Piazza Affari ancora in rosso: FTSEMib sotto i 22mila punti
I maggiori indici di Borsa Italiana e le piazze finanziarie europee hanno perso oltre un punto e mezzo percentuale. Stellantis tra i peggiori. Ancora vendite sui bancari
di Edoardo Fagnani 25 gen 2021 ore 17:45I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato la prima seduta della settimana con ribassi superiori al punto e mezzo percentuale. Venerdì l’agenzia Moody’s aveva segnalato che un’eventuale crisi di governo in Italia potrebbe penalizzare la crescita economica del paese e, di conseguenza, anche il rating della Repubblica Italiana, ora fissato a “Baa3” (un livello sopra il non investment grade). Secondo Pierre Veyret – analista tecnico di ActivTrades - la maggior parte degli investitori spera in ulteriori aiuti monetari e fiscali ma teme un peggioramento della pandemia. "La mancanza di visibilità sulle prospettive a breve e medio termine offusca la visibilità nel mercato finanziario", ha sottolineato l'esperto.
Il FTSEMib ha lasciato sul terreno l'1,6% a 21.736 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 21.667 punti e un massimo di 22.250 punti. Il FTSE Italia All Share ha perso l'1,53%. In rosso anche il FTSE Italia Mid Cap (-1,43%) e il FTSE Italia Star (-1,25%). Nella seduta del 25 gennaio 2021 il controvalore degli scambi è sceso a 2,25 miliardi di euro, rispetto ai 2,34 miliardi di venerdì; sono passate di mano 682.243.172 azioni (626.677.595 nella seduta di venerdì). Su 437 titoli trattati, 312 hanno registrato una performance negativa, mentre i rialzi sono stati 99; invariate le restanti 26 azioni.
L’euro è sceso sotto gli 1,215 dollari. Alle 17.35 il bitcoin si attestava a 34.000 dollari (circa 28.000 euro).
Lo spread Btp-Bund ha oscillato tra i 120 e i 125 punti.
Stellantis (-4,65% a 12,624 euro) ha registrato una delle peggiori performance di giornata al FTSEMib. La società automobilistica ha comunicato di aver convocato l’assemblea degli azionisti per approvare la distribuzione di azioni e liquidità Faurecia.
CNH Industrial ha lasciato sul terreno il 4,87% a 10,655 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso.
Ancora vendite sui bancari, dopo la correzione subita nella seduta di venerdì 22 gennaio.
In forte ribasso UniCredit (-4,25% a 7,42 euro). L’istituto ha fornito il consueto aggiornamento sulle stime di consensus degli analisti per il quarto trimestre 2020. Secondo il consensus delle banche d’affari UniCredit dovrebbe aver chiuso il quarto trimestre del 2020 con una perdita netta di 717 milioni di euro (valore mediano); la stima si confronta con l’utile rettificato di 1,42 miliardi contabilizzato nello stesso periodo dell’esercizio precedente. Il margine di intermediazione è previsto a 4,29 miliardi di euro (valore mediano), in calo rispetto ai 4,85 miliardi del quarto trimestre del 2019; il risultato di gestione netto è stimato a -523 milioni di euro, dopo svalutazioni su crediti per 2,27 miliardi di euro.
In difficoltà anche IntesaSanpaolo (-3,24% a 1,8232 euro).
STM ha chiuso in territorio positivo (+0,15% a 32,65 euro), che sfrutta il momento favorevole del settore tecnologico. Il 28 gennaio il gruppo italofrancese comunicherà i risultati finanziari dell’esercizio 2020.
Performanance migliore per DiaSorin (+2,69% a 179,7 euro).
Al segmento STAR focus su Openjobmetis (+2,18% a 7,5 euro). La società ha comunicato di aver sottoscritto un accordo per l'acquisizione del 100% del capitale di Quanta, e del 100% del capitale di Quanta Ressources Humaines, oltre che delle rispettive controllate italiane ed estere. Il corrispettivo concordato è costituito da una parte in denaro, per 20 milioni di euro, oltre all'assegnazione in favore del venditore di 685.600 azioni proprie, già detenute da Openjobmetis, pari al 5% del relativo capitale.