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Il FTSEMib chiude sulla parità. Banche nervose

Da segnalare il rialzo di BancoBPM e la flessione di Banca Carige. Chiusura decisamente positiva per Saras. In rosso, invece, Campari, dopo la diffusione dei risultati del 2016

di Edoardo Fagnani 28 feb 2017 ore 17:52

Piazza Affari e le principali borse europee hanno terminato la seduta odierna con variazioni minime. L’agenzia S&P ha segnalato che la crescita del Pil italiano nel biennio 2017/2018 sarà inferiore all’1%. Secondo gli esperti le problematiche del settore bancario e l’incertezza politica avranno un impatto negativo sull’andamento del credito alle aziende, una situazione che ostacolerà la ripresa degli investimenti delle imprese. Inoltre, a causa dell’elevato livello del debito pubblico, l’Italia resta particolarmente sensibile a un eventuale shock sui tassi di interesse. Bancari sempre protagonisti: da segnalare il rialzo di BancoBPM e la flessione di Banca Carige. Chiusura decisamente positiva per Saras. In rosso, invece, Campari, dopo la diffusione dei risultati del 2016.

Il FTSEMib ha registrato un minimo calo dello 0,01% a 18.913 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 18.890 punti e un massimo di 19.003 punti. Il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,16%. Performance migliori per il FTSE Italia Mid Cap (+0,9%) e il FTSE Italia Star (+0,96%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,73 miliardi di euro, rispetto ai 2,56 miliardi di ieri; oggi sono passate di mano 811.952.911 azioni (759.614.891 nella seduta di ieri). Su 354 titoli trattati, 189 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 151; invariate le restanti 14 azioni.

L’euro è tornato sopra gli 1,06 dollari.

 

CONSULTA le quotazioni dei titoli del SOLMib40

 

indice-azionarioBancari sempre protagonisti.

Chiusura positiva per IntesaSanpaolo (+0,46% a 2,2 euro), dopo il forte rialzo messo a segno ieri.

Segno più anche per Unicredit; il titolo dell’istituto guidato da Jean-Pierre Mustier è salito dell’1,52% a 12,65 euro.

In deciso progresso il BancoBPM (+2,7% a 2,356 euro), dopo il forte rialzo messo a segno ieri. Gli analisti di Société Générale hanno avviato la copertura sull’istituto con un prezzo obiettivo di 3,1 euro e l’indicazione di acquisto delle azioni. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 27 febbraio AQR Capital Management ha incrementato dal 2,57% al 2,65% lo “short” sul BancoBPM. Lo stesso giorno Citadel Advisors II LLC ha ridotto la posizione corta sull’istituto, portandola dallo 0,5% allo 0,49%.

Segno meno, invece, per BPER Banca (-0,23% a 4,31 euro). Il consiglio di amministrazione dell’istituto ha esaminato e approvato il progetto di bilancio 31 dicembre 2016, confermando integralmente i risultati preliminari già approvati lo scorso 9 febbraio 2017. Nel dettaglio, BPER Banca ha terminato il 2016 ha registrato un utile netto contabile di 14,3 milioni di euro, in contrazione dal 220,7 milioni del 2015. Il 2016 è andato in archivio con un utile netto pari a 71,5 milioni di euro, dai 62,1 milioni del 2015, al netto delle poste non ricorrenti ed escludendo i contributi ai Fondi di Risoluzione e di Garanzia dei depositi.

Banca Carige ha terminato la giornata con una flessione del 3,05% a 0,277 euro. In giornata si sono riuniti i vertici dell'istituto ligure per l’esame dei risultati definitivi del 2016 e per l’approvazione del piano industriale. Il Sole24Ore ha segnalato che il business plan sarà focalizzato sulla cessione dei crediti problematici e sulla revisione del modello di attività. Secondo il quotidiano finanziario la questione più importante riguarderà la cartolarizzazione dei non performing loans, per rispettare le richieste della BCE.

 

ENI è salita dell’1,11% a 14,52 euro. In giornata si sono riuniti i vertici del Cane a sei zampe per l’esame dei risultati del 2016 e del piano industriale al 2020; i numeri saranno comunicati domani prima dell’apertura di Piazza Affari.

 

Chiusura negativa per Tenaris (-1,52% a 15,53 euro). Gli analisti di Goldman Sachs hanno limato da 16,1 euro a 15,6 euro il target price sulla società in seguito alla riduzione delle stime finanziarie per i prossimi esercizi, dopo la diffusione dei risultati del 2016; gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.

 

Saras è balzata del 5,65% a 1,72 euro. Dopo la diffusione dei risultati dell’esercizio 2016 e dei target del piano industriale gli analisti di Equita sim hanno alzato da 1,75 euro a 1,93 euro il prezzo obiettivo sulla società di raffinazione, in seguito al miglioramento delle stime sulla redditività per il biennio 2017/2018; gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio. Promozione completa da Kepler Cheuvreux, che ha alzato da 1,3 euro a 1,6 euro il target price, in seguito all’incremento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2017/2018; gli esperti hanno anche migliorato da “Reduce” (ridurre) a “Hold” (mantenere) il giudizio.

 

In rialzo Leonardo (+0,93% a 12,97 euro). Gli operatori hanno collegato la performance della società aerospaziale alle indicazioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha proposto l’aumento del 10% delle spese per il settore della difesa. Intanto, gli analisti di NatIxis hanno alzato da 12 euro a 15 euro il prezzo obiettivo su Leonardo; gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.

 

Campari ha ceduto il 2,1% a 9,55 euro. La società ha chiuso lo scorso esercizio con vendite pari a 1,73 miliardi, in salita del 4,2% rispetto agli 1,66 miliardi dell’anno precedente. La crescita organica del giro d’affari sarebbe stata del 4,7%. L’ultima riga del conto economico ha mostrato un utile netto rettificato del gruppo prima delle rettifiche negative operative e finanziarie pari a 198,6 milioni in salita del 7%. L’utile netto del gruppo è stato di 166,3 milioni, in diminuzione del 5,2% su base annua. Il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all’assemblea il frazionamento delle 580.800.000 azioni che costituiscono l'attuale capitale mediante l'emissione di due nuove azioni in sostituzione di ciascuna azione esistente. L’operazione di frazionamento verrà eseguita entro la prima metà del mese di maggio 2017. Il board ha deliberato di proporre all’assemblea la distribuzione di un dividendo 2017 per l’esercizio 2016 di 0,045 euro per ciascuna delle azioni risultanti dal frazionamento proposto.

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