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Le banche salgono e il FTSEMib torna sopra i 22mila punti

Piazza Affari e le principali borse europee hanno chiuso in territorio positivo la seduta odierna, alla vigilia della riunione della BCE. Spicca il rialzo di MPS

di Edoardo Fagnani 4 mar 2015 ore 17:43

Piazza Affari e le principali borse europee hanno chiuso in territorio positivo la seduta odierna, alla vigilia della riunione della BCE, in cui Mario Draghi dovrebbe fornire i dettagli sul Quantitative Easing. Riflettori sempre puntati sui bancari: spicca il rialzo del Monte dei Paschi di Siena, nel giorno in cui si sono riuniti i vertici della banca senese per esaminare i risultati completi del 2014. Molto bene anche Banca Carige. Chiusura in rosso, invece, per EI Towers e Rai Way.
Il FTSEMib ha registrato un progresso dello 0,65% a 22.131 punti, il massimo di giornata. Stessa variazione per il FTSE Italia All Share, che ha terminato la seduta a 23.556 punti. In rialzo anche il FTSE Italia Mid Cap (+0,65%) e il FTSE Italia Star (+0,21%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 3,06 miliardi di euro, rispetto ai 3,59 miliardi di ieri. Su 330 titoli trattati, 175 hanno terminato la giornata in territorio positivo, mentre i ribassi sono stati 141. Invariate le restanti 14 azioni.
L’euro è scivolato sotto gli 1,11 dollari, prima della diffusione del Beige Book della Fed sulla situazione dell’economia negli Stati Uniti. L’oro è sceso a 1.200 dollari.

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mercato_positivo_2Riflettori sempre puntati sui bancari.
In territorio positivo il Monte dei Paschi di Siena, dopo aver terminato la giornata di ieri con un tonfo del 9,9%. L’istituto toscano ha registrato un progresso del 2,55% a 0,564 euro. In giornata si sono riuniti i vertici della banca senese per esaminare i risultati completi del 2014. Intanto, gli analisti di Banca IMI hanno tagliato da 0,63 euro a 0,55 euro il target price sul Monte dei Paschi di Siena, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione rettificato nel triennio 2015/2017. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere).
Performance migliore per la Popolare dell’Emilia Romagna (+3,03% a 7,15 euro). L’istituto emiliano ha chiuso il 2014 con un utile netto (escluse le quote di terzi) di 14,8 milioni di euro, più del doppio rispetto ai 7,18 milioni ottenuti nell’esercizio precedente. Il management della banca ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,02 euro per azione. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che AQR Capital Management ha limato la posizione corta sulla Popolare dell’Emilia Romagna, portandola dall’1,2% all’1,19%.
In rialzo Banca Carige. La banca ligure è salita del 2,21% a 0,0741 euro. L’istituto ha comunicato i risultati definitivi del 2014, esercizio chiuso con una perdita netta di 543,59 milioni di euro, valore che si confronta con il rosso di 1,76 miliardi di euro contabilizzato nell’anno precedente. Il risultato finale ha risentito di componenti non ricorrenti per 669,43 milioni di euro, dovute principalmente a rettifiche su crediti per oltre 645 milioni. Intanto, MF ha scritto che il patto parasociale tra Fondazione Carige (che ha un 4,6% dell'istituto ligure) e Malacalza Investimenti (da domenica primo azionista della banca genovese con una quota del 10,5%), sarebbe già realtà: il contratto è pronto e diventerà operativo non appena riceverà il via libera del Ministero dell'Economia e delle Finanze e della Banca d'Italia. Inoltre, Malacalza Investimenti ha precisato che potrebbe incrementare ulteriormente la sua quota nell'istituto ligure. Tuttavia la holding esclude categoricamente il superamento della soglia dell’OPA.
Il Creval ha guadagnato il 6,97% a 1,273 euro. Dopo la diffusione dei risultati di bilancio gli analisti di Banca Akros hanno alzato da 1,1 euro a 1,3 euro il target price sull’istituto. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di accumulare le azioni in portafoglio.

In flessione Saipem (-1,08% a 9,16 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che AKO Capital ha ridotto lo “short” sulla società, portandolo dall’1,22% all’1%.
Enel ha recuperato lo 0,98% a 4,114 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, ci sarebbero quattro gruppi interessati a rilevare il 66% del capitale di Slovenske Elektrarne, società slovacca controllata dal colosso elettrico italiano. Le offerte vincolanti dovrebbero essere ufficializzate entro il prossimo mese. Intanto, la Consob ha ufficializzato che il 26 febbraio il Ministero dell’economia e delle finanza ha ridotto al 25,5% la quota detenuta nel capitale di Enel. In precedenza il Tesoro era accreditato del 31,244% del capitale del colosso elettrico.

Andamento negativo per EI Towers (-1,49% a 46,3 euro) e Rai Way (-0,5% a 3,98 euro). Il Corriere della Sera ha scritto che l’Antitrust avrebbe chiesto maggiori chiarimenti sull’offerta pubblica di acquisto e scambio da 1,22 miliardi di euro lanciata su Rai Way. EI Towers ha cinque giorni di tempo per rispondere all’Antitrust e da quel momento il garante avrà a disposizione 45 giorni per valutare nel merito l’operazione.

Telecom Italia è salita dell’1,67% a 1,095 euro. Gli analisti di Barclays hanno alzato da 0,95 euro a 1,25 euro il target price sul colosso telefonico. La stessa banca d’affari ha migliorato da 0,76 euro a un euro il prezzo obiettivo sulle azioni di risparmio della società. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Equalweight” (neutrale) su entrambe le categorie di titoli.

Luxottica ha subito una flessione dello 0,37% a 54,2 euro. Dopo la diffusione dei risultati di bilancio gli analisti di Deutsche Bank e di Banca Akros hanno alzato a 52 euro e a 51 euro il prezzo obiettivo sulla società. Indicazione simile da Kepler Cheuvreux, che ha aumentato da 44 euro a 50 euro il target price sull’azienda, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per i prossimi trimestri. Gli esperti delle tre banche d’affari hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere). Sulla stessa lunghezza d’onda Bryan Garnier, che ha migliorato da 53 euro a 57 euro per azione la valutazione sulla società, in seguito all’incremento delle stime sulla redditività per i prossimi esercizi. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Fidentiis, invece, ha peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere) il giudizio su Luxottica, in seguito al recente rialzo messo a segno dal titolo.

World Duty Free ha guadagnato il 2,61% a 10,6 euro. Gli analisti di Banca Akros hanno alzato da 8,8 euro a 9,8 euro il prezzo obiettivo sull’azienda, sull’ipotesi che la società venga coinvolta in operazioni straordinarie. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.

In ribasso Atlantia (-0,61% a 22,98 euro). Il titolo della concessionaria autostradale è stato penalizzato dalla decisione del fondo di private equity CVC di vendere il 7,5% del capitale detenuto nella spagnola Abertis.

STM ha recuperato lo 0,91% a 8,33 euro. Bryan Garnier ha migliorato la valutazione sul gruppo italofrancese, portandola da 7,6 euro a 8 euro per azione, in seguito a una revisione delle stime sul tasso di cambio euro/dollaro per i prossimi trimestri.

Da segnalare il rialzo di Centrale del latte di Torino (+3,27% a 4,1 euro). La società ha terminato il 2014 con ricavi per 100,43 milioni di euro, in crescita del 2,4% rispetto ai 98,06 milioni ottenuti nell’esercizio precedente. L’utile netto è sceso a 791mila euro, risultato che si confronta con gli 1,27 milioni di euro del 2013 (risultato caratterizzato da plusvalenze per cessione di partecipazione). Il management della Centrale del Latte di Torino ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,06 euro per azione.

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