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Milano in rosso: male ENI e Saipem

Venerdì nero per i petroliferi. Tra i bancari spicca il ribasso subito dal Monte dei Paschi di Siena. In forte rialzo, invece, Telecom Italia

di Edoardo Fagnani 28 nov 2014 ore 17:44

Piazza Affari ha terminato l’ultima seduta della settimana con gli indici in territorio negativo, nonostante gli analisti di Equita sim abbiano confermato la propria visione positiva sull’azionariato italiano. Nervose le principali borse europee. Venerdì nero per i petroliferi, dopo il forte ribasso subito dal prezzo del greggio (sotto i 69 dollari al barile a New York). Tra i bancari spicca il ribasso subito dal Monte dei Paschi di Siena. In forte rialzo, invece, Telecom Italia.
Il FTSEMib è sceso dello 0,43% a 20.015 punti, chiudendo la settimana con un rialzo dello 0,3%. Il paniere ha terminato il mese di novembre con un progresso dell’1,17%. In rosso anche il FTSE Italia All Share che ha ceduto lo 0,4% a 21.115 punti. Rialzi frazionali per il FTSE Italia Mid Cap (+0,08%) e il FTSE Italia Star (+0,43%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,78 miliardi di euro, rispetto ai 2,32 miliardi di ieri. Su 329 titoli trattati, 157 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 156. Invariate le rimanenti 16 azioni.
L’euro ha oscillato intorno agli 1,245 dollari. L’oro è sceso a 1.180 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

mercato_rosso3Venerdì nero per i petroliferi, dopo il forte ribasso subito dal prezzo del greggio (sotto i 69 dollari al barile a New York), a seguito della decisione dell'OPEC di non tagliare la produzione. ENI ha subito una flessione del 2,72% a 16,07 euro. Performance peggiori per Saipem (-5,42% a 11,51 euro) e Tenaris (-4,32% a 13,3 euro). Intanto, gli analisti di Nomura hanno tagliato da 18,5 euro a 15,5 euro il target price su ENI, in conseguenza alle decisioni dell’OPEC. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio. Inoltre, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Discovery Capital Management ha aumentato lo “short” su Saipem, portandolo dallo 0,5% allo 0,67%.
Seduta positiva per Snam (+1,09% a 4,264 euro) e Terna (+0,31% a 3,884 euro). La Cassa depositi e prestiti ha trasferito a State Grid Europe Limited, società del gruppo State Grid Corporation of China, e a un gruppo di investitori istituzionali italiani una quota complessiva pari al 40,9% del capitale di CDP Reti, la società che detiene una partecipazione del 30% del capitale di Snam e del 29,851% del capitale di Terna. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 25 novembre Generali ha ridotto la quota detenuta nel capitale di Terna, portandola dal 2,443% all’1,919%.

Contrastati i bancari.
Performance negativa per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano è sceso dell’1,14% a 0,649 euro. Il presidente di BNL, Luigi Abete, ha dichiarato che la controllante francese BNP Paribas non ha intenzione di procedere verso un’integrazione con la banca senese. Il manager ha aggiunto che in questo momento l’istituto non valuta operazioni con altri soggetti bancari.
Il Banco Popolare ha recuperato lo 0,54% a 11,09 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 21 novembre BlackRock ha ridotto la quota detenuta nel capitale dell’istituto, portandola dal 6,851% al 4,911%.
Andamento opposto per IntesaSanpaolo (+0,98% a 2,478 euro) e Unicredit (-0,42% a 5,945 euro).

Telecom Italia ha guadagnato l’1,63% a 0,906 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore l'integrazione tra Tim Brasil e Oi potrebbe portare fino a 7 miliardi di euro di sinergie, più di quanto la Borsa prezza oggi il 67% di Tim Brasil detenuto dal colosso telefonico italiano. Intanto, gli analisti di Berenberg hanno aumentato il prezzo obiettivo su Telecom Italia, portandolo da un euro a 1,11 euro, evidenziando che eventuali operazioni straordinarie non avranno un impatto significativo sulla struttura patrimoniale dell’azienda. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Inoltre, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Arrowgrass Capital Partners ha limato la posizione corta su Telecom Italia, portandola dallo 0,82% allo 0,78%.

Cattolica Assicurazioni ha terminato la seduta con una flessione del 3,19% a 5,46 euro. La compagnia assicurativa ha comunicato che al termine dell'aumento di capitale sono stati esercitati 55.684.220 diritti di opzione per la sottoscrizione di 116.936.862 nuove azioni, corrispondenti al 99,52% del totale delle nuove azioni offerte, per un controvalore complessivo di quasi 497 milioni di euro. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 24 novembre Norges Bank è diventato uno dei maggiori azionisti di Cattolica Assicurazioni. L’istituto norvegese è accreditato del 2,086% del capitale della compagnia assicurativa.

GTech ha subito un ribasso del 2,44% a 18,43 euro. Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno ridotto da 17,5 euro a 17 euro il target price sulla società. Gli esperti hanno anche peggiorato il rating e ora consigliano di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio, esprimendo alcune perplessità sulla prossima integrazione con IGT.

Buzzi Unicem ha lasciato sul terreno l’1,8% a 12,03 euro. Gli analisti di Banca Akros hanno peggiorato da “Accumulate” (Accumulare) a “Hold” (mantenere) il giudizio sulla società, in seguito al rialzo messo a segno dal titolo nelle ultime settimane. Gli esperti hanno confermato il target price di 13 euro.

 

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