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FTSEMib chiude in rosso nel giorno della BCE

L'istituto centrale non ha modificato i tassi di interesse. STM ha limitato il calo. In rosso anche Snam e bancari. Spunti importanti tra le società del MidCap.

di Edoardo Fagnani 25 gen 2024 ore 17:40

piazza-affari-rosso_1I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato la giornata con variazioni frazionali, dopo le decisioni di politica monetaria della BCE. L’istituto centrale ha deciso di non modificare i tassi di interesse, confermando il saggio di riferimento al 4,5%.

Il FTSEMib ha perso lo 0,6% a 30.158 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 29.988 punti e un massimo di 30.243 punti. Il FTSE Italia All Share ha chiuso in calo dello 0,48%. Segno più, invece, per il FTSE Italia Mid Cap (+0,81%) e per il FTSE Italia Star (+0,57%). Nella seduta del 25 gennaio 2024 il controvalore degli scambi è salito a 2,45 miliardi di euro, rispetto ai 2,35 miliardi di mercoledì.

Il bitcoin ha oscillato intorno ai 40.000 dollari (poco meno di 37.000 euro).

Lo spread Btp-Bund si è ristretto sotto i 155 punti, con il rendimento del Btp decennale che è sceso sotto il 3,85%.

L’euro è sceso sotto gli 1,085 dollari, dopo le decisioni della BCE.

 

STM ha limitato la flessione allo 0,48% a 42,41 euro. Il gruppo italofrancese ha comunicato i risultati finanziari del 4° trimestre del 2023, periodo chiuso con una flessione dei ricavi e della marginalità, risultati leggermente inferiori alle stime del management. I vertici di STM hanno fornito anche alcune stime finanziarie per il trimestre in corso e per l’intero 2024.

 

Sotto i riflettori i titoli del settore bancario, dopo i rialzi messi a segno nella seduta precedente.

Chiusura negativa per UniCredit (-1,76% a 26,52 euro). Gli analisti di Deutsche Bank hanno peggiorato il giudizio sull'istituto guidata da Andra Orcel, portando da "Buy" (acquistare) a "Hold" (mantenere); gli esperti hanno confermato il target price di 27,9 euro.

Male anche il BancoBPM (-2%) e BPER Banca (-2,48%).

 

In decisa flessione Snam (-2,83% a 4,496 euro). La società ha presentato il piano industriale 2023/2027. In particolare, nel periodo in esame il management prevede investimenti per 11,5 miliardi di euro, in aumento del 15% rispetto ai 10 miliardi del piano 2022/2026. Rivista la politica dei dividendi, che ora prevede una crescita minima aumentata al 3%. rispetto al 2,5% del precedente piano.

Al contrario, Hera ha guadagnato il 4,66% a 3,1 euro.

 

Spunti importanti tra le società del MidCap.

Spicca il forte rialzo di Tod’s (+7,72% a 33,22 euro). La società ha comunicato i dati preliminari relativi all’esercizio 2023, chiuso con ricavi per 1,13 miliardi di euro, in aumento dell'11,9% rispetto agli 1,01 miliardi ottenuti nel 2022; a cambi costanti il fatturato sarebbe salito del 14%.

Molto bene anche Brembo (+3,39% a 11,3 euro). Gli analisti di Berenberg hanno iniziato la copertura sulla società con un prezzo obiettivo di 14 euro e l’indicazione di acquisto delle azioni.

In decisa flessione, invece, Juventus FC (-6,47%).

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