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Le banche, grazie allo spread, lanciano Piazza Affari

Chiusura molto positiva per Piazza Affari, la miglior borsa del Vecchio Continente. Bene i bancari, sulla contrazione dello spread: nel comparto rialzi anche superiori al 5%. Ok Saipem

di Mauro Introzzi 26 nov 2018 ore 17:40

mercato-saleChiusura decisamente positiva per Piazza Affari. Il mercato italiano è stato di gran lunga il migliore tra quelli del Vecchio Continente. Bene i bancari sulla contrazione dello spread, sotto i 300 punti dopo settimane di tensione. Ok anche i petroliferi.

Intanto secondo quanto indicato dall'IFO Institut für Wirtschaftsforschung nel mese di novembre 2018 l'indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 102 punti, dai 102,8 punti di ottobre. La lettura è inferiore alle attese degli analisti, pari a 102,3 punti.

Nel pomeriggio il presidente della Bce Mario Draghi è intervenuto al Parlamento Europeo. Il governatore ha confermato che, come da programma, la Banca Centrale Europea concluderà il suo acquisto di titoli a dicembre del 2018. Le valutazioni del Consiglio Direttivo sulle prospettive di inflazione a medio termine sono confermate, anche alla luce dei recenti sviluppi. La domanda interna, e l'andamento dei salari, sostengono le convinzioni di Francoforte.

 

Alla campana di fine contrattazioni il FTSEMib ha messo a segno un rialzo del 2,77% a 19.233 punti (minimo di 19.037 punti, massimo di 19.320 punti). Il FTSE Italia All Share ha guadagnato il 2,75%. Progressi vicini ai 2 punti percentuali per il FTSE Italia Mid Cap (+1,94%) e il FTSE Italia Star (+1,59%).

L’euro è rimasto sotto gli 1,135 dollari; alle 17.30 il bitcoin viaggiava intorno ai 3.650 dollari (circa 3.200 euro).

 

CONSULTA le quotazioni dei titoli del SOLMib40

 

A Milano sono stati i bancari a condurre le danze, grazie alla contrazione dello spread tra il BTP decennale e il Bund. Dai 308 punti della chiusura di venerdì, il differenziale è tornato sotto quota 300 punti (a 290 punti), ai minimi da più di un mese a questa parte. Il rendimento del titolo di stato con scadenza a 10 anni è pari al 3,3% circa, dal 3,42% della chiusura di venerdì. A contribuire alla contrazione dello spread le dichiarazioni di alcuni esponenti del Governo, più possibilisti su un'intesa con la Commissione Europea.

Così, tra le banche, bene BancoBPM, in salita del 5,39% mentre BPER Banca è avanzata del 5,36%. In evidenza anche IntesaSanpaolo (+4,52%), Unicredit (+5,54%) e UBI Banca (+6,41%).

 

In recupero anche i petroliferi. Saipem è salita del 10,01% (dopo essere stata anche sospesa per eccesso di rialzo) mentre Eni è avanzata dell'1,68%.

 

Gli analisti di Morgan Stanley hanno deciso di abbassare il loro giudizio su Telecom Italia (+4,61%). Il nuovo rating sulla compagnia telefonica, "equalweight" (neutrale), rivede al ribasso il precedente "overweight" (sovrappesare).

 

Tra i titoli a capitalizzazione inferiore spicca il progresso di RCSMediagroup, in progresso del 9,94%. Il gruppo di Urbano Cairo continua a recuperare terreno.

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