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Piazza Affari sale: Monte Paschi superstar

Si è fermata, invece, la corsa di Pirelli, dopo i rialzi registrati nelle ultime tre sedute. Molto bene Mediaset, prima della diffusione dei dati di bilancio

di Edoardo Fagnani 24 mar 2015 ore 17:43

Piazza Affari e le principali borse europee hanno terminato in territorio positivo la seduta odierna, dopo i buoni dati sull’economia europea nel mese di marzo. Tra i bancari, andamento decisamente positivo per il Monte dei Paschi di Siena. Si è fermata la corsa di Pirelli, dopo i rialzi registrati nelle ultime tre sedute. Molto bene Mediaset, prima della diffusione dei dati di bilancio.
Il FTSEMib ha messo a segno un progresso dell’1,2% a 23.333 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha guadagnato l’1,18% a 24.882 punti. In rialzo di un punto percentuale il FTSE Italia Mid Cap (+1%) e il FTSE Italia Star (+1,04%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è cresciuto a 3,75 miliardi di euro, rispetto ai 3,35 miliardi di ieri. Su 335 titoli trattati, 231 hanno terminato la giornata con un rialzo, mentre le performance negative sono state 94. Invariate le rimanenti dieci azioni. 
L’euro è sceso a 1,09 dollari. L’oro si è confermato a 1.190 dollari.

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mercato_positivo2In generale rialzo i bancari.
Andamento decisamente positivo per il Monte dei Paschi di Siena. L’istituto toscano ha registrato un progresso del 5,52% a 0,621 euro. La Repubblica ha intervistato Alessandro Falciai, imprenditore e azionista con una quota dell'1,7% della banca senese. Sul futuro dell'istituto il socio ha le idee chiare e ritiene che la banca dovrà gestire al meglio, in termini strategici e tattici, la fase di M&A che seguirà l’aumento di capitale da 3 miliardi di euro. L’azionista ritiene molto probabile che si apra una fase di fusioni, anche grazie alla positiva riforma del governo sulle banche popolari. Tra le opzioni per il Monte dei Paschi di Siena ci sarebbero sia candidati stranieri che possano farne la loro provincia italiana sia operatori domestici in grado di spuntare più sinergie.
Bene anche Unicredit (+1,44% a 6,36 euro). Gli analisti di Banca Akros hanno alzato da 6,3 euro a 6,6 euro il prezzo obiettivo sull’istituto guidato da Federico Ghizzoni, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione della banca. Tuttavia, gli esperti hanno peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere) il giudizio.
Performance migliore per IntesaSanpaolo (+3,43% a 3,2 euro).
In controtendenza, invece, il Banco Popolare, che ha ceduto lo 0,28% a 14,49 euro. Gli analisti di UBS hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sull’istituto, portandolo da 14,3 euro a 15 euro, sull’ipotesi che la banca possa partecipare al consolidamento del settore. Tuttavia, gli esperti hanno peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Neutrale” il giudizio, in seguito alla performance registrata dal titolo nelle ultime settimane.

Si è fermata la corsa di Pirelli (-0,26% a 15,46 euro), dopo i rialzi registrati nelle ultime tre sedute. Secondo Vincenzo Longo, Market Strategist di IG, gli investitori starebbero scontando la possibilità che il prezzo dell'OPA sul gruppo della Bicocca possa essere innalzato per permettere il delisting del titolo a Piazza Affari. “Il mancato riconoscimento di un extra premio ai soci di minoranza potrebbe disincentivare quest’ultimi a cedere le proprie quote, impedendo così il raggiungimento del 95% delle azioni in circolazione, quota necessaria per poter procedere poi al delisting”, ha puntualizzato l'esperto. Secondo Vincenzo Longo, i soci di minoranza potrebbero avere tutto l’interesse nel bloccare l’operazione senza un giusto premio, viste le potenzialità di sviluppo del business con l’espansione sul mercato cinese. “Confermiamo il giudizio interessante, con primo target price a 16 euro”, ha concluso lo strategist. Intanto, dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che AKO Capital ha ridotto la posizione corta su Pirelli, portandola dallo 0,85% allo 0,18%.

Terna ha guadagnato lo 0,15% a 4,094 euro. Gli analisti di Equita sim hanno alzato a 4,15 euro il prezzo obiettivo sulla società, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il triennio 2015/2017. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.

Mediaset è salita del 3,2% a 4,384 euro. Oggi si sono riuniti i vertici del gruppo del Biscione per l’approvazione dei risultati del 2014. Secondo le stime degli analisti la società dovrebbe aver chiuso lo scorso anno con un utile per azione di 0,05 euro. Il management dovrebbe proporre la distribuzione di un dividendo 2015 di 0,03 euro per azione, che agli attuali prezzi garantisce un rendimento inferiore all’1%. Prima della diffusione dei risultati di bilancio gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno ridotto la stima sull’utile netto di Mediaset, mentre hanno ribadito quelle relative al biennio 2015/2016. Gli esperti hanno confermato il prezzo obiettivo di 5 euro e l’indicazione di acquisto delle azioni.

Generali ha guadagnato l’1,47% a 18,64 euro. Gli analisti del Credit Suisse hanno ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo sulla compagnia assicurativa, portandolo da 18,8 euro a 19,3 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”, ma hanno limato le stime sull’utile per azione per il biennio 2015/2016.

Salvatore Ferragamo è scesa dell’1,05% a 29,29 euro. Bryan Garnier ha peggiorato il giudizio sulla società, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Neutrale”, in seguito alla performance registrata dal titolo nelle ultime settimane.

Atlantia invariata a 24,47 euro. Gli analisti di Deutsche Bank hanno alzato a 25 euro il target price sulla concessionaria autostradale. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. 

Banzai è salita del 3,61% a 6,03 euro. Gli analisti di Jefferies hanno iniziato la copertura sulla matricola (ndr: editore anche di Soldionline.it) con un prezzo obiettivo di 7,6 euro e l’indicazione di acquisto delle azioni. Ieri Banca Akros aveva assegnato un target price di 7 euro su Banzai.

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