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La Borsa Italiana chiude la settimana con una seduta in rosso

In calo Borsa Italiana dopo l'ottima giornata di giovedì. Male le utility e miste le banche (dove spicca il balzo di MPS). Vendite su STM. In controtendenza Saipem

di Mauro Introzzi 5 lug 2019 ore 17:40

mercato-rossoIn calo Borsa Italiana e i principali mercati del Vecchio Continente nell'ultima seduta della settimana e dopo l'ottima giornata di giovedì. Le flessioni del maggiori indici italiani sono state comunque limitate a quote frazionali. In rosso anche le prime contrattazioni delle principali piazze americane.

A Piazza Affari male le utility mentre si sono un po' arrestate nel pomeriggio le prese di beneficio del mattino sulle banche. Molto bene, ancora, MPS. Vendite su STM. In controtendenza Saipem.

L’agenda del giorno è stata ricca di dati macroeconomici: da osservare c'era, in particolare, il report sull’occupazione Usa del mese di giugno, che ha evidenziato un balzo dei nuovi posti di lavoro non agricoli.

 

Così il FTSEMib ha chiuso la seduta con un calo dello 0,61% a 21.986 punti dopo aver oscillato tra un minimo di 21.925 punti e un massimo di 22.142 punti, mentre l'All Share è arretrato dello 0,6%. Sulla stessa linea Mid Cap (-0,54%) mentre lo Star ha perso lo 0,97%.

 

In rosso le utility. Snam ha perso l'1,52%, Terna l'1,44%, Italgas lo 0,23% e Enel lo 0,73%

 

In territorio misto i bancari, in mattinata oggetto delle vendite dopo una seduta precedente particolarmente positiva. Male Unicredit, che ha perso l'1,2%.

Molto bene Monte dei Paschi di Siena (+11,57%), anche sospesa in mattinata per eccesso di rialzo. La banca, giovedì in rialzo di più del 17%, ha collocato un bond unsecured di tipo senior preferred a tasso fisso con scadenza 3 anni, destinata ad investitori istituzionali, per un ammontare pari a 500 milioni di euro.

UBI Banca è salita dello 0,19%. L'istituto ha collocato giovedì un’emissione obbligazionaria subordinata “Tier 2”, scadenza a 10 anni con opzione di rimborso a 5 anni, per un ammontare di 300 milioni di euro.

In positivo BPER Banca (+0,21%). Giovedì, a margine di un’assemblea dei soci, il numero uno dell’istituto Alessandro Vandelli ha dichiarato che “una banca può guardare Carige, a patto però che l’operazione sia neutra in termini di impatto sul capitale”. In altre parole serve che lo Stato possa agevolare gli esuberi e dare garanzie sugli attivi, come nel caso del salvataggio delle banche venete da parte di IntesaSanpaolo (+0,3%).

Una giudizio per FinecoBank (-0,14%), che giovedì ha comunicato che l’agenzia S&P Global Ratings ha assegnato alla banca un rating a lungo termine pari a “BBB” e a breve termine pari a “A-2”, entrambi con outlook negativo (che riflette quello della Repubblica Italiana).

 

Tra le variazioni più marcate al FTSEMib quella di STM (-2,42%). A pesare sull'andamento in borsa della società italofrancese dei semiconduttori sono le indicazioni di Samsung Electronics. Il gruppo sudcoreano ha comunicato al mercato che, a causa dell'indebolimento del comparto dei chip, si attende un calo di rilievo (-56%) degli utili operativi nel secondo trimestre.

 

Atlantia in calo (-1,43) e tra i peggiori tra i maggiori titoli del FTSEMib. Ieri, a causa dei timori per una possibile revoca delle concessioni autostradali, l'agenzia Moody’s ha posto sotto revisione per un possibile downgrade i rating sul debito a lungo termine della società e delle controllate Autostrade per l’Italia e Aeroporti di Roma. Il giudizio sul debito di Atlantia è fissato attualmente  a "Baa3". Nel frattempo il gruppo rimane sempre agli onori delle indiscrezioni, e dei commenti del mondo politico, su un possibile ruolo nell'ambito dell'operazione Alitalia.

 

In controtendenza, invece, Saipem (+1,83%) e Buzzi Unicem (+1,12%).

 

Tra i titoli a capitalizzazione meno ampio in decisa flessione Astaldi (-3,92%). Secondo indiscrezioni di stampa, riportate da Il Messaggero, il tribunale di Roma ritiene come inderogabile il termine del prossimo 15 luglio (lunedì) per il deposito del piano definitivo di salvataggio del gruppo delle costruzioni. Inoltre Sace, sempre secondo Il Messaggero, "si sarebbe messa di traverso sul piano concordatario". Il rischio è che queste novità possano mettere in pericolo la nascita di Progetto Italia, l'aggregato di costruzioni che avrebbe Salini Impregilo (-2,42%) come principale protagonista insdustriale.

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