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Il FTSEMib chiude la settimana con un rialzo

Seduta positiva per la borsa italiana e le principali piazze del Vecchio Continente. Wall Street aperta solo per mezza giornata dopo il Ringraziamento ha condizionato i volumi

di Mauro Introzzi 27 nov 2020 ore 18:05

borsa-positiva_1Seduta positiva per la borsa italiana e le principali piazze del Vecchio Continente. Wall Street aperta solo per mezza giornata dopo il Ringraziamento ha condizionato i volumi. In mattinata era previsto il collocamento di due BTP e di un CCTeu per un controvalore pari a fino a un massimo di 8 miliardi di euro. La richiesta ha esaurito tutta l'offerta con rendimenti in ulteriore calo rispetto alle aste precedenti.

In chiusura il FTSEMib ha guadagnato lo 0,68% a 22.352 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 22.167 punti e un massimo di 22.386 punti. Il FTSE Italia All Share ha registrato un progresso dello 0,62% a 24.270 punti. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,27%) mentre il FTSE Italia Star è salito dell'1,03%. Nella seduta del 27 novembre il controvalore degli scambi è salito a 2,26 miliardi dai 1,95 miliardi di giovedì; sono passate di mano 1.286.312.535 azioni (950.218.702 nella seduta del giorno precedente). Su 436 titoli trattati, 233 hanno registrato una performance positiva, mentre i segni meno sono stati 163; invariate le restanti 42 azioni.

L’euro ha oscillato intorno agli 1,195 dollari, mentre il bitcoin è rimasto sotto i 16.800 dollari (circa 14.000 euro).

Lo spread Btp-Bund si è confermato a quota 115 punti.

 

Riflettori ancora sui bancari. Secondo quanto riporta il quotidiano Il Sole24Ore la Banca Centrale Europea potrebbe riconsiderare nelle prossime settimane l’ipotesi di sbloccare i dividendi bancari. Le opzioni sarebbero diverse: dalla proroga di qualche mese, a un tetto alla distribuzione passando per un vaglio relativo ad ogni casistica.

Tra i singoli è salita lievemente Unicredit (+0,26%). L’istituto di Mustier ha comunicato che la sua struttura di capitale soddisfa ampiamente i requisiti di capitale stabiliti della BCE in scia al completamento del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP) del 2020. Per il 2021 i requisiti di capitale indicano un 9,03% per il CET1 ratio, un 10,85% per il Tier 1 ratio e un 13,29% per il Total Capital ratio. A fine settembre l’istituto aveva 14,41% per il CET1 ratio fully loaded, 15,15% CET1 ratio transitional, 17,33% Tier 1 ratio transitional e 19,86% per il Total Capital ratio transitional.

IntesaSanpaolo è salita dello 0,8%. Bene BPER Banca (+1,75%). L'istituto ha reso noto che la Banca Centrale Europea ha reso noto che non emetterà alcuna decisione sui requisiti prudenziali relativi nel 2020 e, pertanto, la Banca dovrà rispettare i requisiti attualmente in essere. In base a ciò, si conferma che BPER dovrà mantenere su base consolidata per il 2021 un coefficiente minimo di capitale in termini di Common Equity Tier 1 (“CET1 ratio”) pari all’8,125% e un requisito minimo del Totale dei Fondi Propri (“Total Capital ratio”) pari al 12,5%. I coefficienti patrimoniali BPER a livello consolidato al 30 settembre 2020 si sono attestati a un CET1 ratio phased in pari al 14,61% e un total capital ratio phased in pari al 17,53%. I correnti valori, pertanto, risultano significativamente superiori ai requisiti patrimoniali minimi richiesti dalla BCE.

 

In rialzo Telecom Italia TIM (+1,57%). Il gruppo telefonico ha ricevuto l'esito positivo delle valutazioni della Commissione Europea per procedere al closing del progetto FiberCop: secondo Bruxelles l'operazione - consistente nel conferimento in FiberCop della rete secondaria TIM e del contestuale ingresso KKR e Fastweb - non si configura come concentrazione ai sensi della normativa comunitaria.

 

Invariata Generali. Moody’s ha conferma il rating IFS a "Baa1", mantenendo un outlook “stabile”. Secondo l’agenzia i rating “riflettono la forte posizione competitiva di Generali nei suoi principali mercati e il profilo finanziario resiliente nonostante le turbolenze derivanti dal coronavirus, insieme a un'ottima diversificazione geografica e operativa e a un basso profilo di rischio di business”.

 

Bene Terna (+1,87%). Fitch ha mantenuto il rating di lungo termine ed il rating del debito senior non garantito a “BBB+”, con outlook "stabile". Confermato anche il rating di breve termine a “F2”, L’agenzia ha riconosciuto la solidità del Piano Industriale 2021- 2025.

 

In calo dell'1,84% Webuild. Il gruppo attivo nel settore della realizzazione di infrastrutture complesse ha preso atto dei dati finanziari pro-forma relativi all'esercizio 2019 e primo semestre 2020 per incorporare gli effetti dell'avenuta acquisizione di Astaldi, fornendo le proiezioni economiche e finanziarie per la chiusura dell'esercizio 2020 e l'evoluzione nel periodo fino al 2023. Il backlog costruzioni ammonterebbe a circa 33 miliardi di euro, per un equivalente di 5 anni di produzione, con ricavi previsti tra i 5,7 e i 6 miliardi di euro. La marginalità è stimata tra il 4 e il 5%. Per quanto riguarda l'evoluzione finanziaria, sono previsti dati in netto recupero già a partire dai primi mesi del 2021, con ricavi attesi tra i 6,5 e i 7,2 miliardi nel 2021 e 7,4-8,3 miliardi nel 2023. La marginalità è prevista all'8% nel 2021 e 8,5% nel 2023.

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