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Piazza Affari, il FTSEMib chiude sui massimi di giornata

Il mercato ha beneficiato del calo dello spread tra Btp e Bund tedeschi con scadenza decennale che è sceso sotto i 100 punti per la prima volta da maggio del 2010. Segno più i bancari

di Edoardo Fagnani 27 feb 2015 ore 17:49

Piazza Affari e le principali borse europee in territorio positivo nell’ultima seduta della settimana. Il mercato ha beneficiato del calo dello spread tra Btp e Bund tedeschi con scadenza decennale che è sceso sotto i 100 punti per la prima volta da maggio del 2010. Segno più i bancari, dove spicca il buon rialzo messo a segno dal Monte dei Paschi di Siena. Buone performance per EI Towers e Rai Way. Da segnalare anche il forte rialzo registrato da GTech.
Il FTSEMib ha guadagnato lo 0,78% a 22.338 punti, terminando la settimana con un rialzo del 2,27%. L’indice ha chiuso il mese di febbraio con un progresso totale dell’8,95%. Performance positiva anche per il FTSE Italia All Share che ha guadagnato lo 0,74% a 23.751 punti. Segno più per il FTSE Italia Mid Cap (+0,36%) e il FTSE Italia Star (+0,59%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 3,4 miliardi di euro, rispetto ai 3,6 miliardi di ieri. Su 332 titoli trattati, 203 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre i segni meno sono stati 113. Invariate le restanti 16 azioni.
L’euro ha oscillato intorno agli 1,12 dollari. L’oro è risalito a 1.220 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

mercato_positivo_2Segno più i bancari.
Buon rialzo per Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha registrato un progresso dell’1,65% a 0,616 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 19 febbraio UBS Group ha ridotto la partecipazione detenuta nel Monte dei Paschi di Siena, portandola dal 2,371% all’1,234%.
Discreta performance per Unicredit (+0,51% a 5,945 euro). Ieri l’istituto guidato da Federico Ghizzoni ha collocato un bond garantito decennale per un ammontare di un miliardo di euro. Il prestito obbligazionario ha ottenuto richieste per 2 miliardi di euro. Il rendimento del titolo è stato fissato a 18 punti base oltre il tasso midswap di pari durata.
La Popolare dell’Emilia Romagna è salita dello 0,96% a 7,37 euro. Gli analisti di Banca Akros hanno incrementato da 6,7 euro a 8 euro il prezzo obiettivo sulla banca. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di accumulare le azioni in portafoglio. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che AQR Capital Management ha limato la posizione corta sulla Popolare dell’Emilia Romagna, portandola dall’1,2% all’1,19%.
Mediobanca ha recuperato lo 0,12% a 8,235 euro. Secondo quanto scritto su MF il patto di sindacato che attualmente riunisce il 31,43% del capitale dell’istituto di Piazzetta Cuccia potrebbe essere sciolto entro la fine del 2015. Il quotidiano finanziario, infatti, ha ricordato che a settembre si apre la finestra per i soci intenzionati a disdire l’accordo. In quell’occasione alcuni azionisti minori potrebbero chiedere ufficialmente di uscire dal patto di sindacato. MF ha precisato che al momento non sono ancora arrivate comunicazioni ufficiali. Tuttavia, Unicredit, socio dell’istituto di Piazzetta Cuccia con una quota dell’8,63% del capitale, ha confermato il proprio impegno nella banca.

Seduta positiva per Saipem, che è salita dello 0,55% a 9,185 euro. Gli analisti di Barclays hanno tagliato da 12 euro a 11 euro il target price sulla società. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Equalweight” (neutrale).
ENI ha registrato un progresso dello 0,85% a 16,68 euro. Gli analisti di S&P Equity hanno incrementato il prezzo obiettivo sul Cane a sei zampe, portandolo da 12 euro a 14 euro. Gli esperti hanno anche migliorato il giudizio, ma continuano a consigliare di vendere le azioni.

Buone performance per EI Towers (+1,55% a 49,01 euro) e Rai Way (+3,46% a 4,07 euro). Secondo quanto scritto sul Corriere della Sera analisti e banchieri d’affari intravedono l’avvio di un grande ridisegno dell’infrastruttura fisica delle telecomunicazioni. E vedono possibile il coinvolgimento anche di Telecom Italia (invariata a 1,066 euro), che si accinge a quotare oltre 11 mila delle sue torri racchiuse nella controllata Inwit, valutate oltre 1 miliardo di euro. Lo scenario ipotizzato è un grande polo delle torri in cui confluiscano Rai Way, EI Towers e Inwit in una soluzione di sistema in cui non ci sia un unico soggetto con un peso predominante. Intanto, gli analisti di Exane hanno ritoccato al rialzo il target price su Rai Way ed EI Towers, portandolo rispettivamente a 4,2 euro e a 52,9 euro. Stessa indicazione da Citigroup, che ha aumentato il prezzo obiettivo sulle due aziende, fissandolo rispettivamente a 4,5 euro e a 55 euro. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto dei due titoli.
Sempre Exane ha ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo su Telecom Italia, portandolo da 1,24 euro a 1,3 euro, in seguito alla revisione delle stime per i prossimi trimestri e alla modifica dei parametri di valutazione dell’azienda. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).

Chiusura positiva per GTech (+4,05% a 18,51 euro). La Nevada Gaming Commission ha approvato la fusione tra l’azienda italiana e International Game Technology. La società che nascerà dall’integrazione i due gruppi si chiamerà IGT.

Prysmian ha recuperato lo 0,73% a 17,88 euro. Gli analisti di Jp Morgan hanno alzato da 16 euro a 18 euro il target price sulla società. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale” e le stime sulla redditività per l’esercizio in corso. Indicazione simile da Morgan Stanley e Barclays, che hanno aumentato a 21 euro e a 19,5 euro il prezzo obiettivo su Prysmian. Le due banche d’affari hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare).

Autogrill ha limitato il progresso dello 0,25% a 8,01 euro. UBS ha incrementato da 5,5 euro a 7,5 euro il prezzo obiettivo sulla società di ristorazione. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.

Moncler ha guadagnato il 3,14% a 13,47 euro. Gli analisti di UBS hanno alzato da 14 euro a 15 euro il prezzo obiettivo sulla società dei piumini. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.

Atlantia è salita dell’1,33% a 23,54 euro. Gli analisti di Banca Akros hanno migliorato da 22,5 euro a 24,5 euro il target price sulla concessionaria autostradale, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di accumulare le azioni in portafoglio.

Prese di beneficio su Sorin (-2,37% a 2,88 euro), dopo il balzo messo a segno ieri. Dopo l’annuncio della fusione con Cyberonics gli analisti di Banca Akros e Jefferies hanno alzato a 2,85 euro e a 3 euro il prezzo obiettivo sulla società biomedica, confermando l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio. Per lo stesso motivo Exane e Kepler Cheuvreux hanno aumentato il target price su Sorin, portandolo rispettivamente a 3,3 euro e a 3,4 euro. Exane ha ribadito il rating “Outperform” (farà meglio del mercato), mentre Kepler Cheuvreux ha confermato il giudizio “Buy” (acquistare). Mediobanca ha migliorato a 3,2 euro per azione la valutazione sulla società biomedica, ma ha confermato il rating “Neutrale”. Equita sim, invece, ha peggiorato a “Hold” (mantenere) il giudizio su Sorin, in seguito al balzo messo a segno ieri dal titolo. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 2,86 euro.

Spicca il balzo di Digital Bros (+7,23% a 4,182 euro). La società Digital Bros ha chiuso il primo semestre dell’esercizio 2014/2015 con utile netto di 3,92 milioni di euro, risultato che si confronta con gli 1,56 milioni contabilizzati nello stesso periodo dell’esercizio 2013/2014. Il management di Digital Bros prevede per l’esercizio in corso un significativo incremento dell’utile netto, mentre proseguirà il calo dell’indebitamento. Dopo la diffusione dei risultati semestrali gli analisti di Intermonte hanno alzato da 5,4 euro a 6 euro il target price su Digital Bros. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni.

Da segnalare anche il forte rialzo messo a segno da La Doria, che ha terminato la giornata con un progresso del 12,3% a 13,02 euro.

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