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Pronto rimbalzo per Piazza Affari!

Intonazione generalmente positiva per i bancari. Spicca il balzo di CNH Industrial, in scia alla trimestrale di Deere. Buona giornata anche per Telecom Italia

di Edoardo Fagnani 25 nov 2015 ore 17:50

Piazza Affari e le principali borse europee in rialzo di circa due punti percentuali nella seduta odierna. Oggi ha preso il via la tre giorni di aste di titoli di stato italiani; in mattinata il Tesoro ha collocato un CTZ: il rendimento del titolo è stato negativo e pari al -0,095%. Intonazione generalmente positiva per i bancari. Spicca il balzo di CNH Industrial, in scia alla trimestrale di Deere. Buona giornata anche per Telecom Italia.
Il FTSEMib ha guadagnato l’1,87% a 22.359 punti e ha recuperato tutto il terreno perso nella seduta di ieri. Molto bene anche il FTSE Italia All Share che ha registrato un progresso dell’1,76% a 24.078 punti. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+1,05%) e il FTSE Italia Star (+0,76%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è salito a 2,61 miliardi di euro, rispetto ai 2,55 miliardi di ieri. Su 334 titoli trattati, 235 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 86. Invariate le rimanenti 13 azioni.  
L’euro è sceso a 1,06 dollari. L’oro si è riportato a 1.070 dollari.

CONSULTA le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

mercato_saleIntonazione generalmente positiva per i bancari.
Il Banco Popolare ha registrato un progresso dello 0,96% a 13,63 euro. Il numero uno dell’istituto, Pier Francesco Saviotti, ha dichiarato di non essere interessato a rilevare il controllo di una delle banche oggetto del piano di salvataggio varato dal governo.
La Popolare di Milano ha guadagnato il 3,3% a 0,909 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa l’istituto avrebbe lanciato un covered bond decennale. Il rendimento sarebbe pari al tasso mid swap di durata equivalente, maggiorato di 78 punti base.
Molto bene anche la Popolare dell’Emilia Romagna (+1,68% a 7,26 euro). Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 19 novembre Norges Bank ha ridotto la partecipazione detenuta nell’istituto, portandola dal 2,04% all’1,845%.
In rialzo di oltre un punto percentuale il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano è salito dell’1,32% a 1,463 euro.
Performance migliori per Unicredit (+2,22% a 5,53 euro) e IntesaSanpaolo (+2,32% a 3,18 euro).
Molto bene le compagnie attive nel risparmio gestito; Anima Holding e Azimut Holding hanno guadagnato rispettivamente il 4,5% a 8,7 euro e il 3,92% a 23,59 euro.

CNH Industrial ha registrato un balzo del 5,41% a 6,53 euro, dopo una sospensione per eccesso di rialzo. La società ha beneficiato dei buoni risultati trimestrali comunicati dal concorrente statunitense Deere.

Telecom Italia ha terminato la giornata con un rialzo dell’1 73% a 1,173 euro. L'amministratore delegato della compagnia telefonica, Marco Patuano, ha dichiarato che alcune banche d’affari starebbero proponendo all’azienda l’emissione di bond convertibili. I titoli potrebbero avere un tasso di interesse inferiore al 2% e un prezzo di conversione superiore ai 2 euro. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 19 novembre Norges Bank ha ridotto la partecipazione detenuta in Telecom Italia, portandola dal 2,014% all’1,858%. La stessa Commissione ha comunicato che il 17 novembre Jp Morgan Chase ha diminuito dal 5,133% al 4,978% la quota detenuta nella compagnia telefonica.

Enel è salita dell’1,93% a 4,128 euro
. Gli analisti di Banca IMI hanno tagliato da 4,6 euro a 4,5 euro il target price sul colosso elettrico, in seguito alla revisione delle stime finanziarie per il biennio 2015/2016; gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 18 novembre People's Bank of China ha limato la partecipazione detenuta in Enel, portandola dal 2,004% all’1,996%.

Generali ha recuperato l’1,43% a 17,7 euro. Gli analisti di Exane hanno peggiorato il giudizio sulla compagnia triestina, portandolo da “Neutrale” ad “Underperform” (farà peggio del mercato). Gli analisti hanno anche sforbiciato da 18 euro a 17,5 euro il target price, in seguito alla riduzione della stima sull’utile per azione per l’esercizio in corso.

Astaldi ha messo a segno un rialzo del 7,31% a 5,43 euro. Gli analisti di Banca IMI hanno ridotto il prezzo obiettivo sulla società, portandolo da 10,8 euro a 8,85 euro, in seguito alla riduzione delle stime sulla redditività per il biennio 2015/2016. Tuttavia, gli esperti hanno migliorato da “Add” (aggiungere) a “Buy” (acquistare) il giudizio, dopo il recente scivolone subito dal titolo.

 

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