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Telecom e Saipem affondano ma il FTSEMib chiude in rialzo

Nessuna novità importante dalla riunione della BCE e dalla conferenza stampa di Christine Lagarde. In forte rialzo STM dopo la trimestrale. In altalena UniCredit

di Edoardo Fagnani 28 ott 2021 ore 17:43

mercato-positivo_2I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno registrato variazioni frazionali. Nessuna novità importante dalla riunione della BCE e dalla successiva conferenza stampa di Christine Lagarde. Antonio Cesarano - Chief Global Strategist di Intermonte - ha segnalato che la riunione è stata di fatto interlocutoria prima di quella di dicembre, con comunque alcune indicazioni rilevanti, in particolare sull'inflazione, attesa risalire ancora nel breve e poi gradualmente calare nel corso del 2022.

Il FTSEMib ha messo a segno un progresso dello 0,31% a 26.890 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 26.762 punti e un massimo di 26.938 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,28%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,08%) e per il FTSE Italia Star (+0,38%). Nella seduta del 28 ottobre 2021 il controvalore degli scambi è salito a 2,98 miliardi di euro, rispetto ai 2,47 miliardi di mercoledì; sono passate di mano 1.028.702.104 azioni (611.006.165 nella seduta di mercoledì).

Alle 17.30 il bitcoin era risalto a 61.500 dollari (oltre 52.500 euro).

Lo spread Btp-Bund ha oscillato tra i 110 e i 115 punti.

L’euro ha sfiorato gli 1,17 dollari.

 

Vendite sui petroliferi.

Pesante ribasso per Saipem (-11% a 1,9415 euro), dopo la diffusione dei risultati dei primi nove mesi del 2021. Il periodo in esame si è chiuso con un risultato finale negativo e una contrazione dei ricavi (nonostante una ripresa del giro d’affari nel terzo trimestre), a causa principalmente dei minori volumi sviluppati nella divisione Engineering & Construction Offshore. I vertici di Saipem hanno segnalato che lo scenario di business per il 2021 sarà ancora condizionato e alle difficoltà nella performance operativa nell’offshore wind; sulla base di queste indicazioni il management ha rivisto le stime per la seconda parte dell’esercizio. Inoltre, il management ha presentato il nuovo piano strategico per il periodo 2022-2025.

In rosso anche ENI (-0,85% a 12,164 euro) e Tenaris (-2,77% a 9,626 euro).

 

Telecom Italia TIM ha subito uno scivolone del 5,67% a 0,3175 euro. Il colosso telefonico ha diffuso i dati finanziari dei primi nove mesi del 2021, periodo chiuso con ricavi su base organica e margine operativo lordo in contrazione. In decisa diminuzione l’indebitamento. I vertici di Telecom Italia TIM rivisto le stime finanziarie per il 2021.

 

Vendite anche su Stellantis (-1,56% a 17,286 euro). Il colosso automobilistico ha fornito alcune indicazioni finanziarie e operative relative al terzo trimestre del 2021 e ha confermato la guidance per l’esercizio in corso, nonostante persista una scarsa visibilità sull’approvvigionamento di componenti.

 

UniCredit ha guadagnato lo 0,58% a 11,492 euro. L’istituto guidato da Andrea Orcel ha comunicato i risultati finanziari del terzo trimestre 2021: i ricavi e la redditività hanno registrato un incremento e sono stati superiori al consensus degli analisti. Di conseguenza il management di UniCredit ha rivisto al rialzo le stime finanziarie per l’intero 2021. I vertici dell’istituto prevedono un utile netto sottostante al di sopra dei 3,7 miliardi di euro, con ricavi nell’ordine di circa 17,5 miliardi di euro.

 

Spicca l'ottima performance di STM (+6,41% a 41,33 euro). Il gruppo italofrancese ha comunicato i risultati del terzo trimestre del 2021, periodo chiuso con un forte aumento dei ricavi e un miglioramento della marginalità, superiore anche alle attese del management. Per il trimestre in corso il management prevede un aumento del fatturato (rispetto al periodo luglio-settembre) e un ulteriore miglioramento della marginalità. Per l'intero 2021 i vertici di STM prevedono ricavi netti in nell’ordine dei 12,6 miliardi di dollari.

 

Ancora un pesante scivolone di NEXI (-9,06% a 14,95 euro, dopo una sospesione per eccesso di ribasso).

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