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Il FTSEMib chiude in positivo. Male MPS e Saipem

Ancora elevati i volumi sul titolo della banca: sono passate di mano circa 284 milioni di azioni. Gli analisti non hanno apprezzato le indicazioni della società di ingegneristica

di Edoardo Fagnani 26 ott 2016 ore 17:50

Piazza Affari e le principali borse europee hanno terminato la seduta odierna con variazioni frazionali. Oggi ha preso il via la tre giorni di aste di titoli di stato italiani: in mattinata il Tesoro ha collocato due Btp indicizzati all’inflazione. Anche oggi vendite sul Monte dei Paschi di Siena. Pessima giornata per Saipem, dopo la diffusione dei risultati trimestrali e delle indicazioni per il 2017. Giornata decisamente positiva, invece, per Fiat Chrysler Automobiles.
I principali indici di Borsa Italiana hanno registrato frazionali progressi. Il FTSEMib ha  guadagnato lo 0,29% a 17.281 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 17.129 punti e un massimo di 17.312 punti. Stessa variazione per il FTSE Italia All Share (+0,29%). In progresso anche il FTSE Italia Mid Cap (+0,33%) e il FTSE Italia Star (+0,66%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 1,86 miliardi di euro, rispetto ai 2,18 miliardi di ieri; oggi sono passate di mano 1.093.327.383 azioni (1.171.813.694 nella seduta di ieri). Su 343 titoli trattati, 168 hanno registrato un rialzo, mentre le performance negative sono state 143; invariate le restanti 32 azioni.
L’euro è tornato sopra i 1,09 dollari.

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mercato_25I bancari sono rimasti sotto i riflettori.
Il Monte dei Paschi di Siena ha terminato la giornata in territorio negativo, dopo il forte ribasso subito nella seduta di ieri. Il titolo della banca senese ha ceduto l’8,64% a 0,2695 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso  in avvio di giornata. Ancora elevati i volumi sul titolo: oggi sono passate di mano circa 284 milioni di azioni. Secondo La Repubblica il primo “azionista perno” dell’istituto si chiama Attestor Capital. Il fondo di investimento londinese, che ha investito la scorsa estate un miliardo nei bond subordinati della banca, avrebbe deciso di convertire queste obbligazioni in azioni a novembre. Il fondo intende di supportare nel lungo termine la banca, diventando da dicembre socio a due cifre percentuali. Intanto, non si sono fatte attendere le indicazioni delle banche d’affari sul Monte dei Paschi di Siena dopo la diffusione dei risultati del terzo trimestre e dei target del piano industriale. Equita sim ha incrementato il prezzo obiettivo sull’istituto, portandolo da 0,34 euro a 0,36 euro, in seguito al miglioramento delle stime sulla redditività per i prossimi esercizi; gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio. Al contrario, Kepler Cheuvreux ha peggiorato il giudizio sulla banca e ora consiglia di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio, in seguito al rally registrato dal titolo nelle scorse sedute. Inoltre, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 25 ottobre Oxford Asset Management ha ridotto la posizione corta sul Monte dei Paschi di Siena portandola dallo 0,5% allo 0,41%.
Al contrario, UBI Banca è salita dell’1,42% a 2,564 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 25 ottobre AQR Capital Management ha ritoccato al rialzo la posizione corta sull’istituto, portandola dal 3,49% al 3,5%.
Performance migliori per il Banco Popolare (+3,5% a 2,66 euro) e per la Popolare di Milano (+2,54% a 0,42 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 25 ottobre Syquant Capital ha incrementato lo “short” sulla Popolare di Milano, portandolo dall’1,44% all’1,54%.

In forte ribasso Saipem (-2,99% a 0,406 euro). Ieri la società di ingegneristica ha comunicato i risultati dei primi nove mesi del 2016, periodo chiuso con ricavi per 7,89 miliardi di euro, in flessione del 6,6% rispetto agli 8,45 milioni ottenuti negli stessi mesi dello scorso anno. Al contrario, il risultato operativo adjusted è tornato positivo per 479 milioni di euro, rispetto al rosso di 336 milioni dei primi nove mesi del 2015. Il periodo in esame è terminato con una perdita netta di 1,93 miliardi di euro, rispetto al rosso di 866 milioni dei primi nove mesi del 2015, in seguito a svalutazioni per circa 1,98 miliardi di euro. Il risultato netto adjusted è stato positivo per 200 milioni di euro. A fine settembre l’indebitamento netto si era ridotto da 5,39 miliardi a 1,67 miliardi di euro, in seguito al perfezionamento dell’operazione di aumento di capitale nel corso del primo trimestre del 2016, principalmente al flusso di cassa operativo generato nei primi nove mesi. Saipem ha confermato per il 2016 le previsioni già comunicato in occasione della semestrale, che vedevano ricavi a circa 10,5 miliardi di euro, un utile operativo adjusted di circa 600 milioni e un utile netto adjusted di circa 250 milioni di euro. Per l’esercizio successivo la società prevede ricavi a circa 10 miliardi di euro, un margine operativo lordo pari a circa un miliardo di euro e un utile netto superiore ai 200 milioni di euro (con circa 30 milioni di oneri di riorganizzazione); gli investimenti tecnici saranno pari a circa 400 milioni di euro mentre il debito netto si attesterà a meno di 1,4 miliardi di euro. Non si sono fatte attendere le indicazioni delle banche d’affari su Saipem dopo la diffusione dei risultati del terzo trimestre. Goldman Sachs ha tagliato da 0,6 euro a 0,54 euro il target price sulla società di ingegneristica, in seguito alla riduzione delle stime sulla redditività per il biennio 2016/2017; gli analisti hanno confermato l’azienda nella propria lista di titoli preferiti. Bocciatura completa da Banca Akros, che ha ridotto da 0,46 euro a 0,45 euro il prezzo obiettivo su Saipem, in seguito alla decisione del management di ridurre le stime sul 2017; gli esperti hanno anche peggiorato da “Accumulate” a “Neutrale” il giudizio.

Fiat Chrysler Automobiles ha guadagnato il 4,37% a 6,21 euro. Non si sono fatte attendere le indicazioni delle banche d’affari sul gruppo guidato da Sergio Marchionne dopo la diffusione dei risultati del terzo trimestre. Gli analisti di Exane hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo, portandolo da 4,5 euro a 4,7 euro; anche se hanno confermato il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato). Equita sim e Deutsche Bank si sono limitate a incrementare le stime sulla redditività per i prossimi esercizi, confermando il target price (fissato rispettivamente a 8,9 euro e a 7 euro) e il giudizio (fissato rispettivamente a “Buy” e a “Hold”). Al contrario, Commerzbank ha limato da 6 euro a 5,5 euro il target price su Fiat Chrysler Automobiles, segnalando una debole generazione di cassa nel terzo trimestre; gli esperti hanno confermato l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio.

YOOX Net a Porter Group ha ceduto il 2,27% a 27,07 euro. Jp Morgan ha tagliato le stime di crescita sui ricavi e sulla redditività per l’esercizio in corso, sulle attese per il terzo trimestre del 2016; tuttavia, gli esperti hanno confermato il target price di 28,5 euro a il giudizio “Overweight” (sovrappesare). Per lo stesso motivo Exane ha ridotto le stime sull’utile per azione per il biennio 2016/2017.

Da segnalare il forte rialzo messo a segno da Amplifon (+6,01% a 9,7 euro). La società ha chiuso i primi nove mesi del 2016 con ricavi pari a 803,9 milioni di euro, in salita del 10,8% a cambi costanti e del 9,6% a cambi correnti rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L’utile è balzato a 39,3 milioni di euro, il 55,3% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

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