Il FTSEMib chiude in rialzo
I numeri preliminari sull'inflazione di marzo in Italia e in Europa sono stati migliori del consensus degli analisti. Riflettori sempre accesi sui bancari
di Edoardo Fagnani 31 mar 2023 ore 15:41I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno registrato progressi frazionali nell'ultima seduta della settimana. I dati preliminari sull'inflazione di marzo in Italia e in Europa sono stati migliori del consensus degli analisti.
Il FTSEMib ha messo a segno un rialzo dello 0,34% a 27.114 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 26.883 punti e un massimo di 27.186 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,33%.. Variazioni frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (+0,25%) e per il FTSE Italia Star (-0,14%).
Il bitcoin è rimbalzato a 28.500 dollari (oltre 26.000 euro).
Lo spread Btp-Bund si è ristretto sotto 180 punti, con il rendimento del Btp decennale che è sceso sotto il 4,1%.
L’euro si è attestato sotto gli 1,09 dollari.
Riflettori sempre accesi sui titoli del settore bancario.
Ribasso frazionale per UniCredit (-0,29% a 17,41 euro), nel giorno in cui si è riunita l’assemblea degli azionisti dell’istituto per l’approvazione del bilancio del 2022.
Performance peggiori per BancoBPM (-1,37%) e BPER Banca (-0,74%).
In rialzo, invece, il Monte dei Paschi di Siena (+0,52%).
Chiusura poco sopra la parità per Poste Italiane (+0,o2%).
Al segmento STAR spicca la flessione di Saes Getters (-8,5% a 29,6 euro). In relazione all'accordo vincolante sulla cessione a Esonetics del business del Nitinol, la società ha comunicato di aver ricevuto una richiesta di informazioni integrative da parte della Federal Trade Commission in merito all'ipotesi di cessione delle controllate statunitensi Memry Corporation e SAES Smart Materials.
Performance peggiore per Giglio Group (-10,9% a 0,9 euro). La società ha comunicato di aver approvato il piano industriale 2023-2027. Il management ha specificato che il piano sarà sottoposto nei prossimi giorni alla review di una società di consulenza, al fine di verificarne l’utilizzabilità per l’impairment test. Di conseguenza, il CdA ha deciso di rinviare l’approvazione dell’impairment test e del bilancio di esercizio 2022.