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Giovedì nero per Piazza Affari

Hanno pesato i venti di guerra tra Russia e Ucraina. Affondano i bancari: UniCredit ha perso oltre il 13%. In altalena i titoli petroliferi, con il greggio che ha toccato i 100 dollari

di Edoardo Fagnani 24 feb 2022 ore 17:41

mercato-azionario-negativoI maggiori indici di Borsa Italiana e le principali piazze finanziarie europee hanno termianto la seduta in forte ribasso, in seguito alla notizia di un attacco della Russia ad alcune città dell’Ucraina. Le borse del Vecchio Continente hanno registrato cali nell'ordine del 4%, ma erano arrivate a perdere oltre il 5% nel corso della seduta. Dal punto di vista tecnico Filippo Diodovich - Senior Market Strategist di IG Italia - ha posto l'attenzione sulla rottura dei 25.000 punti per il FTSEMib, e non esclude che, se l'indice dovesse tornare sotto questa soglia, si potrebbero creare i presupposti per ulteriori ribassi con target a 24.850 e 24.500. Secondo lo strategist, le azioni che la comunità internazionale intraprenderà contro la Russia determineranno lo scenario dei prossimi giorni. Filippo Diodovich ritene che un escalation del conflitto, con sanzioni troppo pesanti e l’ipotizzata esclusione della Russia dal sistema di pagamenti internazionali SWIFT penalizzerebbe molto il mercato azionario ed il settore bancario italiano, motivo per cui l’Italia è la più tiepida nei confronti di eventuali sanzioni. "Sui mercati, potremmo considerarci all’interno di un ambiente in ripresa solo se superiamo i 26.000 punti, ma al momento siamo di fronte ad uno scenario fortemente ribassista", ha concluso lo strategist.

Il FTSEMib ha lasciato sul terreno il 4,15% a 24.878 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 24.507 punti e un massimo di 25.545 punti. Il FTSE Italia All Share ha perso il 4,04%. Segno meno anche per il FTSE Italia Mid Cap (-3,14%) e per il FTSE Italia Star (-2,02%). Nella seduta del 24 febbraio 2022 il controvalore degli scambi è salito a 5,36 miliardi di euro, rispetto ai 2,76 miliardi di mercoledì.

Alle 17.30 il bitcoin era risalito oltre i 36.000 dollari (circa 32.500 euro).

Lo spread Btp-Bund si è ristretto sotto i 165 punti.

L’euro è tornato sotto gli 1,115 dollari.

 

In altalena i titoli del settore petrolifero, dopo che il prezzo del greggio a New York (contratto con scadenza ad aprile 2022) è tornato a 98 dollari al barile, dopo aver toccato quota 100 dollari.

Forte volatilità su Saipem (+1,85% a 1,0205 euro), in seguito alla diffusione dei risultati finanziari preliminari del 2021. La società ha segnalato che sui risultati ha pesato in modo significativo il quarto trimestre, che ha riportato un EBITDA gestionale consolidato adjusted negativo di 901 milioni di euro, scontando l’impatto negativo di 1,02 miliardi di euro, conseguente ad un aumento delle difficoltà su alcune specifiche commesse offshore wind e E&C onshore che si sono evidenziate con l’esercizio di backlog review. I vertici di Saipem hanno anche fornito le linee guida della revisione del piano strategico 2022-2025.

ENI ha chiuso in rosso (-0,48% a 13,362 euro).

 

Forti vendite sui titoli del settore bancario. UniCredit ha perso il 13,5% a 12,118 euro, mentre IntesaSanpaolo ha ceduto il 7,96% a 2,412 euro. Male anche BancoBPM (-8,19%).

 

Giovedì nero anche per le compagnie maggiormente attive nel risparmio gestito. Spiccano le flessioni di Banca Generali (-8,63%) e Banca Mediolanum (-8,5%).

 

Pirelli in forte ribasso (-10,4% 5,064 euro), dopo la diffusione dei risultati finanziari preliminari del 2021, esercizio chiuso con una crescita dei principali indicatori economici. Sulla base dei numeri ottenuti lo scorso anno il management di Pirelli ha fornito i target finanziari per il 2022, esercizio che sarà caratterizzato da una crescita economica sostenuta, seppure in uno scenario che presenta elementi di volatilità. Intanto, Pirelli ha annunciato di aver ricevuto l’assegnazione del rating “investment grade” da parte delle agenzie S&P Global e Fitch.

 

Chiusura positiva per Campari (+1,81% a 9,462 euro), dopo la pesante correzione subita nella seduta precedente.

 

Giornata decisamente negativa anche per Buzzi Unicem (-7,84% a 16,875 euro). La società è attiva in Ucraina e in Russia. In occasione della diffusione dei risultati preliminari dell'esercizio 2021 Buzzi Unicem ha segnalato di aver realizzato un giro d'affari rispettivamente di 127 milioni di euro e di 207,4 milioni nei due paesi. La società ha terminato il 2021 con ricavi totali per 3,45 miliardi di euro.

 

Leonardo in controtendenza (+4,34%).

 

Tra le società a minore capitalizzazione spicca il tonfo di Geox (-14% a 0,851 euro), dopo la diffusione dei risultati finanziari dell’esercizio 2021. Nel 2021 Geox ha sviluppato un fatturato di circa 51 milioni di euro in Russia e 5 milioni in Ucraina, in rapporto a un giro d'affari totale del gruppo di circa 609 milioni di euro.

 

Al contrario, Gas Plus ha registrato un balzo del 26,2% a 5,4 euro, dopo essere rimasta sospesa per eccesso di rialzo per gran parte della giornata.

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