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Il FTSEMib scivola sotto i 22mila punti: male le banche

Borsa Italiana è stata la peggiore in Europa. Spicca il forte rialzo di Rai Way, dopo l’annuncio dell’intenzione di EI Towers di lanciare un’OPA sulla società

di Edoardo Fagnani 25 feb 2015 ore 17:45

Piazza Affari ha terminato la giornata in ribasso, nonostante i vertici di BlackRock Italia, abbiano segnalato che quello italiano è un paese attraente, dal punto di vista ciclico, per gli investimenti azionari. Focus ancora sulle aste di titoli di stato italiani. In mattinata il Tesoro ha collocato un BOT semestrale, per un ammontare di 7 miliardi di euro: il rendimento del titolo è sceso sotto lo 0,1%. Intanto, i vertici di BlackRock Italia, hanno segnalato che quello italiano è un paese attraente, dal punto di vista ciclico, per gli investimenti azionari. Spicca il forte rialzo messo a segno da Rai Way, dopo l’annuncio dell’intenzione di EI Towers di lanciare un’OPA sulla società. Monte dei Paschi di Siena guida il calo dei bancari. Chiusura decisamente positiva, invece, per Telecom Italia.
Il FTSEMib ha perso lo 0,96% a 21.937 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha registrato una flessione dello 0,87% a 23.315 punti. Andamento opposto per il FTSE Italia Mid Cap (-0,29%) e il FTSE Italia Star (+0,1%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 2,87 miliardi di euro, rispetto ai 3,31 miliardi di ieri. Su 333 titoli trattati, 198 hanno terminato la seduta con un ribasso, mentre le performance positive sono state 121. Invariate le rimanenti 14 azioni.
L’euro è tornato sopra gli 1,135 dollari, L’oro si è attestato a 1.205 dollari.

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mercato-scende2EI Towers ha registrato un balzo del 5,26% a 48 euro. Il consiglio di amministrazione della società ha deliberato di promuovere un’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria avente ad oggetto 272.000.000 azioni Rai Way (+9,46% a 4,05 euro). Per ciascuna azione portata in adesione EI Towers riconoscerà agli azionisti un corrispettivo rappresentato da una componente in contanti, pari a 3,13 euro e una componente azionaria, costituita da 0,03 azioni ordinarie EI Towers di nuova emissione. Sulla base del prezzo di riferimento delle azioni ordinarie EI Towers del 23 febbraio 2015 (pari a 45,83 euro), il corrispettivo esprime una valorizzazione pari a circa 4,5 euro per ciascuna azione di Rai Way.
Chiusura decisamente positiva anche per Mediaset (+1,35% a 4,054 euro), azionista di riferimento di EI Towers.

In rosso i bancari.
Chiusura negativa per Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha terminato la giornata con un ribasso del 2,7% a 0,5935 euro.
Il Banco Popolare ha subito una flessione del 2,23% a 13,57 euro. Ieri l’istituto ha collocato presso gli investitori istituzionali un covered bond a 7 anni nell’ambito del proprio programma di Obbligazione Bancarie Garantite per un ammontare di un miliardo di euro. Il titolo ha ottenuto richieste per 2,5 volte l’ammontare finale dell’emissione. L'operazione è stata prezzata al tasso mid swap, maggiorato 28 punti base.
La Popolare di Milano ha ceduto il 2,1% a 0,817 euro. Il consiglio di gestione della banca ha approvato il progetto di bilancio dell'esercizio 2014. L'istituto ha terminato lo scorso anno con un utile netto pari a 232,3 milioni di euro, in decisa crescita rispetto ai 29,6 milioni di euro dell'esercizio precedente. Su basi omogene l’utile netto normalizzato sarebbe pari a 141,7 milioni contro i 78,5 milioni del 2013.
Segno meno per IntesaSanpaolo (-1,51% a 2,878 euro). Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa l’istituto guidato da Carlo Messina avrebbe collocato un bond senior della durata di 7 anni per un ammontare di 1,5 miliardi di euro. Il titolo avrebbe ottenuto richieste per circa 4 miliardi. Il rendimento è indicato pari al tasso mid-swap di durata equivalente, maggiorato di 75 punti base. Intanto, Citigroup ha inserito IntesaSanpaolo nella propria lista di titoli preferiti europei. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 2,9 euro.

Seduta negativa per Saipem, che è scesa dell’1,99% a 9,125 euro. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Discovery Capital Management ha aumentato lo “short” su Saipem, portandolo dal 2,09% al 2,15%.
Saras invariata a 1,22 euro. Non si sono fatte attendere le indicazioni della banche d’affari sulla società di raffinazione. Kepler Cheuvreux ha alzato da 1,5 euro a 1,6 euro il target price su Saras, in seguito al miglioramento delle stime sulla redditività per il biennio 2015/2016. La banca d’affari ha ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

Telecom Italia è salita dell’1,57% a 1,036 euro. L’agenzia Fitch ha anticipato che potrebbe migliorare le prospettive sul rating della compagnia telefonica per i prossimi trimestri, nel caso in cui i principali indicazioni finanziari (indebitamento e generazione di cassa) continuassero a migliorare, allineandosi ai target fissati nel piano industriale. Attualmente l’outlook di Fitch sul rating di Telecom Italia è “Negativo”.

Finmeccanica ha ceduto lo 0,18% a 10,85 euro. Non si sono fatte attendere le indicazioni della banche d’affari sulla società aeronautica dopo l’annuncio dell’accordo con Hitachi per le partecipazioni detenute in AnsaldoBreda e Ansaldo-STS (+0,05% a 9,375 euro). Exane ha incrementato da 8,3 euro a 9,2 euro il prezzo obiettivo su Finmeccanica, anche se ha confermato il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato). Indicazione simile da NatIxis e da Equita sim, che hanno aumentato a 10 euro e a 12,6 euro il prezzo obiettivo. NatIxis ha ribadito il giudizio “Neutrale”. Sulla stessa lunghezza d’onda Kepler Cheuvreux, che ha alzato da 11,5 euro a 12,5 euro il target price su Finmeccanica e ha ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. La stessa banca d’affari ha peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere) il giudizio su Ansaldo-STS, limando a 9,65 euro il prezzo obiettivo, in seguito alla prossima OPA di Hitachi. Per lo stesso motivo Equita sim ha aumentato da 9 euro a 9,65 euro il prezzo obiettivo su Ansaldo-STS, ma ha peggiorato da “Buy” a “Reduce” (ridurre) il giudizio.

Exor ha registrato un rialzo dello 0,53% a 39,71 euro. Secondo quanto scritto sul Wall Street Journal la holding starebbe valutando la cessione della partecipazione detenuta in Cushman&Wakefield, gruppo internazionale attivo nel settore immobiliare. Il controvalore dell’operazione potrebbe essere pari a 2 miliardi di euro. Exor ha precisato che l’analisi delle possibili alternative riguardanti le società del suo portafoglio fa parte integrante della propria normale attività di società d’investimento. Al momento non ci sono transazioni da comunicare né vi è alcuna garanzia che l’analisi in corso si concluda con una transazione riguardante Cushman & Wakefield.
CNH Industrial ha lasciato sul terreno l’1,6% a 7,39 euro. Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che il 23 febbraio Sergio Marchionne ha venduto 600.000 azioni della società a un prezzo unitario di 7,5863 euro. Il manager ha incassato oltre 4,55 milioni di euro. La cessione è avventa nell’ambito dell’esercizio delle stock option assegnate al manager.

Luxottica ha messo a segno un progresso dello 0,74% a 54,5 euro. Gli analisti di Jp Morgan hanno alzato da 45 euro a 48 euro il target price sulla società, in seguito al miglioramento delle stime per l’esercizio in corso e all’ipotesi di un dividendo elevato.

World Duty Free è scesa dello 0,1% a 10,43 euro. Kepler Cheuvreux ha alzato da 7 euro a 10 euro il target price sulla società, sull’ipotesi che l’azienda possa diventare un target in un eventuale processo di integrazione all’interno del settore. Gli esperti hanno anche migliorato da “Reduce” (ridurre) a “Hold” (mantenere) il rating.

Prysmian ha ceduto l’1,73% a 17,59 euro. La società ha terminato il 2014 con un utile netto di 115 milioni, rispetto a 153 milioni di euro dell’anno precedente. I conti sono stati però fortemente influenzati dagli effetti del progetto Western Link e da svalutazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali per 44 milioni di euro. Il consiglio di amministrazione proporrà alla prossima assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di 0,42 euro per azione.

Kinexia è balzata del 25,4% a 1,5 euro, dopo alcune sospensioni per eccesso di rialzo. Il presidente dell’azienda, Pietro Colucci, ha anticipato che l'azienda chiuderà il 2015 con ricavi per 200 milioni di euro, target fissato in precedenza per il 2016. Il manager ha aggiunto che il nuovo piano industriale sarà presentato entro la fine di aprile.

 

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