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Piazza Affari: in calo di quasi il 2% il FTSEMib. Malissimo Carige

Piazza Affari torna alle contrattazioni dopo la sosta natalizia con un FTSEMib in calo di quasi 2 punti. In ampio ribasso Banca Carige dopo la bocciatura dei soci all'aumento di capitale

di Mauro Introzzi 27 dic 2018 ore 17:48

crollo-borsaPiazza Affari torna alle contrattazioni dopo la sosta natalizia con un FTSEMib in calo di quasi 2 punti. Tra i bancari male Banca Carige dopo la bocciatura dell'aumento di capitale da 400 milioni di euro da parte dell'assemblea. Ma le vendite si sono estese a tutti i settori. Male anche le altre borse europee e in rosso i principali indici americani

Nel frattempo in mattinata il Tesoro ha collocato tutti gli 8,5 miliardi di euro di titoli di stato (6,5 miliardi di BOT semestrali e 2 miliardi di CTZ al 2020) che aveva in programma di piazzare. Domani in programma altri collocamenti.

 

Il FTSEMib ha così subito una flessione dell'1,81% a 18.064 punti (minimo di 17.914 punti e massimo di 18.358 punti). Il FTSE Italia All Share ha perso l'1,71%. Segno meno anche per il FTSE Italia Star (-1,12%), mentre il FTSE Italia Mid Cap ha registrato un minimo calo (-0,06%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,07 miliardi di euro, rispetto ai 3,33 miliardi della seduta di venerdì 21 dicembre; oggi sono passate di mano 1.095.175.615 azioni (1.922.217.147 nella seduta di venerd). Su 390 titoli trattati, 265 hanno registrato un ribasso, mentre le performance positive sono state 106; invariate le restanti 19 azioni.

 

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Tra i bancari spicca il calo di Banca Carige (-18,75%). Nell’assemblea straordinaria dello scorso 22 dicembre non è stato approvato l’aumento di capitale da 400 milioni di euro. Bocciate anche le proposte di raggruppamento delle azioni ordinarie e di risparmio e la conversione facoltativa delle azioni di risparmio in azioni ordinarie. Nella stessa giornata sono arrivate le dimissioni di Lucrezia Reichlin e Raffaele Mincione dal consiglio di amministrazione.

Secondo quanto scrive Il Sole24Ore sarebbe imminente, probabilmente tra oggi e domani, "il summit tra la Bce e il management di Carige per fare il punto della situazione". A Francoforte potrebbero essere convocati anche i vertici di della Malacalza Investimenti, l’azionista di riferimento dell’istituto che con la sua astensione ha di fatto non consentito alla proposta di aumento di capitale di passare.

Secondo MF un ruolo apicale sarà quello del presidente Pietro Modiano, che dovrà tentare una mediazione tra azionisti e vigilanza. Non è esclusa, tuttavia, l'ipotesi di un commissariamento dell’istituto.

Tra le altre banche IntesaSanpaolo ha perso lo 0,17%, Unicredit il 2,3% e BancoBPM il 2,45%.

 

In ribasso Saipem (-3,3%) in scia alle variazioni del prezzo del petrolio in questi giorni. Male anche Fiat Chrysler Automobiles (-3,86%), Ferrari (-2,97%) e Telecom Italia (-3,68%). Dalle comunicazioni di internal dealing emerge che lo scorso 21 dicembre il neo amministratore delegato della società, Luigi Gubitosi, ha acquistato in diverse operazioni 330mila azioni della società telefonica a un prezzo medio unitario di 0,5051 euro. Il controvalore totale dell'operazione è stato pari per il manager a poco meno di 167mila euro.

 

Al FTSEMib spiccano i progressi di Juventus (+1,14%) e Amplifon (+3,2%). I due titoli sono esordienti al paniere principale milanese al posto di Banca Mediolanum (-4,98%) e Mediaset (-1,1%). Queste ultime, insieme a Cairo Communication e Piovan, sono entrate al FTSE Mid Cap Index al posto di Amplifon, Juventus, El.En e Geox.

 

Balzo notevole del titolo Nice, che sale del 42,04% circa a 3,48 euro. A spingere l'azione del gruppo di Oderzo l'annuncio del suo delisting da parte di Nice Group, che nei giorni scorsi è salita oltre il 90% del capitale.

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