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Milano, il FTSEMib perde mezzo punto

Poco mosse le principali borse del Vecchio Continente orfane di Wall Street. A Milano, che ha perso mezzo punto percentuale, sotto i riflettori le banche

di Mauro Introzzi 26 nov 2020 ore 17:58

piazza-affari-rossoPoco mosse le principali borse del Vecchio Continente, orfane di Wall Street. A Milano, che ha perso mezzo punto percentuale, sotto i riflettori le banche. Meglio hanno fatto, ma di pochissimo, gli altri mercati europei.

Oggi, in occasione della festività del Giorno del Ringraziamento, la borsa americana è rimasta chiusa. Domani i mercati Usa saranno aperti sono mezza giornata.

In agenda c'era in programma in mattinata un'emissione di BOT con scadenza il 31 maggio 2021 (semestrali) per un ammontare previsto di 6 miliardi di euro. Il rendimento in asta dei titoli collocati ha registrato il suo minimo storico.

Il FTSEMib ha perso lo 0,46% a 22.201 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 22.201 punti e un massimo di 22.387 punti. Il FTSE Italia All Share ha registrato un calo dello 0,42% a 24.121 punti. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-0,31%) mentre il FTSE Italia Star è salito dello 0,14%. Nella seduta del 26 novembre il controvalore degli scambi è sceso a 1,95 miliardi, rispetto a a 3,31 miliardi di euro di mercoledì; sono passate di mano 950.218.702 azioni (1.126.218.537 nella seduta del giorno precedente). Su 426 titoli trattati, 195 hanno registrato una performance positiva, mentre i segni meno sono stati 205; invariate le restanti 26 azioni.

L’euro ha oscillato intorno agli 1,19 dollari, mentre il bitcoin è sceso sotto i 16.800 dollari (circa 14.000 euro).

Lo spread Btp-Bund si è confermato a quota 115 punti.

 

Tra i bancari occhi puntati sul Monte dei Paschi di Siena (-3,33%). Ieri AMCO ha comunicato la stipula dell’atto di scissione parziale non proporzionale con opzione asimmetrica di MPS a suo favore, approvata dalle rispettive assemblee in precedenza, nell'ambito del trasferimento di NPE da un soggetto all'altro. Oggi l'istituto senese riuniva il suo consiglio di amministrazione con in programma la discussione del capital plan.

Focus anche sul Creval (+1,3%). Il board ha esaminato l'offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni di Creval, definita "inattesa e non concordata", promossa da Crédit Agricole Italia.

Tra le big del listino Unicredit ha perso il 2,46% e IntesaSanpaolo lo 0,67%. Da segnalare anche i ribassi di BancoBPM (-1,62%) e BPER Banca (-2,59%).

 

Al FTSEMib buona intonazione per STM (+1,75%). Il gruppo italofrancese dei chip sale grazie ai rumors - non confermati - che lo vogliono vicino a un accordo con la Space X dell'imprenditore americano Elon Musk per il progetto Starlink.

 

Rialzo più marcato per Telecom Italia (+3,92%) e A2A (+4,18%). La multiutility ha annunciato un memorandum of understanding per la cooperazione relativa allo sviluppo dell'utilizzo dell'idrogeno verde con Ardian, società privata di investimenti leader grazie alla sua piattaforma EMS-Energy Management Services per le fonti energetiche rinnovabili e innovative. Con questo accordo, entrambe le parti condivideranno l'obiettivo comune di selezionare i siti più adatti dove sia più conveniente un'integrazione tra impianti di produzione di energia elttrica da fonti rinnovabili esistenti o pianificate e unità di produzione di idrogeno.

 

Fuori dal FTSEMib in rialzo lieve Maire Tecnimont (+0,19%). La società quotata al MidCap e attiva nel settore della trasformazione delle risorse naturali, ha annunciato di essersi aggiudicata, tramite le sue controllate, nuovi ordini per un valore complessivo di circa 100 milioni di euro per licensing e servizi di engineeing procurement.

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