Piazza Affari chiude il 2021 con una seduta piatta

Giornata chiusa sulla parità, per Piazza Affari, nell'ultima seduta del 2021. L'anno è stato particolarmente favorevole alla borsa italiana, con un progresso di circa il 23%. A fare la parte del leone tra le blue chip il titolo UniCredit, salita nell'anno di quasi l'80%.

Così, alla chiusura, il FTSEMib ha registrato un progresso dello 0,01% a 27.347 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 27.308 punti e un massimo di 27.415 punti. Anche il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,0138%. Segno lievemente positivo anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,03%) e per il FTSE Italia Star (+0,22%). Nella seduta del 30 dicembre 2021 il controvalore degli scambi è sceso a 1,27 miliardi di euro, rispetto agli 1,32 miliardi di ieri; sono passate di mano 318.204.491 azioni (341.870.420 nella seduta precedente).

Alle 17.30 il bitcoin si confermava sotto i 48.000 dollari (poco meno di 42.000 euro).

Lo spread Btp-Bund si è confermato poco sotto i 135 punti.

L’euro si è mantenuto oltre gli 1,13 dollari.

Tra i bancari vendite sulla Popolare di Sondrio (-2,12%). Ieri l'assemblea dei soci ha dato il suo via libera alla trasformazione della banca in società per azioni. A margine dell'assemblea i vertici dell'istituto hanno dichiarato che allo stato attuale non ci sarebbero interlocutori per alcuna operazione straordinaria di M&A.

Tra le altre banche poco mosse IntesaSanpaolo (-0,13%) e UniCredit (+0,06%).

Il migliore del FTSEMib è stato il titolo di Diasorin (+1,48%), da giorni in evidenza tra le blue chip grazie all'evoluzione della pandemia da Covid-19. Bene anche Amplifon (+0,49%) e Ferrari (+0,75%).

Ancora in corsa Finanza.tech (+11,11%), che ieri ha esordito in borsa con un progresso del 50%. Dalla seduta odierna e fino a nuove disposizioni è proibito inserire ordini senza limiti di prezzo sul titolo della società fintech.