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FTSEMib, riesce il rialzo

Indici positivi a Piazza Affari. In ripresa i bancari, dopo la pesante correzione subita nelle scorse giornate. Solo un rimbalzo limitato per Astaldi

di Edoardo Fagnani 3 ott 2018 ore 17:49

Indici positivi a Piazza Affari. Secondo Stefan Kreuzkamp, CIO di DWS, proseguiranno le tensioni sui mercati obbligazionari, ma nessun default e nessuna uscita dall'Eurozona per l’Italia nel prossimo futuro, aggiungendo che sarà determinante il ruolo delle agenzie di rating (in particolare Moody’s), il cui parere è previsto nelle prossime settimane. In ripresa i bancari, dopo la pesante correzione subita nelle scorse giornate. Rimbalzo limitato per Astaldi.

Il FTSEMib ha messo a segno un rialzo dello 0,84% a 20.736 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 20.579 punti e un massimo di 20.871 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,77%. Sopra la parità anche il FTSE Italia Mid Cap (+0,4%) e il FTSE Italia Star (+0,28%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,22 miliardi di euro, rispetto ai 2,61 miliardi di ieri; oggi sono passate di mano 1.512.136.060 azioni (1.421.037.792 nella seduta di ieri). Su 383 titoli trattati, 199 hanno registrato una performance positiva, mentre i segni meno sono stati 158; invariate le restanti 26 azioni.

L’euro è sceso sotto gli 1,155 dollari; alle 17.30 il bitcoin si era portato sotto i 6.500 dollari (poco più di 5.500 euro).

 

CONSULTA le quotazioni dei titoli del SOLMib40

 

indice-azionario-positivoIn ripresa i bancari, dopo la pesante correzione subita nelle scorse giornate.

Unicredit è salita dello 0,72% a 12,516 euro, mentre IntesaSanpaolo ha guadagnato lo 0,55% a 2,1195 euro.

Performance migliore per il BancoBPM (+2,13% a 2,003 euro). Gli analisti di Berenberg hanno ridotto da 2,4 euro a 2,3 euro il prezzo obiettivo sull'istituto, in seguito al taglio delle stime per i prossimi trimestri, sull'ipotesi di maggiori perdite sui crediti. Al contrario, gli esperti hanno migliorato il giudizio, portandolo da "Sell" (vendere) a "Hold" (mantenere), dopo il forte calo subito dal titolo negli ultimi due mesi; a fine luglio il prezzo delle azioni del BancoBPM era superare ai 2,7 euro. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 2 ottobre Marshall Wace ha incrementato dal 3,45% al 3,69% la posizione corta sul BancoBPM. Anche WorldQuant ha incrementato lo "short" sull'istituto, portandolo dallo 0,51% allo 0,61%.

UBI Banca ha recuperato lo 0,31% a 3,24 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 2 ottobre AQR Capital Management ha limato la posizione corta sulla banca, portandola dall'1,2% all'1,19%. Al contrario, Marshall Wace ha incrementato dall'1,3% all'1,43% lo "short" sull'istituto.

 

Discreto rialzo per Telecom Italia-TIM (+0,5% a 0,4854 euro). Nell'ambito dell’asta per le frequenze 5G messe in gara dal Ministero per lo Sviluppo Economico, Telecom Italia si è aggiudicata un blocco a 3700 MHz per 80 MHz totali e un blocco a 26 GHz per 200 MHz totali, che vanno ad aggiungersi ai due blocchi a 700 MHz già vinti. L’investimento complessivo della compagnia telefonica ammonta a 2,41 miliardi di euro. Tutte le frequenze hanno caratteristiche diverse e complementari in termini di copertura, penetrazione e capacità e saranno disponibili fino al 2037. Intanto, gli analisti di Equita sim hanno tagliato da 0,85 euro a 0,7 euro il prezzo obiettivo su Telecom Italia, in seguito al maggiore esborso per aggiudicarsi le frequenze 5G. Per lo stesso motivo Banca Akros ha sforbiciato da un euro a 0,9 euro il target price sulla compagnia telefonica. Tuttavia, gli esperti delle due banche d'affari hanno confermato l'indicazione di acquisto delle azioni. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 2 ottobre RENAISSANCE TECHNOLOGIES ha limato la posizione corta su Telecom Italia portandola dallo 0,5% allo 0,48%. LONE PINE CAPITAL, invece, ha incrementato dall'1,35% all'1,46% lo "short" sulla compagnia telefonica.

 

Chiusura negativa per Fiat Chrysler Automobiles (-0,7% a 15,406 euro). Dopo il -40% registrato a settembre sul mercato italiano i dati relativi alle immatricolazioni americane hanno evidenziato una crescita del 15% con le principali rivali in calo. Il gruppo italo-americano ha superato nel mese la rivale Ford. Intanto, secondo quanto riporta il quotidiano MF la trattative per la cessione di Marelli a Kkr starebbe andando avanti.

 

Rimbalzo limitato per Astaldi, dopo il crollo subito nelle scorse sedute. Il titolo ha terminato la giornata con un rialzo del 3,51% a 0,4244 euro, dopo aver toccato un massimo intraday a 0,49 euro. L’agenzia S&P ha ridotto il rating della società e delle senior unsecured note emesse dalla società, portandolo da "CCC-" a "D" (default). L’azione degli esperti segue la decisione di Astaldi di presentare domanda di concordato preventivo “con riserva”. S&P, infatti, valuta la situazione attuale della società quotata a Piazza Affari al pari di un default poiché la richiesta di concordato preventivo con riserva implica la sospensione dei pagamenti rivenienti da tutti gli impegni in essere, salvo autorizzazione del tribunale, durante il periodo del concordato. Intanto la Consob ha deciso di prolungare il divieto alle vendite allo scoperto sul titolo, che durerà fino al termine della seduta borsistica del 4 ottobre 2018. L’estensione del divieto è stata adottata tenuto conto della variazione di prezzo registrata dal titolo nella giornata del 2 ottobre 2018 (superiore alla soglia del -5%). Il divieto riguarda le vendite allo scoperto assistite dalla disponibilità dei titoli.

 

Riflettori accesi sulle società calcistiche dopo la giornata successiva ai successi in Champions League.

La Juventus FC (-7,88%) ha battuto per 3 reti a 0 gli svizzeri dello Young Boys di Berna, l'AS Roma (+0,57%) ha rifiliato invece 5 reti ai cechi del Viktoria Plzen.

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