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Il FTSEMib chiude in calo. Volatilità ancora elevata

Bancari in altalena: in rialzo UniCredit, in calo IntesaSanpaolo. Ancora vendite su Telecom Italia TIM. Segno meno per i titoli del settore petrolifero. In rosso anche Juventus

di Edoardo Fagnani 30 nov 2021 ore 17:45

borsa-rossoI maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie hanno chiuso in territorio negativo una seduta ancora caratterizzata da forte volatilità: in avvio di giornata i mercati azionari europei erano a arrivati a perdere quasi il 2%. Pierre Veyret - analista tecnico di ActivTrades - ha segnatato che la performance negativa dei principali mercati azionari internazionali sarebbe da collegare all’incertezza sull’efficacia dei vaccini contro la nuova variante Omicron. Secondo l'esperto, la prospettiva di nuove restrizioni a Natale ha riversato la pressione sui titoli del tempo libero, dei viaggi e dell’energia, che registrano le performance peggiori di giornata.

Il FTSEMib ha chiuso in calo dello 0,87% a 25.814 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 25.518 punti e un massimo di 26.085 punti. Il FTSE Italia All Share ha perso lo 0,81%. Variazioni frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (-0,39%) e per il FTSE Italia Star (+0,07%). Nella seduta del 30 novembre 2021 il controvalore degli scambi è salito a 4,71 miliardi di euro, rispetto ai 2,85 miliardi di lunedì; sono passate di mano 1.726.413.633 azioni (846.784.194 nella seduta di lunedì).

Alle 17.30 il bitcoin era sceso a 57.500 dollari (circa 51.000 euro).

Lo spread Btp-Bund si è riportato a 130 punti.

L’euro è scivolato sotto gli 1,13 dollari.

 

Ancora vendite su Telecom Italia TIM, dopo il calo registrato nella seduta precedente. Il titolo della compagnia telefonica ha subito una flessione dell 2,36% a 0,46 euro.

 

Giornata all’insegna della volatilità per i bancari.

UniCredit ha messo a segno un rialzo dell'1,14% a 10,69 euro.

IntesaSanpaolo ha ceduto l'1,28% a 2,1155 euro. Dalle comunicazioni diffuse dalla Consob il 29 novembre 2021 si apprende che il 19 novembre Jp Morgan Chase ha ridotto la partecipazione aggregata nell'istituto guidato da Carlo Messina, portandola dal 6,854% al 6,308% del capitale.

 

Focus sui titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza a gennaio 2022) è scivolato fino a 67 dollari al barile.

ENI ha lasciato sul terreno l'1,34% a 11,642 euro.

Performance peggiori per Saipem (-1,81% a 1,7615 euro) e Tenaris (-2,91% a 8,662 euro).

 

Spiccano anche i ribassi di Ferrari (-1,74% a 231,7 euro) e di Stellantis (-2,75% a 15,14 euro).

 

Juventus FC ha chiuso in territorio positivo (+0,46% a 0,4334 euro), dopo la correzione subita lunedì 29 novembre, nel giorno in cui ha preso il via l’aumento di capitale da 400 milioni di euro. Perfomance negativa, invece, per i diritti (-8,98% a 0,0679 euro).

 

All'Euronext Growth Milan (ex AIM Italia) focus su Alfonsino. Il titolo ha registrato un balzo del 10,9% a 2,34 euro, dopo alcune sospensioni per eccesso di rialzo.

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