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Il FTSEMib limita il passivo. Saipem ha perso il 10%

La semestrale della società (più volte sospesa per eccesso di ribasso) non è piaciuta agli operatori. Balzo di oltre il 10% per IMA. Molto bene Amplifon

di Edoardo Fagnani 29 lug 2020 ore 17:47

mercato-neutroI maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno registrato variazioni frazionali, prima delle indicazioni della FED in materia di politica monetaria. Secondo Pierre Veyret – analista tecnico di ActivTrades - l'attuale mancanza di direzionalità è correlata ad alcune prese di profitto, anche se, secondo l'esperto, questo non è l'unico fattore. "tra le dichiarazioni della FED, la seconda ondata di coronavirus, i dati economici e gli utili aziendali, gli operatori hanno molto su cui riflettere questa settimana", ha sottolineato Pierre Veyret.

Il FTSEMib ha terminato la seduta con una flessione dello 0,11% a 19.881 punti, dopo aver oscillato tra i 19.719 e i 19.973 punti. Il FTSE Italia All Share ha chiuso invariato. Segno più, invece, per il FTSE Italia Mid Cap (+0,55%) e per il FTSE Italia Star (+1,97%). Nella seduta del 29 luglio 2020 il controvalore degli scambi è salito a 1,78 miliardi di euro, rispetto agli 1,7 miliardi di martedì; sono passate di mano 483.587.296 azioni (457.156.743 nella seduta di martedì). Su 406 titoli trattati, 219 hanno registrato una performance negativa, mentre i rialzi sono stati 159; invariate le restanti 28 azioni.

L’euro è tornato oltre gli 1,175 dollari, mentre il bitcoin ha superato gli 11.000 dollari (circa 9.500 euro).

Lo spread Btp-Bund si è ridotto a 149 punti.

 

Saipem ha subito un tonfo del 9,86% a 1,9605 euro, dopo alcune sospensioni per eccesso di ribasso. La società di ingegneristica ha comunicato i risultati del primo semestre del 2020, periodo chiuso con ricavi per 3,68 miliardi di euro, in flessione del 18,7% rispetto ai 4,52 miliardi ottenuti nei primi sei mesi dello scorso anno, a causa degli effetti della pandemia da Covid-19 e dallo slittamento di alcune attività concordato con i clienti. Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 885 milioni di euro, risultato che si confronta con l'utile di 14 milioni contabilizzato nel primo semestre del 2019, in conseguenza principalmente a svalutazioni di immobilizzazioni materiali della divisione drilling offshore per 590 milioni di euro. A fine giugno 2020 il portafoglio ordini ammontava a 22,25 miliardi di euro, di cui 3,31 miliardi di euro da realizzarsi nel 2020. Il management di Saipem ha segnalato che proseguono le iniziative di efficienza avviate a valle della pandemia sulla struttura dei costi su molteplici fronti con un contributo atteso di circa 190 milioni di euro nel 2020.

La semestrale di Saipem ha trascinato al ribasso Tenaris (-4,87%).

 

I titoli del settore bancario sempre protagonisti.

UBI Banca in leggero rialzo (+0,08% a 3,584 euro). Borsa Italiana ha comunicato che, nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria promossa da IntesaSanpaolo (+0,18% a 1,7894 euro) e avente ad oggetto massime 1.144.285.146 azioni ordinarie di UBI Banca al momento sono state portate in adesione 822.627.479 azioni, pari al 71,908% del capitale di UBI Banca. Avendo superato quota 66%, IntesaSanpaolo potrà procedere all’integrazione con l’istituto.

Pessima giornata per UniCredit (-2,84%). A seguito della raccomandazione della BCE del 28 luglio 2020, l'istituto ha confermato che non pagherà dividendi e non effettuerà riacquisti di azioni proprie nel 2020. UniCredit ha aggiunto che, qualora la BCE decidesse di non estendere la raccomandazione per il 2021 e oltre, ripristinerà la politica di distribuzione del capitale prevista da piano Team 23 nel 2021 per l'esercizio finanziario 2020 e negli anni successivi.

In flessione di oltre il 2% anche BancoBPM (-2,39%).

 

Ottima performance per Amplifon (+5,66%), dopo la diffusione dei dati del primo semestre 2020, risultati superiori al consensus degli analisti. Inoltre, i vertici di Amplifon prevedono un andamento favorevole per la seconda metà dell’esercizio 2020 e stimano per il terzo trimestre 2020 ricavi a livelli simili a quelli registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, il management ha avvertito che il contesto generale di riferimento che rimane ancora incerto.

 

Salvatore Ferragamo ha guadagnato il 2,02%. La società del lusso ha terminato il primo semestre del 2020 con ricavi per 376,53 milioni di euro, in calo del 46,6% a tassi di cambio correnti (-46,9% a cambi costanti) rispetto ai 704,87 milioni di euro registrati nella prima metà dello scorso anno. I ricavi del secondo trimestre 2020 hanno registrato una contrazione del 60,1% a tassi di cambio correnti (-59,4% a cambi costanti).

 

Al segmento STAR IMA ha registrato un balzo del 13,3% a 67,9 euro. La società ha comunicato che gli azionisti della controllante Sofima hanno raggiunto un accordo relativo alla vendita di circa il 20% delle loro azioni nella stessa Sofima a fondi assistiti da BC Partners. In seguito al closing della operazione, Sofima, insieme agli azionisti venditori e BC Partners, sarà tenuta a promuovere una Offerta Pubblica di Acquisto Obbligatoria avente a oggetto tutte le azioni residue di IMA (che attualmente rappresentano circa il 48,4 % del capitale). Il prezzo dell’OPA sarà pari a 68 euro per azione (incluso dividendo), che rappresenta un premio del 26,3% rispetto alla media del prezzo dell’azione dell’ultimo mese. IMA aveva terminato la seduta del 28 luglio 2020 a 59,95 euro.

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