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Piazza Affari positiva (nonostante i bancari)

I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato rialzi superiori al punto percentuale. Da segnalare lo scivolone di Unicredit. Tra i petroliferi spicca il rialzo di ENI

di Edoardo Fagnani 30 mar 2016 ore 17:50

Borsa Italiana e le principali piazze europee in forte rialzo nella seduta odierna. Ieri la numero uno della FED, Janet Yellen, ha frenato su un aumento dei tassi di interesse statunitensi a breve, sulla base di una crescita dei rischi globali per l’economia americana: ora gli operatori si attendono che il prossimo aumento dei tassi di interesse sarà effettuato nella riunione di settembre. Oggi si è conclusa la tre giorni di aste di titoli di stato italiani; in mattinata il Tesoro ha collocato due Btp con scadenza a 5 e 10 anni per un ammontare di 6,5 miliardi di euro: il rendimento del decennale è sceso all’1,24%. A Piazza Affari, hanno prevalso i ribassi tra i bancari: da segnalare lo scivolone di Unicredit. Tra i petroliferi spicca il rialzo di ENI.
I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato rialzi superiori al punto percentuale. Il FTSEMib ha registrato un progresso dell’1,12% a 18.375 punti, dopo aver toccato un minimo a 18.256 punti e un massimo a 18.497 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato l’1,11%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,17%) e il FTSE Italia Star (+1,13%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,42 miliardi di euro, rispetto ai 2 miliardi di ieri. Su 332 titoli trattati, 207 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 104. Invariate le restanti 21 azioni.
L’euro ha superato i 1,13 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

mercato6_2Hanno prevalso i ribassi tra i bancari.
In rosso il Banco Popolare (-3,15% a 6,46 euro) e la Popolare di Milano (-1,39% a 0,639 euro). Gli analisti di HSBC hanno tagliato il target price sui due istituti, portandolo rispettivamente a 6,93 euro e a 0,89 euro, dopo l’annuncio del progetto di integrazione tra le banche; tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto sulla Popolare di Milano e il giudizio “Hold” (mantenere) sul Banco Popolare. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 29 marzo Marshall Wace ha incrementato lo “short” sul Banco Popolare, portandolo dallo 0,64% allo 0,95%.
Vendite anche sul Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha registrato un calo del 2,42% a 0,525 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 29 marzo Marshall Wace ha incrementato dallo 0,93% all’1,02% lo “short” sul Monte dei Paschi di Siena.
In rosso Unicredit (-3,43% a 3,27 euro). Il Financial Times ha scritto che l’istituto guidato da Federico Ghizzoni sarebbe intenzionato a chiedere l’appoggio del governo italiano nell’ambito dell’aumento di capitale della Popolare di Vicenza. Al momento, i vertici di Unicredit non hanno commentato queste indiscrezioni. Intanto, gli analisti di RBC Capital hanno tagliato da 6,1 euro a 5 euro il target price sulla banca, in seguito alla riduzione delle stime sui ricavi per il triennio 2016/2018; tuttavia, gli esperti hanno ribadito il giudizio “Market perform” (neutrale). Per lo stesso motivo gli analisti di RBC Capital hanno ridotto il prezzo obiettivo su IntesaSanpaolo (-0,66% a 2,418 euro), portandolo da 3,7 euro a 3,5 euro; tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).
Banca Carige è scesa dell’1% a 0,594 euro. Gli analisti di Equita sim hanno tagliato da 0,95 euro a 0,61 euro il target price sull’istituto ligure, sulla base dell’offerta promossa dal fondo statunitense Apollo; gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 29 marzo Marshall Wace ha ridotto lo “short” su Banca Carige, portandolo dal 2,61% al 2,55%.

In generale rialzo i petroliferi, dopo che a New York il prezzo del greggio è tornato a 39 dollari al barile.
ENI ha registrato un progresso del 2,81% a 13,52 euro. Il Cane a sei zampe ha firmato con Chariot Oil & Gas un accordo per l’acquisizione di una quota di partecipazione nei permessi esplorativi I-VI nella licenza "Rabat Deep Offshore", situata nel margine settentrionale dell’Atlantico nelle acque del Marocco.
Performance decisamente positiva per Saipem. La società di ingegneristica ha guadagnato il 7,88% a 0,356 euro.  

Telecom Italia ha ceduto lo 0,31% a 0,954 euro. Il consiglio di amministrazione ha nominato Flavio Cattaneo amministratore delegato, conferendogli deleghe esecutive. Al manager sono state conferite le responsabilità del governo complessivo della società e del gruppo, inclusa la responsabilità di definire, proporre al consiglio di amministrazione e quindi attuare e sviluppare i piani strategici, industriali e finanziari e tutte le responsabilità organizzative per garantire la gestione e lo sviluppo del business in Italia e in Sud America.

Intonazione positiva per la galassia Fiat.
Fiat Chrysler Automobiles ha guadagnato il 5,85% a 7,24 euro, mentre CNH Industrial è salita del 2,81% a 13,52 euro.
Molto bene anche EXOR (+5,72% a 32,51 euro).

Diasorin ha registrato un balzo dell’8,98% a 50 euro. La società di diagnostica ha raggiunto un accordo per l’acquisto del ramo d’azienda di immunodiagnostica e diagnostica molecolare di Focus Diagnostics di proprietà di Quest Diagnostics, società quotata a Wall Street. Secondo i termini del contratto di acquisizione, l'azienda italiana corrisponderà a Quest Diagnostics un importo complessivo pari a 300 milioni di dollari. Secondo i vertici dell'azienda italiana l'acquisizione potrà essere immediatamente accrescitiva in termini di utile per azione.

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