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Piazza Affari nervosa: scende il FTSEMib, salgono MidCap e STAR

I maggiori indici di Borsa Italiana e le borse europee registrano variazioni frazionali. Hanno prevalso le vendite sui titoli del settore bancario In rosso Juventus FC

di Edoardo Fagnani 27 nov 2019 ore 17:49

I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali borse europee hanno terminato la giornata con variazioni frazionali. Secondo gli analisti di UBP nel 2020, l’azionario dovrebbe continuare a sovraperfomare rispetto alle obbligazioni, anche se non sarà facile, per via della transizione, nel corso dell'anno, dal supporto monetario a quello fiscale. "Anche nell’Europa continentale l’avvio degli stimoli di bilancio dovrebbe essere propizio alle azioni delle small e mid cap focalizzate sul mercato interno", hanno precisato gli esperti. È proseguita la tre giorni di aste di titoli di stato italiani; in mattinata il Tesoro ha collocato il BOT semestrale per un ammontare di 6,5 miliardi di euro: il rendimento del titolo è rimasto negativo.

grafico-quotazioni-borsaIl FTSEMib ha subito una flessione dello 0,26% a 23.485 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 23.452 punti e un massimo di 23.651 punti. Il FTSE Italia All Share ha ceduto lo 0,09%. Performance decisamente positive, invece per il FTSE Italia Mid Cap (+1,15%) e per il FTSE Italia Star (+1,32%). Nella seduta del 27 novembre il controvalore degli scambi è sceso a 2,17 miliardi di euro, rispetto ai 2,96 miliardi di martedì; sono passate di mano 570.052.886 azioni (724.111.312 nella seduta di martedì). Su 434 titoli trattati, 244 hanno registrato una performance positiva, mentre i ribassi sono stati 160; invariate le restanti trenta azioni.

L’euro ha oscillato intorno agli 1,1 dollari, mentre il bitcoin è rimasto oltre i 7.000 dollari (circa 6.500 euro).

Lo spread Btp-Bund è risalito a 159 punti.

 

Hanno prevalso le vendite sui titoli del settore bancario.

BPER Banca ha perso circa un punto percentuale (-0,89% a 4,446 euro). La BCE ha stabilito che, dal 1° gennaio 2020, l'istituto debba mantenere su base consolidata un coefficiente minimo di capitale in termini di Common Equity Tier 1 ratio pari al 9% invariato rispetto al requisito del 2019. Al 30 settembre 2019 il CET 1 ratio di BPER Banca in regime transitorio (Phased in) era pari al 13,23% (14,24% includendo il badwill provvisorio derivante dall’acquisizione di Unipol Banca pari a circa 354 milioni), risultando superiori ai requisiti patrimoniali minimi richiesti dalla BCE.

Performance peggiori per BancoBPM (-1,78% a 2,043 euro) e per UBI Banca (-1,75% a 2,984 euro).

 

Juventus FC ha terminato la giornata con una flessione del 2,46% a 1,4095 euro, nonostante la vittoria contro l’Atletico Madrid, che ha consegnato ai bianconeri la vittoria nel girone di Champions League con un turno in anticipo. Il consiglio di amministrazione del club bianconero ha esercitato la delega ad aumentare il capitale. Nell'ambito dell'operazione saranno emesse massime 322.485.328 azioni ordinarie da offrire nel rapporto di 8 nuove azioni ogni 25 azioni Juventus FC possedute, al prezzo di sottoscrizione di 0,93 euro per ciascuna nuova azione. Il controvalore dell’offerta sarà pari a massimi 299,91 milioni di euro. Il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni incorpora uno sconto del 29,01% rispetto al prezzo teorico ex diritto (Theoretical Ex Right Price o TERP), sulla base del prezzo ufficiale di chiusura del 26 novembre 2019 (1,445 euro). L'aumento di capitale di Juventus FC prenderà il via lunedì 2 dicembre e terminerà il 18 dicembre, mentre i diritti relativi all'operazione resteranno quotati fino al 12 dicembre. Il socio EXOR ha assunto l’impegno irrevocabile e incondizionato di sottoscrivere la quota di propria pertinenza dell’aumento di capitale (pari a circa il 63,8%), per un controvalore pari a circa 191,2 milioni di euro.

Pessima giornata anche per CNH Industrial (-2,77% a 9,874 euro), dopo che il colosso statunitense Deere ha tagliato la stima sull’utile netto relativo all’esercizio 2019/2020.

 

Enel ha terminato la giornata con un minimo rialzo dello 0,06% a 6,903 euro. Non si sono fatte attendere le indicazioni delle banche d’affari dopo la presentazione del piano strategico per il periodo 2020/2022. Gli analisti di Mediobanca hanno alzato da 6,7 euro a 7,5 euro il target price sul colosso elettrico, in seguito al miglioramento delle stime finanziarie per il periodo in esame; gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Per lo stesso motivo Banca Akros ha aumentato da 7,4 euro a 7,6 euro il prezzo obiettivo su Enel, confermando l’indicazione di accumulare le azioni in portafoglio.

 

È proseguito il rialzo di FOS, dopo aver debuttato all’AIM Italia con un balzo del 44,4% a 3,25 euro. Il titolo ha registrato un progresso dell’1,54% a 3,3 euro, arrivando a toccare un massimo a 3,723 euro a metà seduta. Borsa Italiana ha comunicato che dal 27 novembre 2019 e fino a successiva comunicazione sulle azioni ordinarie FOS non sarà consentita l'immissione di ordini senza limite di prezzo (ordini al meglio).

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