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Venerdì nero per Piazza Affari: FTSEMib -4,6%

I mercati temono la nuova variante del Covid-19 proveniente dal Sudafrica. Forti vendite sui bancari e i petroliferi. DiaSorin tra i pochi in territorio positivo

di Edoardo Fagnani 26 nov 2021 ore 17:43

mercato-azionario-negativoAffondano tutte le borse internazionali: i maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno registrato ribassi nell'ordine del 4-5% nell’ultima seduta della settimana. I mercati temono la nuova variante del Covid-19 proveniente dal Sudafrica. "Le paure degli addetti ai lavori sono legate al fatto che la nuova variante possa alimentare una accelerazione dei contagi in molti paesi e mettere fortemente sotto pressione i sistemi sanitari, eludendo potenzialmente le difese dei vaccini e complicando gli sforzi per riaprire le economie e risolvere i problemi di colli di bottiglia nel sistema degli approvvigionamenti", ha commentato Filippo A. Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia.

Il FTSEMib ha chiuso in calo del 4,6% a 25.853 punti, il minimo di giornata (massimo di 26.443 punti); nell'intera settimana il principale indice di Borsa Italiana ha lasciato sul terreno il 5,43%. Il FTSE Italia All Share ha perso il 4,44%. Performance negative anche per il FTSE Italia Mid Cap (-3,16%) e per il FTSE Italia Star (-2,09%). Nella seduta del 26 novembre 2021 il controvalore degli scambi è salito a 4,45 miliardi di euro, rispetto ai 2,15 miliardi di giovedì; sono passate di mano 1.317.847.435 azioni (1.557.218.832 nella seduta di giovedì).

Alle 17.30 il bitcoin era sceso sotto i 54.500 dollari (circa 48.000 euro).

Lo spread Btp-Bund si è riportato a 130 punti.

L’euro ha superato gli 1,13 dollari.

 

Forti vendite sui bancari.

Spiccano i ribassi del BancoBPM (-5,81% a 2,43 euro), IntesaSanpaolo (-5,75% a 2,1565 euro) e UniCredit (-6,9% a 10,494 euro).

 

In forte calo i titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza a gennaio 2022) è scivolato a 69 dollari al barile.

ENI ha lasciato sul terreno il 6,23% a 11,53 euro.

Pesanti ribassi anche per Saipem (-4,99% a 1,779 euro) e per Tenaris (-7,08% a 8,842 euro).

 

Moncler (-6,39% a 62,72 euro) ha guidato il calo delle società del lusso.

 

In controtendenza, invece, DiaSorin (+5,55% a 187,3 euro), unico titolo positivo al FTSEMib.

 

Telecom Italia TIM è rimasta sotto i riflettori, dopo la forte volatilità registrata nelle ultime sedute. Le azioni ordinarie sono scese dello 0,72% a 0,4805 euro, mentre i titoli di risparmio hanno perso l'1,75% a 0,45 euro. Secondo quanto riportato dai principali quotidiano l’amministratore delegato del colosso telefonico, Luigi Gubitosi, potrebbe valutare di rimettere le deleghe per facilitare le trattative con il fondo statunitense KKR.

 

Al MidCap spicca lo scivolone di Autogrill (-8,36% a 5,7 euro).

 

Ariston Holding in altalena, nel giorno del debutto a Piazza Affari. Il titolo è rimasto invariato, dopo aver oscillato tra un minimo di 9,813 euro e un massimo di 10,268 euro. Le azioni erano state collocate a 10,25 euro, per una capitalizzazione iniziale di 3,37 miliardi di euro.

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