NAVIGA IL SITO

Piazza Affari la migliore in Europa. Balzo di STM

I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato rialzi di poco inferiori al punto percentuale. In generale rialzo i bancari. Giornata positiva anche per FCA

di Edoardo Fagnani 27 ott 2016 ore 17:51

Piazza Affari e le principali borse europee hanno terminato la seduta odierna con variazioni frazionali; la Borsa Italiana è stata la migliore del Vecchio Continente. È proseguita la tre giorni di aste di titoli di stato italiani: in mattinata il Tesoro ha collocato un BOT semestrale per un ammontare di 6 miliardi di euro; il rendimento del titolo è rimasto negativo. In generale rialzo i bancari, dove spiccano le performance messe a segno dal Monte dei Paschi di Siena e da Unicredit. Ottima giornata per STM, dopo la diffusione dei risultati del terzo trimestre del 2016. Seduta positiva anche per Fiat Chrysler Automobiles.
I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato rialzi di poco inferiori al punto percentuale. Il FTSEMib è salito dello 0,84% a 17.426 punti, il massimo di giornata (minimo di 17.257 punti), mentre il FTSE Italia All Share ha recuperato lo 0,76%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,24%) e il FTSE Italia Star (+0,14%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,16 miliardi di euro, dagli 1,86 miliardi di ieri; oggi sono passate di mano 997.815.261 azioni (1.093.327.383 nella seduta di ieri). Su 346 titoli scambiati, 168 hanno terminato la seduta con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 161; invariate le rimanenti 17 azioni. 
L’euro è tornato sopra i 1,09 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del SOLMib40

mercato_positivo_2In generale rialzo i bancari.
In recupero il Monte dei Paschi di Siena, dopo i forti ribassi subiti nelle ultime due sedute. Il titolo della banca senese ha registrato un rialzo dell’1,3% a 0,273 euro, dopo aver toccato un massimo di 0,2898 euro in avvio di giornata. Sono rimasti sostenuti i volumi: nella seduta odierna sono passate di mano oltre 214 milioni di azioni.
Unicredit ha messo a segno un progresso del 2,76% a 2,38 euro. Il Sole24Ore ha scritto che l’istituto starebbe valutando molteplici opzioni per rafforzare il patrimonio. I vertici hanno sul tavolo cessioni, aumento di capitale e qualche azione di liability management, cioè di ottimizzazione del capitale. In pratica, Jean Pierre Mustier e i suoi uomini stanno valutando la conversione o il riacquisto - su base rigorosamente volontaria - dei bond subordinati purché finalizzato alla sottoscrizione dell’aumento. Intanto, gli analisti di Banca Akros hanno peggiorato il giudizio su Unicredit, portandolo da “Buy” (acquistare) ad “accumulate”, in seguito al rialzo registrato dal titolo nelle ultime settimane; gli esperti hanno confermato il target price di 2,6 euro.
Performance migliori per il Banco Popolare (+3,08% a 2,742 euro) e per la Popolare di Milano (+4,29% a 0,438 euro). Gli analisti di Deutsche Bank hanno ridotto il prezzo obiettivo sui due istituti, portandolo rispettivamente a 3,2 euro e a 0,51 euro, in seguito alla riduzione delle stime sull’utile per azione del comparto per il biennio 2017/2018; tuttavia, gli esperti considerano le due banche le migliori opportunità di investimento tra gli istituti italiani. Per lo stesso motivo Deutsche Bank ha sforbiciato da 3,2 euro a 3,1 euro il prezzo obiettivo su UBI Banca (-0,31% a 2,556 euro), confermando l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.

STM è balzata del 10,4% a 7,98 euro. Il gruppo italofrancese ha chiuso il terzo trimestre del 2016 con ricavi per 1,8 miliardi di dollari, in aumento dell’1,9% rispetto agli 1,76 miliardi realizzati nello stesso periodo dell'anno precedente. Su base sequenziale (vale a dire in confronto con i primi tre mesi dell’anno) il giro d’affari è aumentato del 5,5%, in linea con il target del 5,5% indicato dal management. La marginalità si è attestata al 35,8%, valore che si confronta con il 34,8% del terzo trimestre del 2015 e il 33,9% del secondo trimestre dell’anno. I vertici di STM stimavano una marginalità nell'ordine del 35,5%. STM ha terminato il terzo trimestre del 2016 con un utile netto di 71 milioni di dollari, rispetto ai 90 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, risultato che includeva un beneficio fiscale di 14 milioni di dollari relativo all’esito positivo di un accertamento fiscale. Per il trimestre in corso i vertici di STM prevedono una crescita del fatturato su base sequenziale nell'ordine del 3,2%, mentre la marginalità dovrebbe collocarsi nell'intorno del 37%.

In ribasso Saipem (-2,59% a 0,3955 euro). Gli analisti di Barclays hanno tagliato da 0,54 euro a 0,52 euro il prezzo obiettivo sulla società di ingegneristica, in seguito alla riduzione delle stime per i prossimi esercizi; tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare). Per lo stesso motivo Kepler Cheuvreux ha limato da 0,42 euro a 0,41 euro per azione la valutazione sull’azienda, anche se ha ribadito il rating “Hold” (mantenere). Anche Equita sim ha sforbiciato il prezzo obiettivo su Saipem, portandolo da 0,48 euro a 0,44 euro, in seguito alla riduzione delle stime sulla redditività per il biennio 2017/2018; gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere). Indicazione opposta da Société Générale, che ha alzato da 0,52 euro a 0,55 euro il target price su Saipem, confermando l’indicazione di acquisto delle azioni.

ENI è salita dell’1,55% a 13,75 euro. Oggi si sono riuniti i vertici del Cane a sei zampe per l’esame dei risultati del terzo trimestre del 2016; i dati saranno diffusi domani, prima dell’apertura di Piazza Affari.

Fiat Chrysler Automobiles ha registrato un balzo del 6,04% a 6,585 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa il gruppo guidato da Sergio Marchionne starebbe valutando l’ipotesi di un’integrazione con il colosso francese PSA oppure un accordo con BWM nel segmento di alta gamma. Intanto, dopo la diffusione dei risultati trimestrali, gli analisti di Citigroup hanno migliorato le stime finanziarie per l’esercizio in corso, in modo da allinearle a quelle comunicate ieri dal management; gli esperti hanno confermato il target price di 5 euro e l’indicazione di vendita delle azioni. 

Recordati è salita dello 0,68% a 26,78 euro. La società farmaceutica ha comunicato i risultati dei primi nove mesi del 2016, periodo chiuso con ricavi netti per 862,37 milioni di euro, in aumento del 9,9% rispetto ai 784,43 milioni registrati nello stesso arco di tempo dello scorso anno. Il risultato operativo è salito del 18,5% e ha raggiunto i 252,41 milioni di euro; di conseguenza la marginalità è salita al 29,3%. Recordati ha terminato il periodo in esame con un utile netto di 182,3 milioni di euro (+19,5% rispetto ai 152,5 milioni contabilizzati nei primi sei mesi del 2015). Il management di Recordati ha confermato le stime per l’esercizio in corso, segnalando che nel mese di ottobre la crescita è continuata in linea con le attese. I vertici prevedono di realizzare ricavi per circa 1,14 miliardi di euro, un utile operativo di circa 325 milioni e un utile netto di circa 230 milioni. I vertici di Recordati hanno proposto la distribuzione di un acconto sul dividendo 2017, relativo all’esercizio 2016, pari a 0,35 euro per azione.

Tutte le ultime su: piazza affari
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.