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Piazza Affari negativa: venerdì nero per MPS!

Sulla banca senese hanno pesato le indiscrezioni relative a un possibile incremento dell’ammontare dell’aumento di capitale. Contrastate le società del lusso

di Edoardo Fagnani 30 gen 2015 ore 17:47

Piazza Affari e le principali borse europee hanno terminato la seduta odierna in rosso. Gli indici sono stati penalizzati dall’avvio negativo di Wall Street, dopo che il dato sul Pil statunitense nel quarto trimestre del 2014 è risultato inferiore alle attese degli analisti. Ancora vendite sul Monte dei Paschi di Siena, dopo il pesante ribasso subito ieri: hanno pesato le indiscrezioni relative a un possibile incremento dell’ammontare dell’aumento di capitale. Chiusura positiva per Telecom Italia. Contrastate le società del lusso, dove spicca lo scivolone di Brunello Cucinelli.
Il FTSEMib ha registrato un ribasso dello 0,44% a 20.503 punti e ha terminato la settimana con un minimo calo dello 0,08%. L’indice ha chiuso il mese di gennaio con un progresso del 7,84%. In rosso anche il FTSE Italia All Share che è sceso dello 0,31% a 21.771 punti. Segno più, invece, per il FTSE Italia Mid Cap (+0,76%) e il FTSE Italia Star (+0,52%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 3,32 miliardi di euro, rispetto ai 3,34 miliardi di ieri. Su 329 titoli trattati, 179 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 136. Invariate le restanti 14 azioni.
euro è tornato sotto gli 1,13 dollari. L’oro è risalito a 1.270 dollari.

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mercato_negativo2Bancari sempre protagonisti.
Ancora vendite sul Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha subito uno scivolone del 7,83% a 0,4 euro, con scambi decisamente superiori alla media delle precedenti sedute. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, il management della banca senese starebbe valutando l’ipotesi di incrementare a 3,5 miliardi di euro l’ammontare dell’aumento di capitale. Nelle scorse settimane l’istituto aveva comunicato che la ricapitalizzazione sarebbe stata nell’odine dei 2,5 miliardi di euro. Intanto, gli analisti di Exane hanno sforbiciato da 0,86 euro a 0,75 euro il target price sul Monte dei Paschi di Siena. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).
Male anche Banca Carige, che ha terminato la seduta con un calo del 3,57% a 0,595 euro, dopo essere stata sospesa per eccesso di ribasso.
Andamento opposto per la Popolare di Milano (+2,3% a 0,712 euro) e la Popolare dell’Emilia Romagna (-1,64% a 5,995 euro). Gli analisti di Exane hanno migliorato la valutazione sui due istituti, portandola rispettivamente a 0,81 euro e a 8,6 euro per azione. Gli esperti hanno apprezzato la solidità patrimoniale della Popolare di Milano, mentre hanno peggiorato le stime sull’utile per azione della Popolare dell’Emilia Romagna per il triennio 2015/2017. La stessa banca d’affari ha aumentato da 15 euro a 15,6 euro il prezzo obiettivo sul Banco Popolare (-0,27% a 11,22 euro), nonostante la riduzione delle stime sull’utile per azione per il triennio 2015/2017. Gli esperti hanno ribadito il rating “Outperform” (farà meglio del mercato) sui tre istituti. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha incrementato lo “short” sulla Popolare di Milano, portandolo dall’1,78% all’1,97%.
Performance negative per IntesaSanpaolo (-0,92% a 2,598 euro) e Unicredit (-2,88% a 5,255 euro). Gli analisti di Exane hanno alzato da 2,6 euro a 2,75 euro il target price sull’istituto guidato da Carlo Messina, mentre hanno tagliato da 6 euro a 5,9 euro quello sulla banca che fa capo a Federico Ghizzoni. Gli esperti apprezzano la solidità patrimoniale di IntesaSanpaolo, mentre hanno sforbiciato le stime sull’utile per azione di Unicredit per il periodo 2014/2017. Sempre Exane ha limato da 5,9 euro a 5,8 euro il prezzo obiettivo su UBI Banca (-1,21% a 6,11 euro), come conseguenza alla riduzione delle stime sull’utile per azione per il periodo 2014/2017. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale” sui tre istituti.  
Il Credem ha recuperato il 2,37% a 6,91 euro. Exane ha ridotto a “Neutrale” il rating sull’istituto emiliano. Tuttavia, la banca d’affari ha alzato da 7,4 euro a 7,5 euro il prezzo obiettivo.

Seduta nervosa per i petroliferi, dopo che a New York il prezzo del greggio è tornato sopra i 45 dollari al barile.
ENI ha registrato una minima flessione dello 0,2% a 14,9 euro. MF ha segnalato che il Cane a sei zampe comunicherà il 19 febbraio l’ammontare del dividendo complessivo relativo all’esercizio 2014. La cedola di ENI potrebbe ammontare a 1,12 euro per azione, considerando che lo scorso settembre il colosso petrolifero aveva staccato un acconto di 0,56 euro.
In forte rialzo Saipem, che ha recuperato il 2,29% a 8,03 euro. Gli analisti di Exane hanno dimezzato il prezzo obiettivo sulla società, portandolo a 8 euro. Gli esperti hanno anche peggiorato da “Neutrale” ad “Underperform” (farà peggio del mercato) il giudizio.

Telecom Italia ha messo a segno un rialzo dell’1,57% a 1,033 euro. Il Sole24Ore ha fornito alcuni dettagli sulla strategia dell’azienda in Brasile. Il management di Telecom Italia ha ribadito l’importanza strategica del paese sudamericano e ha confermato la volontà “di aumentare significativamente gli investimenti nella banda larga mobile, a partire già da quest’anno”.

CNH Industrial ha ceduto lo 0,22% a 6,735 euro. Non si sono fatte attendere le indicazioni delle banche d’affari dopo la diffusione dei dati dell’esercizio 2014. Gli analisti di Banca Akros hanno tagliato da 7 euro a 6,4 euro il prezzo obiettivo su CNH Industrial, in seguito alla riduzione delle stime finanziarie per l’esercizio in corso. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere). Sulla stessa lunghezza d’onda Equita sim, che ha ridotto da 7,9 euro a 7,7 euro il target price sulla società. Tuttavia, gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

Mediaset ha recuperato lo 0,6% a 4,034 euro. Gli analisti di Barclays hanno alzato da 2,9 euro a 3,5 euro il prezzo obiettivo sul gruppo del Biscione, anche se hanno confermato il giudizio “Underweight” (sottopesare).

Finmeccanica è salita dell’1,15% a 9,69 euro. Ancora giudizi delle banche d’affari sulla società aeronautica. Gli analisti di NatIxis hanno alzato da 7 euro a 9 euro il prezzo obiettivo su Finmeccanica. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Equita sim ha ritoccato nuovamente il prezzo obiettivo sulla società aeronautica, portandolo da 11 euro a 11,2 euro. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

Salvatore Ferragamo ha guadagnato il 2,03% a 25,66 euro. Nell'esercizio 2014, il gruppo ha realizzato ricavi consolidati pari a 1,33 miliardi di euro, in aumento del 5,9% a tassi di cambio correnti e del 6,5% a cambi costanti, rispetto agli 1,26 miliardi di euro del 2013. Dopo la diffusione dei risultati preliminari gli analisti di Barclays hanno alzato da 24 euro a 29 euro il prezzo obiettivo su Salvatore Ferragamo, in seguito all’incremento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2014/2015. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare). Indicazione simile da Kepler Cheuvreux, che ha incrementato da 20,5 euro a 24 euro per azione la valutazione sulla società del lusso, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2015/2016. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere). Per lo stesso motivo Equita sim ha aumentato da 24,2 euro a 28 euro il prezzo obiettivo sull’azienda, confermando il giudizio “Buy” (acquistare). Promozione completa da Mediobanca, che ha aumentato da 20,8 euro a 28 euro il target price su Salvatore Ferragamo, in seguito all’incremento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2015/2016. Gli esperti hanno anche migliorato da “Neutrale” ad “Outperform” (farà meglio del mercato) il giudizio.
Seduta decisamente negativa per Brunello Cucinelli (-6,85% a 18,21 euro). L’azionista di riferimento Fedone ha completato la cessione di 3.494.000 azioni della società del cachemire, pari al 5,14% del capitale dell'azienda, per un controvalore complessivo pari a 62,89 milioni di euro. L’operazione era riservata a investitori istituzionali e si è chiusa ad un prezzo di 18 euro per azione. A seguito del completamento della cessione, Fedone detiene il 57% del capitale di Brunello Cucinelli.
YOOX è salita dell’1,75% a 19,21 euro. Exane ha alzato da 19 euro a 22 euro il target price sulla società. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).

Maire Tecnimont ha registrato un balzo del 6,52% a 1,96 euro. La società ha comunicato che le controllate Tecnimont, Tecnimont Chile e Tecnimont do Brasil hanno sottoscritto insieme ai partner di consorzio SES e SES Chile (Gruppo SES), una transazione definitiva con la controparte Endesa Chile. L'accordo pone fine a ogni controversia e procedimento legale in corso tra le stesse parti in relazione al contratto per la realizzazione del progetto Bocamina II in Cile. Con questo accordo Endesa Chile riconosce al consorzio un ammontare pari a 125 milioni di dollari, di cui 118,5 milioni al Gruppo Tecnimont e 6,5 milioni al Gruppo SES.

 

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