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Il FTSEMib torna a salire

Il principale indice di Borsa Italiana ha interrotto la striscia di otto ribassi consecutivi. Spunti importanti tra i titoli del settore bancario. Molto bene Ferrari

di Edoardo Fagnani 3 ago 2020 ore 17:44

mercato-andamentoI maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno iniziato la settimana con rialzi nell'ordine dell'1-2%, dopo la forte correzione subita la scorsa ottava, beneficiando dei dati migliori delle attese del settore manifatturiero a luglio 2020. Secondo Pierre Veyret - analista tecnico di ActivTrades - la fase laterale del momento non pregiudica l'impostazione del trend rialzista delle azioni europee, poiché i prezzi non hanno rotto nessuna zona di supporto significativa, nonostante la recente correzione. L'esperto ritiene che il trend al rialzo dei mercati europei potrebbe proseguire, ma servirebbe un ulteriore supporto fiscale e monetario da parte delle banche centrali per mantenere l'andamento positivo.

Il FTSEMib ha registrato un progresso dell'1,51% a 19.380 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 18.949 punti e un massimo di 19.402 punti. Il principale indice di Borsa Italiana ha interrotto la striscia di otto ribassi consecutivi. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato l'1,44%. Andamento positivo anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,81%) e per il FTSE Italia Star (+2,09%). Nella seduta del 3 agosto 2020 il controvalore degli scambi è sceso a 1,9 miliardi di euro, rispetto ai 2,2 miliardi di venerdì; sono passate di mano 546.335.350 azioni (634.585.706 nella seduta di venerdì). Su 403 titoli trattati, 234 hanno registrato una performance positiva, mentre i ribassi sono stati 133; invariate le restanti 36 azioni.

L’euro è scivolato sotto gli 1,175 dollari, mentre il bitcoin si è confermato oltre gli 11.000 dollari (poco più di 9.500 euro). Lo spread Btp-Bund si è allargato a 153 punti.

 

Spunti importanti tra i titoli del settore bancario.

Discreta giornata per UBI Banca (+1,01% a 3,61 euro), nel giorno della diffusione dei risultati del primo semestre 2020, chiuso con proventi operativi pari a 1,8 miliardi di euro, in leggera flessione (-1,8%) rispetto agli 1,83 miliardi ottenuti nei primi sei mesi dello scorso anno. In particolare, il margine di interesse ha registrato una flessione del 9,3%, scendendo a 803,43 milioni di euro. Il primo semestre del 2020 si è chiuso con un utile netto di 184,29 milioni di euro, rispetto ai 133,4 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, in seguito a minori rettifiche di valore nette per deterioramento crediti verso la clientela. A fine giugno 2020 i crediti netti verso la clientela di UBI Banca si attestavano complessivamente a 83 miliardi di euro, in leggero calo rispetto agli 83,2 miliardi di fine marzo. Alla stessa data lo stock di crediti deteriorati era pari a 6,57 miliardi in termini lordi, in calo di 269,8 milioni di euro rispetto al valore di inizio anno. Al 30 giugno 2020, il CET1 ratio fully loaded si attestava al 13,41%. I vertici di UBI Banca hanno segnalato che nel secondo semestre del 2020 l’evoluzione della gestione sarà influenzata dalle operazioni di carattere straordinario che IntesaSanpaolo (+0,06%) porrà in essere a seguito dell’esito positivo dell’OPAS. In assenza di queste operazioni e di una nuova emergenza Covid19, UBI Banca prevede la tenuta dei ricavi “core” (margine di interesse e commissioni nette) e un utile netto positivo in grado di supportare dividendi in linea con le previsioni del piano industriale 2022 aggiornato. UBI Banca ha comunicato che nel corso della riunione di approvazione dei risultati consolidati al 30 giugno 2020, Victor Massiah ha rimesso il proprio mandato di consigliere delegato e di direttore. Intanto, il Sole24Ore, nell'edizione del sabato, ha analizzato i prossimi passaggi dopo i risultati dell'Opas di IntesaSanpaolo su UBI Banca, che si è concluso con adesioni al 90,2%. Il primo step dovrebbe essere, secondo il quotidiano, la convocazione dell'assemblea dei soci di UBI Banca per la nomina del nuovo cda che dovrebbe avvenire tra la metà di settembre e il 15 ottobre 2020. Il passaggio successivo, che avverrebbe entro la fine del 2020, dovrebbe coinvolgere la cessione degli sportelli a BPER Banca (-2,58%) e parte del ramo assicurativo a Unipol. Infine ad aprile 2021 l'assemblea degli azionisti di UBI Banca dovrebbe dare l'ok all'integrazione con IntesaSanpaolo.

Performance decisamente negativa per Mediobanca (-4,25%) e per il Monte dei Paschi di Siena (-5,75%).

 

Restano sotto i riflettori i titoli del settore petrolifero, dopo la forte correzione subita la scorsa settimana.

ENI ha ceduto lo 0,09% a 7,534 euro.

 

Ferrari ha chiuso in rialzo del 3,87%. Il Cavallino Rampante ha comunicato i risultati del primo semestre 2020, periodo chiuso con ricavi netti per 1,5 miliardi di euro, in flessione del 22% rispetto agli 1,92 miliardi ottenuti nei primi sei mesi dello scorso anno. Il margine operativo lordo adjusted è sceso del 29%, passando da 625 milioni a 441 milioni di euro; di conseguenza, la marginalità si è ridotta dal 32,5% al 29,4%. L'utile netto è sceso da 364 milioni a 175 milioni di euro (-52%). Sulla base di questi risultati il management di Ferrari ha ritoccato le stime finanziarie per il 2020 già modificate a maggio 2020. Il Cavallino Rampante prevede di chiudere l’esercizio in corso con ricavi superiori ai 3,4 miliardi di euro, rispetto alla precedente stima compresa tra i 3,4 e i 3,6 miliardi di euro indicata a maggio 2020. Il margine operativo lordo adjusted dovrebbe collocarsi tra gli 1,08 e gli 1,13 miliardi di euro. La precedente stima indicava un EBITDA adjusted compreso tra gli 1,05 e gli 1,2 miliardi di euro. L’utile netto per azione adjusted è indicato tra i 2,6-2,8 euro, rispetto alla precedente stima di 2,4-3,1 euro.

Molto bene anche Fiat Chrysler Automobiles (+4,81%), prima della diffusione dei dati sulle immatricolazioni di automobili in Italia a luglio 2020.

 

Cattolica Assicurazioni in calo del 2,14% a 5,025 euro. La compagnia ha comunicato che, dopo il regolare svolgimento dell’assemblea dei soci del 31 luglio in sede sia ordinaria sia straordinaria, e l'approvazione a larga maggioranza delle proposte del consiglio di amministrazione, la Guardia di Finanza ha effettuato una perquisizione e un’acquisizione di documentazione presso la sede sociale di Verona. Inoltre, la Guardia di Finanza ha notificato ad alcuni esponenti aziendali un’informazione di garanzia sull’ipotesi di illecita influenza sull’assemblea. La compagnia assicurativa ha ribadito l’assoluta correttezza e regolarità delle operazioni assembleari oggetto dell’indagine.

 

ePrice in evidenza, nel giorno in cui ha preso il via l’aumento di capitale da 20 milioni di euro. Il titolo ha registrato un balzo del 35,2% a 0,131 euro (rispetto al prezzo rettificato di 0,0969 euro), mentre i diritti relativi all’aumento di capitale hanno perso il 52,2% a 0,09 euro, rispetto al prezzo iniziale di 0,1882 euro.

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