouge 4) del complesso di poliolefine di Ruwais, situato a 240 km ad ovest di Abu Dhabi City (Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti). Il valore complessivo dei tre contratti EPC Lump Sum Turn-Key è di circa 3,5 miliardi di dollari.

 

Le azioni ordinarie Juventus FC hanno terminato la seduta in territorio positivo (+3,47% a 0,4288 euro), mentre i diritti relativi all’aumento di capitale sono balzati del 20,9% a 0,0717 euro.

 

Conafi è rimasta sotto i riflettori, dopo il rally registrato nelle precedenti due sedute. Il titolo ha guadagnato il 22% a 0,744 euro, dopo diverse sospensioni per eccesso di rialzo.

 

Banca Intermobiliare ha subito uno scivolone del 5,32% a 0,0374 euro, nel giorno in cui ha preso il via l’aumento di capitale. Il prezzo di chiusura di venerdì 3 dicembre, pari a 0,0419 euro era stato rettificato a 0,0395 euro, mentre il prezzo dei diritti iniziale dei diritti (-45,8% a 0,0013 euro) era stato fissato a 0,0024 euro.

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