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Il FTSEMib chiude in rialzo (ma sotto i 28mila punti)

Immediato rimbalzo per Iveco Group, dopo la pesante correzione subita nel giorno dell’esordio a Piazza Affari. Performance positive per bancari e petroliferi

di Edoardo Fagnani 4 gen 2022 ore 17:43

borsa-positiva_1I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno confermato il trend positivo, ma hanno terminato la giornata sotto ai massimi intraday. Nel corso della seduta il FTSEMib ha toccato quota 28mila punti, un livello che l’indice non vedeva (escludendo gli stacchi dei dividendi) da settembre 2008. Salvatore Bruno - Responsabile Investimenti di Generali Investments Partners – ha ricordato che i primi giorni dell’anno sono sempre di difficile interpretazione per cercare di estrapolare una tendenza dei mercati, complici i volumi generalmente contenuti e, talvolta, le chiusure di alcuni mercati. Di conseguenza, l’esperto si attende nelle prime settimane del 2022 episodi di volatilità, “pur in un contesto che appare, al momento, ancora favorevole agli asset di rischio”.

Il FTSEMib ha registrato un progresso dello 0,81% a 27.955 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 27.753 punti e un massimo di 28.084 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,77%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,43%), mentre il FTSE Italia Star ha chiuso in calo dello 0,69%. Nella seduta del 4 gennaio 2022 il controvalore degli scambi è salito a 3 miliardi di euro, rispetto ai 2,46 miliardi di lunedì.

Alle 17.30 il bitcoin era tornato sotto i 47.000 dollari (meno di 41.500 euro).

Lo spread Btp-Bund ha oscillato tra i 130 e i 135 punti.

L’euro è tornato a 1,13 dollari.

 

Immediato rimbalzo per Iveco Group (+5,96% a 10,71 euro), dopo la pesante correzione subita nel giorno dell’esordio a Piazza Affari. Il titolo è stato subito inserito nel paniere principale di Borsa Italiana, il FTSEMib, secondo quanto indicato da FTSE Russell. Intanto, arrivano le prime coperture degli analisti sulle azioni Iveco Group. In particolare, Goldman Sachs ha fissato un rating “Buy” (acquistare) sulla base di un prezzo obiettivo di 12 euro.

CNH Industrial ha chiuso in territorio positivo (+1,57% a 14,92 euro).

In forte progresso Stellantis (+2,23% a 17,714 euro). Il Ministero dei Trasporti ha comunicato che nel mese di dicembre 2021 in Italia sono state immatricolate poco meno di 87mila vetture, in calo del 27,5% rispetto alle quasi 120mila dello stesso periodo dello scorso anno. Anche Stellantis ha registrato un forte calo delle vendite. Secondo quanto riportato dalle principali agenzie stampa a dicembre 2021 le immatricolazioni del gruppo sono state pari a quasi 32mila unità (-34,8%). Di conseguenza, la quota di mercato di Stellantis si è attestata al 36,6%. Al contrario nell'intero anno le immatricolazioni del colosso automobilistico sono salite del 2,6% con circa 550mila vetture vendute.

 

Spunti importanti per i bancari.

Spiccano i rialzi del Monte dei Paschi di Siena (+2,51% a 0,9308 euro) e di UniCredit (+3,81% a 14,276 euro).

 

E' rimasto positivo il trend i titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza a febbraio 2022) ha superato i 77 dollari al barile.

ENI ha guadagnato l’1,63% a 12,61 euro. Bene anche Saipem (+1,02% a 1,925 euro) e Tenaris (+1,38% a 9,706 euro).

 

Leonardo ha registrato un rialzo del 0,72% a 6,434 euro. La società aerospaziale ha comunicato di aver finalizzato l’acquisizione della partecipazione del 25,1% della società tedesca HENSOLDT. Il prezzo dell'operazione è stato definito in 606 milioni di euro.

 

Al segmento STAR spicca lo scivolone di Tinexta (-6,02% a 35,9 euro, dopo aver toccato un minimo a 34,2 euro). Il Messaggero ha avanzato l'ipotesi di un'integrazione tra la società e Prelios. Tinexta ha puntualizzato di non avere interesse all’operazione e ha precisato che - nell’ambito della propria strategia di crescita - è sempre interessata a valutare diverse opportunità strategiche, senza trascurare l’analisi di alcuna operazione che i vari advisor propongono nell’ambito della loro attività.

 

Da segnalare il forte rialzo di Ariston Holding (+4,13% a 10,58 euro), in scia alle prime coperture degli analisti sulle azioni della società che ha debuttato a Piazza Affari lo scorso 26 novembre.

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