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Piazza Affari: chiusura debole per il FTSEMib

Chiusura poco sotto la parità per principale indice milanese. A Piazza Affari bene Atlantia, che ha definito inadeguata l’offerta della cordata Cdp per l'88% di Aspi

di Mauro Introzzi 29 dic 2020 ore 17:56

piazza-affari-milanoGiornata interlocutoria per i principali indici europei. Piazza Affari, al pari di Francoforte, ha chiuso poco sotto la parità, in un'altra giornata di scambi sottili e avara di accadimenti societari. In agenda era previsto, in mattinata, un collocamento di BOT semestrali per un controvalore pari a 6,5 miliardi di euro. L'asta ha confermato i rendimenti negativi e sui minimi storici di quella precedente.

 

Il FTSEMib ha così chiuso in calo dello 0,13% a 22.259 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 22.203 punti e un massimo a 22.395 punti. Il FTSE Italia All Share ha perso lo 0,09%. Segno più, invece, per il FTSE Italia Mid Cap (+0,56%) e il FTSE Italia Star (+0,46%). Nella seduta del 29 dicembre 2020 il controvalore degli scambi è rimasto a 1,38 miliardi di euro, rispetto agli 1,36 miliardi di lunedì 28 dicembre; sono passate di mano 356.640.741 azioni (536.246.826 nella seduta precedente). Su 434 titoli trattati, 183 hanno registrato una performance positiva, mentre i ribassi sono stati 215; invariate le restanti 36 azioni.

L’euro ha oscillato intorno agli 1,225 dollari, mentre il bitcoin ha consolidato i recenti rialzi a 26.500 dollari circa (circa 22.000 euro).

Lo spread Btp-Bund è risalito intorno ai 115 punti.

 

A Piazza Affari protagonista di giornata Atlantia (+2,54%). Il consiglio di amministrazione della holding ha bollato come "inadeguata" l’offerta presentata da Cassa Depositi e Prestiti e dai fondi Blackstone e Macquarie per l’acquisto dell'88% di Autostrade per l’Italia. La cordata, secondo quanto riporta il Sole24Ore, avrebbe valorizzato l'asset sotto gli 8 miliardi di euro. Atlantia resta comunque in attesa di una proposta vincolante che dovrebbe arrivare entro il prossimo 31 gennaio.

 

In positivo anche Ferrari (+1,07%) e Campari (+1,92%). Prese di beneficio, invece, su Pirelli (-1,22%) che ha comunicato che presenterà il piano industriale 2021-2023/25 il prossimo 31 marzo. Vendite anche su Tenaris (-1,35%).

 

Tra i bancari occhi puntati su MPS (-0,1%). L'istituto ha comunica di aver ricevuto la decisione finale della Banca Centrale Europea riguardante i requisiti patrimoniali da soddisfare a partire dal 1° gennaio 2021. Tali requisiti si sono ridotti di 25 punti base rispetto al 2020 grazie alla recente attività di derisking: la banca deve così rispettare un requisito patrimoniale SREP complessivo (Total SREP Capital Requirement-TSCR) del 10,75%. Il requisito minimo in termini di CET1 ratio è pari all'8,74% mentre quello relativo al Total Capital Ratio è del 13,44%.

Occhi anche su Creval (-0,43%). Secondo quanto indicato dalla Consob nelle sue comunicazioni sulle partecipazioni rilevanti lo scorso 16 dicembre DWS Investment sarebbe salita al 5,754% nel capitale della banca, per poi scendere il successivo 21 dicembre al 4,587%.

Dal bollettino Consob novità anche per IntesaSanpaolo (-0,14%) dal 18 dicembre Jp Morgan Chase ha ridotto la partecipazione aggregata detenuta nel capitale dell'istituto, portandola dal 6,58% del 22 giugno scorso al 4,385%. Nel dettaglio, l'1,127% è relativo a diritti di voto riferibili ad azioni, il 3,02% fa riferimento ad altre posizioni lunghe con regolamento fisico e in contanti e il restante 0,238% a una partecipazione potenziale.

In rialzo dello 0,19% BancoBPM. Dopo la conclusione del progetto Django, la banca ha perfezionato il progetto Titan relativo alla cartolarizzazione multi-originator riguardante crediti, beni e rapporti giuridici derivanti da contratti di crediti leasing in sofferenza. L'operazione ha assicurato la cessione di un portafoglio di circa 145 milioni di euro di gross book value. L’ammontare delle cessioni di crediti NPE realizzate da BancoBPM attraverso Titan e il progetto Django è superiore a 1,1 miliardi di euro.

 

Tra i titoli a capitalizzazione meno ampia balzo di Cellularline (+7,14%). Il gruppo ha reso noto che il fondo Catterton ha ceduto la sua quota del 10,4% ad alcuni investitori qualificati per un prezzo di 3,85 euro ad azione. La vendita ha riguardato l'intera partecipazione di S.M.L.K. in Cellularline per un corrispettivo di circa 8,7 milioni di euro. In seguito alle transazioni, al momento Antonio Luigi Tazartes, presidente della società, detiene l'1,523% del capitale sociale con diritto di voto, mentre il co-CEO Christian Aleotti possiede l'8,56%. Parte della quota, pari al 4,3%, è stata acquistata anche da First Capital (-1,8%). La quota totale nella società è ora al 5,6%.

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