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Altro scivolone per il FTSEMib (-1,4%)

Forte volatilità sui titoli del settore bancario dopo il lunedì nero del comparto. In difficoltà BancoBPM, mentre la Juventus ha chiuso in positivo. Male DiaSorin

di Edoardo Fagnani 25 feb 2020 ore 17:47

I maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno terminato in territorio negativo la seduta del 25 febbraio, dopo i pesanti ribassi subiti nella giornata precedente. Secondo il team di gestione di La Financière de l’Echiquier lo storno di mercato sta avvenendo sullo sfondo di un rally molto sostenuto negli ultimi mesi, con mercati particolarmente vulnerabili. Gli esperti, quindi, ritengono che una correzione dei mercati fosse del tutto logica. "A nostro avviso, potrebbe protrarsi un altro po’. Tutto dipenderà da due fattori: la diffusione del virus e provvedimenti relativi, da un lato, e la reazione delle istituzioni dall'altro", hanno precisato i gestori. Secondo La Financière de l’Echiquier i settori del lusso, dei trasporti e del turismo sono i più colpiti. oltre ai settori ciclici, ovvero quelli che importano molti prodotti cinesi (in particolare l'elettronica). Secondo Massimiliano Maxia – Senior Fixed Income Product Specialist di Allianz Global Investors – la reazione dei mercati azionari europei (e di quello italiano in particolare) non può ritenersi una sorpresa, aggiungendo che la volatilità è destinata a rimanere alta nelle prossime sedute. Intanto, oggi ha preso il via la tre giorni di aste di titoli di stato italiani: in mattinata il Tesoro ha collocato un CTZ e due Btp indicizzati all’inflazione.

piazza-affari-coronavirusIl FTSEMib ha lasciato sul terreno l’1,44%% a 23.090 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 23.046 punti e un massimo di 23.630 punti; per il principale indice di Borsa Italiana si tratta del quarto forte ribasso consecutivo. Il FTSE Italia All Share ha ceduto l’1,14%. Ribassi più limitati per il FTSE Italia Mid Cap (-0,78%) e per il FTSE Italia Star (-0,46%). Nella seduta del 25 febbraio il controvalore degli scambi è sceso a 3,88 miliardi di euro, rispetto ai 5,64 miliardi di lunedì; sono passate di mano 948.205.798 azioni (1.460.193.359 nella seduta di lunedì). Su 431 titoli trattati, 272 hanno registrato una performance negativa, mentre i rialzi sono stati 158; solamente un’azione è rimasta invariata.

L’euro è balzato oltre gli 1,085 dollari, mentre il bitcoin è sceso sotto 9.500 dollari (poco più di 8.500 euro).

Lo spread Btp-Bund ha toccato i 150 punti.

 

Forte volatilità per i titoli del settore bancario dopo il lunedì nero del comparto.

UBI Banca ha subito una flessione dello 0,94% a 3,901 euro. I principali quotidiani hanno riportato che il “Patto dei Mille” ha bocciato l’offerta pubblica di scambio promossa da IntesaSanpaolo (-1,96% a 2,33 euro) sull’istituto. Secondo quanto riportato dall’agenzia ANSA, il patto di consultazione, che raggruppa l’1,6% del capitale di UBI Banca in rappresentanza dei soci dell’area bergamasca, ritiene che il valore dell’offerta debba essere più elevato. Intanto, l’agenzia Fitch ha posto in revisione per possibile miglioramento tutti i principali rating a lungo termine sulla solidità patrimoniale di UBI Banca, in conseguenza all'offerta pubblica di scambio promossa da IntesaSanpaolo. La stessa Fitch ha confermato i rating sull’istituto guidato da Carlo Messina.

Performance peggiore per il BancoBPM (-4,05% a 2,132 euro), che ha registrato il ribasso più consistente al FTSEMib.

UniCredit (-1,8% a 12,412 euro) si è allineata al trend negativo del comparto. 

 

Sulle montagne russe le azioni della Juventus FC (+0,65% a 1,0125 euro). Dopo la diffusione dei risultati del primo semestre dell’esercizio 2019/2020 gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno tagliato da 1,3 euro a 1,1 euro il target price sul titolo del club bianconero, evidenziando costi superiori alle attese. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.

 

In difficoltà DiaSorin. Il titolo della società diagnostica ha subito uno scivolone del 3,89% a 106,3 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso in mattinata.

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